Mioclonie ansia

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Qual’è la correlazione tra le mioclonie e l’ansia? Per capire meglio quale sia il legame dobbiamo per prima cosa approfondire alcuni sintomi legati a questa problematica dicendovi subito:

  • Non vi è mai successo di avere un sobbalzo mentre state dormendo?
  • Non vi è mai capitato di svegliarvi nel cuore della notte con l’impressione che qualcuno vi abbia dato degli scossoni?
  • Se vi è capitato di avere questi episodi e vi siete magari chiesti, in maniera incuriosita a cosa corrispondono possiamo subito dirvi che si tratta di mioclonie. Si verificano essenzialmente quando il soggetto dorme. Di cosa si tratta esattamente? A tutti gli effetti stiamo parlando di autentici spasmi di natura muscolare che hanno la caratteristica di essere del tutto involontari. Nella medicina moderna sono considerati dei veri e propri disturbi che interessano la sfera del movimento.
  • Con quale cadenza tendono a manifestarsi? In realtà la risposta corretta è dipende, potrebbero infatti presentarsi in maniera irregolare, potrebbero essere ritmici, potrebbero manifestarsi in maniera del tutto repentina e improvvisa. Si tratta di spasmi che possono interessare vari gruppi di natura muscolare. Parlando invece della loro frequenza è bene dire che possono manifestarsi per più e più volte nell’arco di pochi minuti. Come sempre ci troviamo di fronte a una forma univoca o al contrario potrebbero essere di vario genere? La risposta corretta è che potremmo trovarci in presenza di quattro forme differenti, vediamo quali sono:
  1. Potrebbero essere di natura fisiologica e manifestarsi come contrazioni di natura del tutto involontaria che potrebbero essere collegati a stati quali:
  • Potrebbero essere collegati al singhiozzo;
  • Potrebbero essere collegati a stati di ansia;
  • Potrebbero essere collegati a un soggetto che ha compiuto un notevole sforzo;
  • Potrebbero essere collegati alla fase del sonno;
  • Potrebbero essere collegati a un soggetto che beve una quantità di caffè eccessiva;
  • Potrebbero essere collegate a una forma di stanchezza piuttosto marcata nel soggetto.

In ogni caso è bene dire che se si tratta di quelle fisiologiche, hanno un carattere del tutto transitorio e non sono collegate a condizioni patologiche preoccupanti.

Potrebbe essere una forma mioclonica di natura essenziale nella quale parliamo di episodi del tutto isolati. Potrebbe trattarsi di forme miocloniche di natura epilettica, collegate a soggetti che hanno una problematica come l’epilessia. Potrebbe trattarsi di una forma sintomatica, in questo caso tende a manifestarsi quando si è in presenza di malattie che hanno un decorso degenerativo. Tuttavia la loro comparsa potrebbe anche essere collegata a malattie di natura:

  • Potrebbe trattarsi di malattie di natura metabolica;
  • Potrebbe trattarsi per esempio di ipoglicemia;
  • Potrebbe trattarsi di una forma di scompenso epatico;
  • Potrebbe trattarsi di una forma associata a insufficienza renale;
  • Potrebbe trattarsi di una forma legata a una forma di intossicazione da farmaci.

Tuttavia parlando di mioclonie, si possono fare ulteriori distinzioni, vediamo quali.

Forme di mioclonie

Se dovessimo riferirci all’ambito neurologico e fisiologico è opportuno fare un’ulteriore distinzione in:

  1. Potrebbe trattarsi di una forma corticale;
  2. Potrebbe trattarsi di una forma sottocorticale;
  3. Potrebbe trattarsi di una forma sopraspinale;
  4. Potrebbe trattarsi di una forma spinale;
  5. Potrebbe trattarsi di una forma periferica.

Parliamo di cause

Quali sono le cause che possono portare a delle manifestazioni del genere? In tanti frangenti si tratta di manifestazioni generate da fattori che potremmo definire di ansia o di stress. Se si tratta di manifestazioni quali eventuali tremolii all’occhio o alla zona delle palpebre, queste manifestazioni potrebbero anche essere collegate a :

  • Una manifestazione come la tachicardia;
  • Una manifestazione come la sudorazione;
  • Una problematica come l’insonnia;
  • Una problematica come i crampi di natura muscolare;
  • Una problematica come la debolezza muscolare.

Questo non esclude che la loro causa potrebbe anche essere collegata in tal senso a patologia del sistema nervoso centrale degenerative quali:

  • Potrebbe trattarsi del Morbo di Parkinson;
  • Potrebbe trattarsi dell’Alzheimer;
  • Potrebbe trattarsi di un danno alla zona del cervello come l’ischemia;
  • Potrebbe essere collegato a disordini di natura metabolica;
  • Potrebbe essere collegato a uno scompenso di natura epatica;
  • Potrebbe essere collegato a un’insufficienza renale;
  • Potrebbe essere collegata a Uremia;
  • Potrebbe essere collegata a ipossia;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di sclerosi multipla;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di epilessia;
  • Potrebbe essere collegata a effetti collaterali legati a farmaci.

Parliamo di uremia

Quando parliamo di uremia a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di sintomi e segni che possono presentarsi nel paziente, nel momento in cui nel suo corpo tendono ad accumularsi sostante di rifiuto. In condizioni normali queste sostanze vengono correttamente smaltite dal nostro corpo, invece quando si accumulano senza che si possa smaltire potrebbero prodursi problemi quali l’accumulo di urea nella zona dei reni.

Si tratta di una condizione che può fare la sua comparsa quando ad esempio il paziente soffre di insufficienza a livello renale. Tra i sintomi ai quali potrebbe andare incontro il paziente abbiamo:

  1. Il paziente potrebbe avere nausea;
  2. Il paziente potrebbe avere vomito;
  3. Il paziente potrebbe avere un alito nel quale si sente l’urina;
  4. Il paziente potrebbe avere dispnea;
  5. Il paziente potrebbe avere la pressione elevata;
  6. Potrebbe soffrire di prurito;
  7. Potrebbe avere problematiche legate alla sensibilità.

Quali sono in tal senso le cause che sono più frequenti nel caso di uremia? Vediamole insieme:

  • Potrebbe trattarsi di glomerulonefriti croniche;
  • Potrebbe trattarsi di nefropatie tubolari;
  • Potrebbe trattarsi di diabete mellito;
  • Potrebbe trattarsi di una forma di infarto renale.

Potrebbe trattarsi della presenza di una malattia come l’amiloidosi, il mieloma multiplo, vasculiti, intossicazione da metallo pesante, sostanze nefrotossiche. Potrebbe essere la conseguenza dell’utilizzo di farmaci chemioterapici come il Metotraxe.

Approcci curativi per le mioclonie

Quali sono le metodologie che si possono mettere in campo in presenza di mioclonie? Per prima cosa sarà essenziale comprendere quale sia la causa. Se si tratta della forma fisiologica, si tratta nella maggior parte dei casi di un fenomeno che ha una natura del tutto passeggera e non con valenza patologica. In tal senso bastano alcuni accorgimenti quali evitare l’introduzione nel nostro corpo di fonti eccitanti quali ad esempio il caffè. Se invece le mioclonie sono la diretta espressione di una condizione esterna quali i disordini di natura metabolica, il trattamento si orienterà essenzialmente sulla cura della patologia di base.

Se si tratta di mioclonie che rientrano in specifiche patologie, si potrò intervenire con con terapie a base di farmaci e eventuale intervento chirurgico. Nella maggioranza dei casi per controllare in maniera adeguata queste forme, saranno prescritti:

  • Farmaci miorilassanti;
  • Farmaci anticonvulsivanti;
  • Farmaci antiepilettici.

Come abbiamo potuto vedere mioclonie e ansia possono essere collegate, tuttavia non è necessariamente detto che questa problematica non possa manifestarsi a cause di altre patologie. Andrà indagata bene la causa.

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