Mielite trasversa acuta

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Quando parliamo di mielite trasversa acuta ci stiamo riferendo a un processo di natura infiammatoria che interessa la zona del midollo spinale in tutta la sua estensione. Si parla principalmente della larghezza. Cosa accade esattamente in questa forma? Gli impulsi di natura nervosa che tendono a muoversi lungo il corso di questo midollo vengono del tutto inibiti, il termine anzi più corretto è che subiscono in tal senso una forma di blocco.

Quando può svilupparsi una forma del genere? Andiamo a vedere insieme le varie casistiche:

  • Si parla di pazienti che sono già ammalati di altre patologie quali la sclerosi multipla;
  • Si parla di pazienti che sono già ammalati di altre patologie quali la neuromielite ottica;
  • Si parla di pazienti che sono già ammalati di altre patologie quali la malattia di Lyme;
  • Si parla di pazienti che sono già ammalati di altre patologie quali il lupus;
  • Potrebbe anche essere la conseguenza di pazienti che hanno assunto determinati farmaci.

Quali sono i sintomi che manifesta la persona che ha una malattia del genere? Vediamoli insieme:

  • Essenzialmente la persona che ne è affetta avverte un forte mal di schiena. Un’altra sensazione che accompagna questo mal di schiena è quello di avere una tensione che avvolge tutta la zona interessata dalla sindrome dolorosa.

Quali sono gli esami ai quali dovrà essere sottoposto un paziente nel quale si sospetta essere presente questa malattia? Si parla di:

  • Generalmente il paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica per immagini;
  • Tuttavia se questa non dovesse risultare sufficiente, allora si procederà con l’effettuazione di un prelievo a livello spinale.

Volendo invece vedere quali sono le ipotetiche percentuali di guarigione da questa malattia è bene dire che in un circa un terzo dei pazienti ci sono delle buone possibilità che si arrivi a un processo di guarigione. Un altro terzo dei pazienti invece manterrà nel corso del tempo le medesime problematiche, un altro terzo invece avrà un recupero molto debole.

Volendo in tal senso citare delle statistiche che forniscano una minima idea di quelle che possono essere le persone colpite da questa patologia, possiamo dire che, riferendoci in tal senso agli Stati Uniti si tratta di una malattia che colpisce un soggetto ogni 1400 persone.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che portano un soggetto a sviluppare una malattia del genere? Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire la causa di questa patologia. In tal senso si ipotizza che potrebbe essere la conseguenza di una forma di reazione autoimmune.

Quando parliamo di reazione autoimmune ci riferiamo essenzialmente a un meccanismo del tutto erroneo nel quale il sistema immunitario di un soggetto, si attiva e colpisce tessuti del corpo del soggetto producendo degli anticorpi in tal senso. Se parliamo di questa forma di mielite i tessuti danneggiati interessano la zona del midollo spinale.

Si tratta di una forma che potrebbe emergere anche in soggetti che soffrono di altre patologie quali:

  • Si tratta di persone che potrebbero avere una patologia come la sclerosi multipla;
  • Si tratta di persone che potrebbero avere una patologia come la neuromielite ottica;
  • Si tratta di persone che potrebbero avere processi infettivi come la malattia di Lyme, la sifilide, la tubercolosi;
  • Si tratta di persone che potrebbero avere un processo di natura infettiva che riguarda i vasi sanguigni come la vasculite;
  • Si tratta di persone che potrebbero avere una patologia come la meningoencefalite virale. Si tratta essenzialmente di un processo di natura infettiva che riguarda l’encefalo e i tessuti vicini;
  • Potrebbe essere causata dall’assunzione di eroina in forma endovenosa.

Parliamo di sintomi

Quali sono invece i sintomi che il paziente potrebbe manifestare? Generalmente nella maggior parte dei casi questa forma di mielite si manifesta con una sindrome dolorosa che interessa la zona della schiena. Oltre al dolore alla schiena il soggetto potrebbe percepire una tensione che interessa la zona:

  • Si parla di una tensione che interessa la zona del torace;
  • Si parla di una tensione che interessa la zona dell’addome.

Tuttavia non è escluso che chi ha questa malattia possa avere anche altri tipologie di sintomi quali:

  • Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona della testa;
  • Il paziente potrebbe avere una sindrome dolorosa che interessa la zona del collo.

Dopo che sono trascorsi pochi giorni dalla comparsa della patologia, il soggetto potrebbe sviluppare ulteriori sintomi quali:

  • Il paziente potrebbe percepire un senso di formicolio;
  • Il paziente potrebbe percepire un senso di intorpidimento;
  • Il paziente potrebbe percepire un senso di debolezza muscolare che riguarda la zona dei piedi.

La capacità che ha un soggetto di urinare potrebbe venire compromessa o si potrebbero presentare delle difficoltà. In tal senso il paziente potrebbe andare incontro a sintomi quali la ritenzione urinaria o la perdita di sensibilità in zone come quelle della vescica e dell’intestino.

Processo diagnostico

Generalmente l’iter si sviluppa essenzialmente in tre punti specifici, vediamo quali sono:

  • Per prima cosa il soggetto verrà sottoposto a una risonanza magnetica per immagini;
  • Potrebbe rendersi necessaria una puntura lombare;
  • Il soggetto potrebbe essere sottoposto a ulteriori esami.

Nonostante la sintomatologia lamentata dal paziente possa dare al medico segnali precisi per comprendere quale tipo di problematica si deve affrontare, dovrà in ogni caso escludere malattie come la sindrome di Guillain-Barrè, l’ipotetica compressione che interessa il midollo spinale, il fatto che al midollo spinale non arrivi il sangue necessario.

La risonanza magnetica aiuta il medico a escludere che si possa essere in presenza di sintomi legati ad altre problematiche come quelle della compressione del midollo spinale. La rachicentesi consente di prelevare un campione di liquido midollare. Potranno anche essere prescritti esami del sangue e la radiografia.

Parliamo di prognosi

In linea generale, se dobbiamo parlare di prognosi è bene dire che la malattia ha un livello di progressione veloce, vuol dire che sarà più difficile da curare. Volendo fornire alcune statistiche è bene dire che un terzo delle persone va incontro a un processo di guarigione. Un terzo invece avrà sintomi quali la debolezza nei muscoli e problematiche alla vescica. Un terzo trae un giovamento minimo dalle cure messe in atto e per questo motivo purtroppo si troverà su una sedia a rotelle, nel letto, con problemi legati alla zona della vescica e dell’intestino, al punto tale da avere bisosogni di una persona che lo supporti nelle attività quotidiane.

Parliamo di approcci terapeutici

Volendo invece parlare di quelli che sono i possibili approcci terapeutici, possiamo dire che il primo cercherà di trattare la causa della problematica se si è riusciti a individuarla. Al contrario se non riesce a capire quale sia la causa, il paziente verrà sottoposto a un trattamento a base di corticosteroidi in dosi molto elevate come il prednisone. Un altro trattamento che potrebbe essere utilizzato è quello legato alla plasmaferesi.

Ad oggi, nel trattamento della mielite trasversa acuta, non si è ancora riusciti a determinare quale sia l’effettiva efficacia di trattamenti a base di plasmaferesi e corticosteroidi.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.