Quali sono i sintomi della Micrognazia? Vediamoli insieme:
- Il bambino potrebbe soffrire di apnee notturne;
- Il bambino potrebbe avere delle difficoltà in fase di alimentazione;
- Il bambino potrebbe avere delle tempistiche in fase di alimentazione lunghe;
- Il bambino potrebbe avere una respirazione rumorosa;
- Il bambino potrebbe avere delle difficoltà durante la fase del sonno (difficoltà quando si deve addormentare);
- Il bambino potrebbe avere delle difficoltà legate alla capacità di ingrassare.
Possono esserci delle casistiche questo ovviamente a detta dei genitori nelle quali il bambino potrebbe assumere una colorazione bluastra nel momento in cui c’è l’allattamento o quando dorme. In alcuni casi l’ipoplasia a livello mandibolare potrebbe essere scambiata per macroglassia ( si parla anche di aumento del volume della lingua).
In alcuni casi potrebbe essere associato a perdita di catarro, saliva, mancato sviluppo della mandibola. Da un punto di vista estetico, viene percepita una sproporzione che come tale si evidenzia sul viso causata dalla riduzione della mandibola. In alcune casistiche il tutto potrebbe anche essere collegato ad un orecchio che risulta essere più piccolo del normale ( si parla di microtia).
Definiamo la problematica
Quando parliamo di micrognazia a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una terminologia che tende a descrivere una mandibola inferiore che risulta essere molto piccola rispetto allo standard. In alcuni casi questa patologia viene anche definita ipoplasia e corrisponde a uno sviluppo ridotto della mandibola.
Quando viene fatta una diagnosi in tal senso, la mandibola del paziente risulta essere più piccola rispetto a causa di problematiche di natura respiratoria nelle quali il bambino potrebbe avere dei problemi quando si nutre. Motivo per cui in maniera frequente quando i neonati hanno una problematica come la micrognazia, può risultare utile e procedura corretta, l’utilizzo di capezzoli ad hoc che servono a consentire che ci sia un’alimentazione corretta.
Questa specifica problematica potrebbe coesistere anche con una patologia definita retrogenia, a tutti gli effetti si tratta di una mandibola che risulta avere delle dimensioni che sono del tutto normali ma collocati in una posizione posteriore che risulta essere del tutto anomala.
Se parliamo di micrognazia, ci stiamo riferendo a una problematica che come tale tende a correggersi in maniera del tutto naturale con la crescita del bambino. In maniera particolare durante la fase della pubertà, un periodo particolare nella crescita di una persona, durante il quale la mandibola tende ad avere una crescita.
Ci sono degli interventi che si possono mettere in atto in tal senso e risultano migliorativi? Si, cercare di migliorare da questo punto di vista l’estetica e anche la relativa occlusione, andando a correggere dei difetti relativi all’allineamento dei denti.
Cause
Quali possono essere le cause che portano una persona a sviluppare una problematica del genere? Per prima cosa potrebbe esserci una problematica di natura ereditaria ( in tal senso si parla di una trasmissione che avviene dai genitori ai bambini tramite i geni). Potrebbe essere collegata a una forma di mutazione di natura genetica, tuttavia non sempre è possibile determinare quale sia la causa.
Apnee notturne
Quando si parla di mircognazia e altre eventuali malformazioni legate alla zona del cranio e del viso, potrebbero essere collegate a forme marcate di ipoplasia a livello mandibolare. Questo potrebbe causare nel tempo dei processi ostruttivi che riguardano le vie aeree della zona superiore.
Alcuni pazienti che soffrono di micrognazia, potrebbero avere in tal senso delle limitazioni che sono decisamente variabili rispetto a quella che risulta essere l’apertura della bocca. Potrebbero essere collegati a fattori di natura meccanica secondari rispetto alla lunghezza breve collegata al corpo della mandibola.
In ogni caso si potrebbero avere delle limitazioni che riguardano l’apertura della bocca.
Polisonnografia
Quando parliamo di polisonnografia ci stiamo riferendo a un esame di natura diagnostica che viene fatto nel momento in cui il paziente sta dormendo. Quali sono i parametri invece dei quali tiene conto? Vediamoli insieme:
- Per prima cosa tiene conto della respirazione;
- Come secondo parametro tiene conto del livello di ossigenazione del sangue;
- Un altro parametro è legato alla frequenza del battito del cuore;
- Se sono presenti apnee notturne.
Per quali problematiche è indicato un esame del genere? Serve per diagnosticare disturbi di natura respiratoria del sonno, si parla in tal senso di apnee notturne e roncopatie.
Parliamo del sonno
Quando si parla del sonno, ci si riferisce a una fase di grande importanza per la vita una persona, sia in termini di benessere fisico, psichico. In tal senso potrebbe avere delle ripercussioni legate alla nostra vita in generale, sia sotto il profilo lavorativo, sociale, per quanto riguarda il mantenimento del nostro stato di salute.
Parlando invece di fasi del sonno è bene dire che ne possiamo identificare due specifiche, vediamo quali sono:
- Si parla di una fase definita non rem nella quale il cervello e il corpo tendono a riposarsi e rigenerarsi;
- Si parla di una fase definita rem nella quale il corpo tende a riposarsi ma il cervello si riattiva e c’è attività che viene definita onirica.
Come si svolge l’esame
Come si svolge esattamente questo esame? Per prima cosa tenderà a monitorare e registrare quella che viene definita attività cardio-respiratoria. In alcuni casi potrebbe essere monitorata l’attività neurologica durante la fase notturna tramite l’utilizzo di:
- Una fascia nella zona del torace che aiuta a rilevare quelli che sono i movimenti espansivi del torace;
- Una fascia legata all’addome che rileva quelli che sono i movimenti legati ai muscoli addominali;
- Un dispositivo chiamato pulsossimetro che vierrà inserito nel dito di una mano e consente di rilevare la saturazione periferica e la frequenza cardiaca;
- Una cannula al naso consente di rilevare la respirazione;
- Un sensore che indica quanto russa il paziente;
- Elettrodi che sono collegati al capo e consentono di rilevare l’attività del cervello.
Ci sono altri esami che possono essere condotti per stabilire se un paziente soffre di micrognazia? La risposta è si, un altro esame che potrebbe essere fatto ad un paziente è la fibroscopia respiratoria.
Come si deve regolare un paziente che può soffrire dei sintomi collegati alla micrognazia? Per prima cosa è bene dire che causa un allineamento dentale del tutto anomalo ( chiamato anche cattiva occlusione), motivo per il quale si renderà necessario rivolgersi a:
- Ci si dovrà rivolgere a un dentista pediatrico;
- Ci si dovrà rivolgere a ortodontista;
- In alternativa ci si potrà rivolgere a un chirurgo maxillo-facciale.