Metaplasia gastrica

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Quando parliamo di metaplasia gastrica a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una condizione nella quale il rivestimento epiteliale di un determinato organo, in questo caso si parla di stomaco o di esofago, tende ad assumere una conformazione relativa all’epitelio di un altro organo specifico, in questo caso si parla di intestino. Si tratta di una patologia di natura tumorale? No, non è una forma neoplastica di natura tumorale, si parla in tal senso di cellule della zona dell’epitelio che di fatto hanno una struttura sana, non alterata, quindi non riproducono quelle che sono le caratteristiche tipiche delle cellule di natura tumorale. Si tratta quindi di una problematica che in quanto tale non deve destare particolari preoccupazioni nel paziente? Tendenzialmente no, questo non vuol dire che non debba essere tenuta sotto controllo.

Infatti, nonostante la struttura delle cellule di queste cellule epiteliali non dia origine, nella maggior parte dei casi a patologie di natura tumorale, non è detto che in circostante molto rare, non possa evolvere in un tumore. Tuttavia è anche bene dire che ci sono dei fattori che possiamo definire di rischio in tal senso. Li andremo ad approfondire in un secondo momento. Si tratta di una condizione che innesca nel paziente sintomi specifici oppure no? In generale possiamo parlare di una condizione del tutto asintomatica e per questo motivo di difficile individuazione.

In tal senso gli esami di natura diagnostica che si potranno effettuare sono:

  1. Il paziente dovrà essere sottoposto a un’endoscopia
  2. Il paziente potrà essere sottoposto a una biopsia dei tessuti

Parliamo di metaplasia

Quando ci riferiamo a un termine come la metaplasia di quale tipologia specifica di meccanismo stiamo parlando? Nell’ambito della medicina si identifica come una completa trasformazione di una cellula in un altro tipo di cellula. Questa condizione quando interessa la zona dell’epitelio di fatto indica un mutamento da una tipologia specifica di epitelio ad un’altra.

Questa metamorfosi non implica di fatto l’insorgenza di una patologia di natura tumorale, questo almeno nella maggior parte dei casi. Si tratta di una condizione di natura reversibile o di natura irreversibile? In realtà è un processo del tutto reversibile, di conseguenza la struttura delle cellule che sono in tal senso mutate, può ritornare allo stadio iniziale.

Se parliamo di metaplasia che coinvolge il tratto intestinale, di fatto di stiamo riferendo a una condizione nella quale le cellule sane inerenti a un determinato epitelio mutano la loro struttura diventando epitelio della zona intestinale. Quali sono gli organi interessati a questa evoluzione? Si parla di stomaco ed esofago, due strutture che sono parte integrante ed essenziale dell’apparato digerente.

Possibili cause

Quali sono le possibili cause che possono innescare una problematica del genere? In realtà più che di cause si tratterà di parlare di fattori di rischio quali:

  • Uno dei fattori di rischio dei quali si dovrà tenere conto è il fumo di sigaretta
  • Un altro fattore di rischio del quale si dovrà tenere conto è se un soggetto soffre di una patologia come la gastrite atrofica di tipo B. 

Vanno poi operate delle distinzioni che tengano conto di quale sia l’organo interessato al fenomeno della metaplasia. Se si tratta della zona dell’esofago i fattori di rischio sono:

  • Un fattore di rischio mi sembra sia identificabile nel fumo
  • Un altro fattore di rischio è identificabile nella patologia da reflusso gastroesofageo
  • Un altro fattore di rischio è rappresentato dalle abitudini di natura alimentare
  • Un altro fattore di rischio che va tenuto in considerazione è legato all’abuso di alcolici
  • Un fattore di rischio che bisogna tenere in considerazione è quello legato al consumo di alimenti errati quali ed esempio i fritti

Metaplasia nella zona dello stomaco

Se invece dobbiamo citare quelli che sono i fattori di rischio legati a una zona come quella dello stomaco potremo individuare:

  • Un fattore di rischio identificabile come tale è un soggetto che fuma
  • Un altro fattore di rischio identificabile è quello legato a processi di natura infettiva causati dalla presenza di Helicobapter Pylori
  • Una certa predisposizione di natura genetica alla formazione di questa patologia tumorale
  • Un’alimentazione non adeguata basata sull’eccessivo utilizzo di sale da cucina

Parliamo di complicazioni

Parlando invece di complicazioni in tal senso è bene dire che la metaplasia è una condizione che in genere ha un decorso del tutto asintomatico, di conseguenza il paziente non lamenta in tal senso alcun disturbo riconducibile. Proprio per questo motivo nella maggior parte dei casi, l’individuazione di una condizione del genere avviene in maniera del tutto casuale e dietro approfondimenti di natura diagnostica che vengono effettuati per motivazioni del tutto differenti.

Quello che potrebbe accadere, anche se di fatto è un evento da questo punto di vista raro, è la evoluzione di un cellula con struttura sana dell’epitelio in cellula di natura tumorale. Se si parla invece della metaplasia della zona dell’esofago  , potrebbe creare i presupposti perchè possa diventare una forma tumorale definita adenocarcinoma esofageo ( condizione legata alla formazione dell’esofago di Barret).

Se parliamo invece della metaplasia riferita alla zona dello stomaco, potrebbe esserci una evoluzione in tumore allo stomaco.

Processo diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico per individuare una metaplasia gastrica? In tal senso di deve intervenire con una serie di esami di approfondimento quali:

  • Il soggetto potrebbe essere sottoposto a un’endoscopia
  • Il soggetto potrebbe essere sottoposto a una biopsia

Nel caso dell’endoscopia si procede a esaminare la zona interna dello stomaco avvalendosi di uno strumento chiamato endoscopio. La biopsia invece consente di stabilire quale sia la condizione di una cellula. Si preleva un campione che verrà poi esaminato e analizzato in un laboratorio.

Approcci terapeutici

Quali sono quindi gli approcci terapeutici per curare questa condizione? Si interviene cercando di eliminare quei fattori specifici che predispongono alla conversione dell’epitelio. Questo approccio consente di fatto anche evitare il rischio che le cellule epiteliali con struttura sana possano diventare cellule di natura tumorale.

Se il paziente dovesse avere una metaplasia che rappresenta una condizione rischiosa, sarà bene che si sottoponga a dei controlli di natura periodica. Quali sono invece gli approcci terapeutici se il paziente dovesse soffrire di una condizione come l’esofago di Barret? Vediamoli insieme:

  • Da questo punto di vista si deve prevedere un trattamento per la patologia da reflusso gastroesofageo
  • Al paziente potranno essere prescritti inibitori della pompa protonica per cercare di ridurre il livello di acidità
  • Se l’approccio farmacologico non dovesse essere efficace, si potrà intervenire con un approccio chirurgico che preveda l’eradicazione di una porzione dell’esofago, in alternativa ci potrà essere l’ablazione a radiofrequenza e l’ablazione laser   

Approcci preventivi

Quali possono essere gli approcci di natura preventiva che si possono mettere in campo? Sicuramente modificare il regime alimentare puntando a alimenti come la frutta, la verdura, la frutta secca, i cereali integrali. Sarà consigliabile in tal senso evitare cibi come quelli fritti, quelli eccessivamente salati e alcune tipologie specifiche di formaggi. 

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