Quando parliamo di metamemoria a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è ch si tratta dell’insieme delle conoscenze che possediamo per quanto riguarda la memoria e su come funziona. Quando facciamo un approfondimento sul concetto di memoria è bene sapere che si tratta a tutti gli effetti di un’abilità di natura cognitiva che ci dà la possibilità a tutti gli effetti di possedere un’identità.
Oltre a questo possiamo imparare, possiamo conservare dei ricordi che abbiamo, oltre a riuscire a consolidare o magari poter rafforzare quello che nel frattempo siamo già riusciti ad apprendere e imparare. In quale modo potrebbe aiutarci una conoscenza approfondita di come funziona il meccanismo della memoria? La risposta corretta è che la conoscenza dettagliata di come funziona il meccanismo della memoria, può aiutarci a immagazzinare in maniera migliore le informazioni, riuscendo ad ottimizzare al meglio questa capacità.
Quando parliamo di metamemoria dobbiamo anche riuscire meglio a capire cosa comprende esattamente, quale nesso esiste tra le regole mnemoniche e la modalità in base alla quale tende a relazionarsi. Se dovessimo dare una definizione precisa di quest’area sarebbe giusto dire che intendiamo quella che risulta essere la conoscenza delle differenti fasi legate alla memoria? Quante sono? La risposta corretta è tre, vediamo quali:
- Abbiamo una fase che viene definita codifica.
- Abbiamo una fase che viene definita stoccaggio.
- Abbiamo una fase che viene definita recupero.
Se ne possiediamo tanta, maggiore sarà la quantità di informazioni che possediamo sulla memoria stessa, quindi saremo in possesso di una quantità maggiore di elementi per poterla da questo punto di vista migliorare oltre a riuscire a definire quali sono i suoi limiti. Per questo motivo possiamo ben comprendere che non parliamo solo di memoria ma anche di quello che riguarda la sua capacità di controllo oltre che alla padronanza che abbiamo.
Come possiamo invece potenziare la memoria? Generalmente si tende a utilizzare delle regole e delle strategie di natura mnemonica. Un recente studio che è stato condotto nel 2014, rileva come le strategie di natura mnemonica non influenzano solamente la memoria, questo mette in evidenza la loro grande utilità. Quando parliamo di strategie mnemoniche ci stiamo riferendo a dei supporti di natura mentale che consentono di poter ricordare differenti tipologie di informazioni quali ad esempio:
- Nuove forme legate a parole.
- Nuove forme legate a nomi.
- Nuove forme legate a date storiche.
- Nuove forme legate a numeri.
- Nuove forme legate a regole.
Possibili miglioramenti
Come si può migliorare oltre alla memoria? La risposta corretta è che il primo passo è quello di riuscire a imparare tutto quello che serve sapere sui processi di tipo mnemonico. Questo vuol dire a tutti gli effetti, riuscire a comprendere in maniera approfondita con quale modalità opera il cervello in ogni fase della memoria.
Cosa accade realmente nel momento in cui riusciamo a codificare un ricordo e lo immagazziniamo recuperandolo poi in un secondo momento? Cosa avviene nel cervello? Le emozioni che proviamo e percepiamo, influenzando in qualche modo tutte queste dinamiche appena descritte? Per prima cosa è bene dire che non basta studiare solo le dinamiche che interessano la memoria pura e semplice, la fase definita meta è altrettanto importante.
Proprio in tal senso Nelson e Narens affermavano che lo studio di quello che va oltre alla memoria definito anche meta, poteva essere essenzialmente diviso in tre differenti fasi, vediamo quali sono:
- Nella prima fase si innesca un processo definito di acquisizione.
- Nelle seconda fase si innesca un processo definito di ritenzione ( si tratta della fase nella quale tratteniamo tutte le nozioni che sono state acquisite in precedenza).
- Abbiamo poi una terza fase nella quale si innesca un meccanismo di recupero diretto legato all’informazione.
Siamo poi anche in grado di poter esprimere delle valutazioni che riguardano la nostra memoria, in pratica su quello che è il processo di memorizzazione.
Fase precedente all’acquisizione
In questa fase è bene ricordare che gli elementi non sono ancora stati appresi, in questo particolare momento è importante che il soggetto riesca a comprendere il grado di facilità con il quale riesce ad apprendere. Dopo avere acquisito la memoria, la persona si trova in una fase nella quale avviene una stima riguardante il livello di conoscenza che si possiede.
La fase di test, serve a valutare la memoria che pensiamo di aver acquisito nel momento in cui sottoporremo la memoria medesima ad un nuovo test che sarà fatto in una fase successiva. Abbiamo poi una fase successiva che è quella del recupero del ricordo, nella quale il soggetto sarà portato ad esprimere quale sia il livello di fiducia o di sicurezza tramite il quale ha dato ciascuna delle risposte.
Memoria
Quando parliamo di memoria a cosa ci stiamo esattamente riferendo? In tal senso è bene dire che per la psicologia e gli psicologi, questa rappresenta un processo attraverso il quale si codificano, si immagazzinano, oltre a riuscire a recuperare le informazioni. Non c’è in tal senso una fase più importante rispetto ad un’altra. Nella fase detta di codifica le informazioni vengono registrate in maniera iniziale in una forma che sarà poi utilizzata e conservata nella nostra memoria.
Riuscire a immagazzinare le informazioni vuol dire essenzialmente riuscire a mantenerle, se in questa fase non fossero immagazzinate nella maniera più adeguata, non potranno poi essere rievocate nel modo giusto nella fase successiva. La fase di recupero è quella in cui si localizzano e si rievocano le informazioni in precedenza acquisite e sedimentate. Tuttavia è bene avere sempre a mente che questa fase non è perfetta, infatti ci possono essere casistiche nelle quali possiamo avere quello che viene definito il fallimento della memoria, si parla in tal senso di oblio. Si tratta di una capacità che è quella di dimenticare dei particolari che non sono rilevanti, questo consente di non essere distratti dai dati che possiamo definire non significativi.
Stadi della memoria
In base ad una teoria che parla di tre differenti sistemi legati alla memoria, possiamo suddividerla a sua volta in:
- Un magazzino che possiamo definire di natura sensoriale, una fase temporanea nella quale si immagazzinano le informazioni.
- Poi c’è quella che viene definita memoria a breve termine nella quale le informazioni hanno una tempistica di conservazione che arriva a circa 15-25 secondi.
- Esiste poi una terza fase, definita anche memoria a lungo termine nella quale le informazioni vengono immagazzinate in una modalità che possiamo definire permanente, tuttavia potrebbe non essere per nulla facile riuscire a recuperarle.
Considerazioni finali
Quando parliamo di metamemoria quindi, ci stiamo riferendo a una fase che va al di là della semplice memoria. In tal senso è bene sapere che include le funzioni, le tappe, oltre alle strategie di natura mnemonica che potrebbero esserci utili.