Se ne avete sentito parlare, sappiate che le mestruazioni rappresentano sempre un momento delicato per la donna. Subentrano infatti sbalzi di natura ormonale che sono collegati a variazioni umorali. Per questo motivo vi sarà capitato di sentire dire che ci possono essere stati di nervosismo legati alla presenza del ciclo mestruale. Tuttavia se dovessimo fare un approfondimento su questa particolare condizione della donna, dovremmo per prima cosa capire come si sviluppano, a che intervalli si manifestano e cosa accade dal punto di vista fisico nell’organismo della donna.
Cercheremo quindi di fare un approfondimento in tal senso, cercando di fornire il maggior numero di informazioni, in modo che sia utile sia per un pubblico maschile che legge per la prima volta di questo argomento, sia per un pubblico femminile che vuole maggiori informazioni.
Cominciamo col dire che il termine indica uno stato fisico preciso della donna. Si tratta di un momento particolare nel quale ci sono delle perdite di sangue dalla vagina. Se invece dobbiamo parlare di ciclo mestruale, ci riferiamo a un periodo preciso di tempo che coincide con il primo giorno in cui si ha la perdita di sangue fino al successivo inizio del ciclo. Esiste una durata standard del ciclo mestruale in base al quale una donna può riuscire a regolarsi?
Dipende, in realtà è bene dire che il ciclo mestruale non ha una durata standard, può variare da soggetto a soggetto anche se in condizioni normali e per molte donne, presenta una tempistica compresa tra i 24 giorni e i 35. Come posso sapere se ho un ciclo regolare? Se una donna si trovasse nelle condizioni di voler capire se il suo ciclo è regolare, si dovrebbe basare sul come si manifesta durante l’arco dei mesi. Se la sua durata è simile nel corso dei mesi, possiamo dire che è regolare, se invece si manifesta in maniera differente ogni mese con intervalli di tempo diversi, si parla di un ciclo irregolare.
Quanto durano?
Quanto possono durare le mestruazioni? Anche in questo caso non è semplice identificare una tempistica, in linea di massima possiamo dire che possono durare fino a una settimana. Tuttavia è bene parlare di una serie di variabili che ne influenzano il decorso, l’età della donna, il flusso relativo alle perdite è anch’esso variabile, può essere minimo e quindi causare un disagio minore alla donna, o può essere molto abbondante.
Quando mi arriva il flusso mestruale, oltre ad avere delle perdite, abbondanti o scarse, posso avere anche dei dolori? Anche in questo caso è bene parlare di un grado di sensibilità fisica e psicologica della donna, che può variare da soggetto a soggetto, in ogni caso può capitare che il flusso mestruale sia accompagnato da dolori più o meno intensi. Tuttavia non c’è una regola in tal senso, ma una serie di variabili che possono essere collegate alla fase della vita che la donna sta attraversando e anche al suo grado di sensibilità.
Dolori durante il flusso mestruale
Come abbiamo detto, il flusso mestruale può essere accompagnato da dolori, che si possono manifestare in maniera lieve, in questo caso la donna pur avendo dei fastidi, riesce a gestire la sua vita e a svolgere i vari compiti che ha durante l’arco della giornata. Un discorso diverso invece va fatto per i dolori forti, possono essere talmente debilitanti, da costringere una donna a interrompere completamente per un periodo variabile a seconda dell’intensità e della durata del flusso, i compiti e la vita che conduce ogni giorno.
Se i dolori avvertiti dalla donna, sono talmente forti da costringerla a interrompere le attività quotidiane, è bene avviare un consulto con uno specialista, un ginecologo o una ginecologa, che all’occorrenza prescriverà degli opportuni antidolorifici per ridurre i fastidi o in casi molto pronunciati, magari la pillola anticoncenzionale.
I dolori che la donna può avvertire durante il flusso mestruale sono localizzati in una zona precisa del corpo? Si, sono dolori che sono localizzati nella zona addominale, dove durante il flusso avvengono delle contrazioni relative alla muscolatura. Oltre ai dolori addominali, la donna può avere alcuni casi di diarrea legati magari a sbalzi di natura ormonale.
Funzionamento del ciclo mestruale
Durante le mestruazioni, nella donna avvengono delle modificazioni legate alla quantità di ormoni presenti, il loro compito è quello di predisporre l’utero per un’eventuale fecondazione e successiva formazione dell’embrione. Esistono delle fasi specifiche in base alle quali il flusso mestruale ha il suo decorso? Si, andiamo a vedere nel dettaglio:
- La prima fase viene anche definita follicolare, nella zona delle ovaie, dei follicoli sono soggetti ad accrescimento e ad una fase successiva di aggregazione per formarne uno più grande che in seguito espellerà la cellula uovo soggetta a fecondazione
- La fase dell’ovulazione coincide con lo spostamento della cellula uovo verso le tube di falloppio in direzione dell’utero. Proprio in questa specifica fase, l’incontro con uno spermatozoo potrebbe dare origine alla fecondazione
- Si parla di una fase successiva al ciclo di ovulazione, nella quale l’utero ha delle modificazioni per favorire il possibile attecchimento dell’embrione.
Esistono fasi precedenti al flusso mestruale?
Esistono delle fasi precedenti al flusso mestruale? Si e coincidono con delle modificazioni di natura ormonale che possono mutare la struttura fisica e psicologica della donna, viene anche chiamata sindrome premestruale. Questa fase viene accompagnata da disturbi che la donna può avere? Si, vediamo nel dettaglio quali sono:
- La donna può lamentare di avere dei crampi localizzati nella zona del ventre
- Si può avere nausea
- In alcuni casi, ci possono essere degli sbalzi umorali
- La donna può presentare sintomi legati a uno stato di irritabilità personale
- Si possono avvertire dei fastidi nella zona del seno
Flusso mestruale e perdite scure
Come abbiamo detto, il ciclo mestruale è caratterizzato da perdite di sangue che fuoriescono dalla vagina, in alcuni casi il loro colore può variare, assumendo una colorazione maggiormente scura, questa condizione è spesso legata all’espulsione solo in fase successiva di sangue che è rimasto per un tempo più lungo all’interno del corpo della donna. Può anche essere collegato all’utilizzo di un contraccettivo come la pillola che ha una sua carica ormonale. Le perdite di sangue più scuro possono essere collegate all’eventuale presenta di patologie latenti? In condizioni normali no, tuttavia potrebbero anche essere la spia che manifesta una condizione di natura patologica quale:
- La clamidia
- La gonorrea
Consigli importanti
In ogni caso, al di là del flusso mestruale che ogni donna presenta, variabile da soggetto a soggetto, in funzione del proprio grado di sensibilità personale, è bene anche in condizioni normali sottoporsi a una visita ginecologica per determinare il grado di salute della donna.
Mestruazioni e relativo flusso
Le mestruazioni possono avere un flusso variabile, nel caso in cui si presenti di moderata entità, magari con un ciclo che presenta una durata inferiore a una condizione normale, questa condizione viene anche definita ipomennorrea. Si può anche presentare una condizione contraria rispetto a quella citata, in pratica il flusso mestruale è molto abbondante, in questo caso di parla di ipermennorea.
Il flusso mestruale può anche avere un ciclo che si ripresenta in anticipo rispetto al periodo stabilito o in ritardo. Nel primo caso se si manifesta in una donna adulta, può essere legato a una serie di variabili quali lo stress, l’utilizzo di farmaci, oppure potrebbe essere legato a una condizione ormonale non equilibrata.
Le mestruazioni in ritardo in ritardo, possono indicare la presenza di un possibile stato di gravidanza della donna, fattori legati allo stress, oppure nei casi più sei potrebbero essere la spia che indica l’eventuale presenza di patologie tumorali.
Assenza di flusso mestruale
Può anche capitare in alcune donne, che si manifesti una condzione particolare nellla quale si riscontra un’assenza totale legata al flusso mestruale. Quali sono le variabili o le patologie che possono bloccare il flusso mestruale? Si parla di una serie di condizioni anomale che possono riguardare la presenza di malatia di natura infettiva, carichi di stress psicologico troppo elevati, patologie legate all’apparato genitale femminile.
Flusso mestruale doloroso : cosa fare?
Se avete un flusso mestruale particolarmente doloroso, il rimedio più efficace al quale potete ricorrere è sicuramente un antidolorifico. Tuttavia anche in questo caso è bene avere un atteggiamento prudente, infatti dovete prima accertarvi di non avere qualche sensibilità specifica a qualche principio attivo contenuto nell’antidolorifico.
Ma se ho un ciclo mestruale doloroso, posso prendere un antidolorifico in completa autonomia, recandomi in farmacia o è meglio che faccia una visita ginecologica e spieghi in maniera dettagliata i sintomi che ho? Per prudenza è bene prendere la strada dello specialista, che dopo una visita accurata e ascoltando la storia del paziente, saprà consigliarci nel modo più opportuno.