mesenchimali : ripristinare cartilagine articolazioni

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Mesenchimali o forse sarebbe più corretto parlare di cellule staminali . A cosa servono? Quali sono i loro utilizzi? In quali ambiti della medicina moderna vennogo impiegate? Sono alcune delle domande che potremmo farci sentendo parlare di mesenchimali, andiamo per ordine e cerchiamo di capire quale sia il loro utilizzo e come vengano prelevate dal tessuto umano per poi essere utilizzate in ambiti specifici della medicina.

Da sempre si sottolinea l’importanza di fare sport, un’attività fisica è salutare, fa bene al nostro fisico e aiuta la nostra mente a distendersi e a scaricare lo stress accumulato durante l’intensa settimana di lavoro appena passata. Ma lo sport fa veramente sempre bene o ci sono delle controindicazioni all’attività sportiva?

La pratica fisica intensa può anche avere degli effetti non sempre positivi, se parliamo poi della cartilagine presente nelle articolazioni ancora di meno. I cambiamenti di natura culturare in atto, hanno fatto sì che non solo gli sportivi che praticano attività a livello agonistico ma anche le persone di una certa età  vogliono praticare un’attività sportiva, questo desiderio si traduce purtroppo in un progressivo aumento delle patologie a carico della cartilagine delle articolazioni.

Ricordiamo a tutti che si tratta di un tessuto fondamentale per il corretto sostegno delle articolazioni, e sfortunatamente una volta danneggiata, non ha come peculiarità quella di avere un buon livello di rigenerazione. Oltre a questo la sua progressiva alterazione, causa una degenerazione lenta e progressiva dell’articolazione, al punto tale da causare la manifestazione dell’artrosi.

Nel momento in cui la cartilagine si usura e si consuma, il chirurgo ortopedico che deve intervenire incontra delle grandi difficoltà nel ripristinare le caratteristiche specifiche della cartilagine che si è danneggiata. Purtroppo, non esistono terapie specifiche o trattamenti di natura chirurgica in grado di intervenire per stimolare la ricrescita della cartilagine.

Atrosi precoce negli sportivi

Per fortuna negli ultimi anni, si sono aperte della possibilità nel trattamento dell’artrosi precoce degli sportivi, con l’introduzione di nuove tecniche di natura rigenerativa che utilizzano le staminali mesenchimali. Parliamo di cellule staminali multipotenti, in grado sia di replicarsi che di trasformarsi in differenti tipologie di cellule.

Il prelievo come sempre può avvenire dal cordone ombelicale, dalla placenta, tuttavia nell’ambito della chirurgia ortopedica, esistono anche approcci differenti al prelievo delle staminali. Si utilizzano delle tecniche poco invasive che prevedono il prelievo delle cellule dal midollo osseo o in alternativa dal grasso corporeo del paziente stesso, e successivamente a un trattamento specifico, vengono inettate direttamente nell’articolazione che ha subito il danno.

Caratteristiche delle cellule staminali

Quali sono le proprietà di queste specifiche cellule staminali? Vediamo insieme le loro caratteristiche:

  • Hanno delle proprietà riguardanti la modulazione del sistema immunitario
  • Possiedono peculiarità di natura antinfiammatoria
  • Sono in grado di autorigenerarsi

Inoltre la loro azione all’interno dell’ambiente nel quale vengono iniettate è attiva, rispondendo ai microcambiameni in atto. Producono molecole bioattive come fattori di crescita, le pro-angioegenesi, che hanno come caratteristica quella di creare nuovi vasi sanguigni in grado di portare nuova linfa vitale alla cartilagine.

I vantaggi nell’utilizzo di queste staminali specifiche sono legati a fattori come la riduzione dei dolori che lamenta il paziente. La loro caratteristica più importante è proprio quella di riuscire a produrre queste molecole bioattive che stimolano la riparazione del danno presente, oltre alla loro capacità di trasformarsi da cellule staminali a cellule della cartilagine.

Artrosi del ginocchio

Parliamo adesso di artrosi del ginicchio divendo per prima cosa che si tratta di una delle patologie maggiormente frequenti nelle persone che hanno un’età che supera i 50 anni. Purtroppo, spesso l’artrosi arriva a compromettere il corretto funzionamento dell’articolazione del ginocchio, al punto tale che si deve intervenire inserendo delle protesi. Se utilizzamo la tecnica di infusione delle staminali mesenchimali, quali risultati possiamo ottenere in presenza di un’artrosi al ginocchio piuttosto accentuata?

Il trapianto di cellule staminali è piuttosto utile, infatti consente di evitare di dover applicare una protesi perchè visto l’elevato potere rigenerativo, sono in grado di rallentare con una buona percentuale di successo l’aggravarsi dell’artrosi, evitando in questo modo di dover intervenire in maniera più drastica sull’articolazione compromessa.

Le cellule staminali vengono prelevate dal grasso del paziente, e dopo aver subito un trattamento specifico, vengono iniettate e infiltrate nel ginocchio del paziente stesso, o in qualsiasi altra tipoligia di articolazione che presenta l’artrosi. La loro azione antinfiammatoria, antidegenerativa, oltre a essere in grado di stimolare la produzione di cartilagine, ci sono delle buone probabilità che l’artrosi non progredisca a livello tale da richiedere l’innesto di una protesi nell’articolazione compromessa.

Trapianto cellule: gli step specifici

Il trattamento con questa particolare tipologia di cellule, avviene in forma ambulatoriale seguendo tre step precisi che adesso andiamo a vedere:

  • Si procede a praticare al paziente una semplice anestesia locale, non trattandosi di un intervento particolarmente complesso
  • Successivamente di procede a un prelieco di grasso localizzato nella zona addominale o delle cosce. Il prelievo avviene tramite una siringa particolare che al suo interno contiene delle piccole quantità di metallo che servono a innescare la separazione delle staminali da altri prodotti.
  • Una volta effettuata con successo la separazione tra le staminali e il materiale di scarto, lo step successivo è caratterizzato dalla loro infiltrazione nel ginocchio. Vengono iniettate nei punti specifici dove l’articolazione presenta i sintomi dell’artrosi. Una volta iniettati nei punti specifici dove si è sviluppata la patologia, iniziano a lavorare liberando le loro proprietà antinfiammatorie, antidegenerative, e di stimolazione nella produzione di nuova cartilagine.

Quanti trattamenti sono necessari?

Per fortuna le peculiarità di queste cellule staminali, precedentemente citate, hanno un elevato potere rigenerativo sull’articolazione del ginocchio, al punto tale che non sono necessari trattamenti ripetuti per il problema di artrosi riscontrato. Quindi l’intervento con infusione di staminali, si limita a una volta sola.

Quali sono i tempi di recupero necessari per tornare a camminare?

Una volta effettuato questo piccolo intervento in anestesia locale e dopo aver proceduto all’infusione di staminali nell’articolazione danneggiata dall’artrosi, quali sono i tempi di ripresa del paziente? Dopo quanto tempo potrà tornare a camminare senza alcun tipo di problema?  In realtà si tratta di tempi di recupero quasi immediati. Dopo l’infusione di staminali, il paziente senza dover utilizzare delle stampelle, senza necessità di sottoporsi a fisioterapia o a degenze ospedaliere, dopo circa 30 minuti è già in grado di camminare in maniera autonoma. Ovviamente almeno in un periodo iniziale, è caldamente consigliato limitare l’attività fisica allo stretto indispensabile.

Ci sono possibili effetti collaterali successivi all’intervento? No anche se per alcuni giorni, il ginocchio potrebbe presentare un lieve gonfiore e potremmo sentire un dolore non di forte intensità. Sintomi destinati a sparire progressivamente nell’arco di pochi giorni.

Azioni preventive contro l’artrosi

Quali azioni preventive possiamo mettere in campo contro l’atrosi alle ginocchia? Sicuramente è consigliabile seguire un’alimentazione attenta e sana, in modo tale da avere un peso corporeo nella norma che aiuta a non avere un carico eccessivo sulle nostre articolazioni. L’assunzione regolare di integratori che possono abbassare i processi infiammatori è consigliata. Unita a una discreta attività fisica per rinforzare i muscoli.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.