La mente creativa

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Cosa vuol dire avere la mente creativa? Partiamo dal presupposto che chi possiede queste caratteristiche, tende ad utilizzare meglio o tempi morti, facendo in modo tale che nella sua mente arrivino le idee, tende inoltre ad annoiarsi in forma minore rispetto ad una persona che invece non possiede questo livello di creatività.

Secondo una recente ricerca, le persone creative tendono ad annoiarsi meno, per esempio se li chiudiamo in una stanza dove non sono presenti distrazioni, questo per un arco temporale che sia pari a dieci minuti, citiamo in tal senso la pandemia di covid che abbiamo vissuto, in contesti non strutturati come questi, dove il tempo tendeva a dilatarsi, avrebbero avuto un livello di impegno e attenzione maggiore nei riguardi dei loro pensieri e in questo modo sarebbero risultati meno annoiati.

Studio condotto in maniera differente

Nella maggioranza degli studi e delle ricerche che coinvolgono la psicologia e le neuroscienze in generale, vengono condotti secondo un criterio specifico, quello di costituire una sorta di guida per i partecipanti che andranno verso una linea di pensiero specifica, tuttavia raramente invece ci si concentra sulla modalità in base alla quale le idee nascono del tutto spontanee, tendono a svilupparsi in contesti che non siano in alcun modo guidati.

Nella ricerca invece specifica della quale stiamo parlando, l’intento era del tutto differente, si trattava in tal senso di porsi in osservazione per vedere quale sia il naturale fluire dei pensieri delle persone che si erano offerte come volontarie. Questa osservazione è partita dal presupposto di non indirizzare in alcun modo la mente delle persone verso un pensiero specifico e guidato.

In tal senso sono stati condotti due esperimenti specifici, nel primo che ha riguardato circa 81 candidati, si è chiesto a queste persone di rimanere perfettamente seduti in una stanza per circa dieci minuti, questo non potendo accedere in alcun modo a dispositivi digitali, cercando in tal senso di dare voce ai propri pensieri in un tempo che fosse del tutto reale.

Test

Successivamente gli esperti hanno potuto valutare il livello di creatività espresso da ogni volontario attraverso la somministrazione di un test. In base a questo le persone maggiormente creative erano quelle che facevano fluire in una maniera più libera i pensieri, riuscendo a connetterli tra di loro, aiutandosi in tal senso e avvalendosi di frasi quali:” Questo mi fa venire in mente” oppure ” a proposito di..”.

I soggetti individuati come creativi all’interno di questo studio, rispetto agli altri, hanno avuto la capacità di pensare in maniera più associativa. Un altro vantaggio di chi è stato creativo è legato al fatto che si sono decisamente annoiati di meno rispetto ad altri, oltre ad avere utilizzato una quantità di parole maggiore, questa è un’ulteriore prova del fatto che i loro pensieri sono stati in grado di muoversi con un livello di libertà maggiore.

Test e Covid

Il secondo test che ha riguardato un campione molto più nutrito di candidati parliamo in tal senso di oltre 2500 persone, i quali durante la pandemia, hanno risposto a domande differenti fruendo e avvalendosi di un’app che si chiama Mind Window. In tal senso si definiva una persona creativa chi tendeva ad annoiarsi di meno.

Essere creativi nella neuropsicologia

Nell’ambito della neuropsicologia la creatività è stata studiata con metodologie tipiche che riguardano il funzionamento del cervello ( si parla in tal senso di studi legati alla memoria, al linguaggio e alla soglia di attenzione espressa). Studiare la creatività in forma del tutto individuale, vuol dire per prima cosa concentrarsi in maniera esplicita sulla capacità di essere creativi, tenendo anche in considerazione il fatto che ogni individuo ha caratteristiche differenti. Partendo dal presupposto che si possa affinare una caratteristica del genere attraverso la pratica e il relativo insegnamento.

In tal senso Sarnoff Mednick, si concentrò su un aspetto detto ricombinatorio, in base al quale il cervello tende ad avere informazioni che sono presenti in maniera del tutto isolata, al contrario determinati stati mentali potrebbero stimolare la creazione di associazioni del tutto nuove tra gli elementi che risultano essere esistenti.

Creatività e lavoro

La creatività da questo punto di vista, se pensiamo all’ambito del lavoro è la capacità di trovare delle soluzioni del tutto nuove ad una specifica problematica. La capacità di immaginare del percorsi del tutto nuovi ed alternativi a quelli già conosciuti, motivo per il quale sia facile capire come possa essere una capacità molto importante nell’ambito lavorativo.

Si può imparare ad essere creativi o si tratta di una dote innata? La risposta non è semplice in tal senso, diciamo che si può cercare di istruirsi a “liberare” la propria mente da schemi definiti preconcettuali in base ai quali spesso si tende a ragionare e cercare delle soluzioni.

Immaginare quindi uno scenario del tutto nuovo, inusuale per la soluzione di una problematica, non deve per forza portare a trovare un modo per risollevare la sorte dell’uomo ma è importante invece focalizzarsi per risolvere una serie di problemi magari che hanno un livello di concretezza differente e meno generali.

La creatività secondo il dizionario Treccani, potrebbe anche essere definita come:

  1. Per prima cosa avere una sensibilità particolare a problematiche;
  2. Una capacità che riguarda quella di produrre idee;
  3. Un’originalità nella fase di ideazione, nella capacità di sintesi, nella capacità di analisi;
  4. Una capacità che riguarda la definizione e la strutturazione in maniera del tutto nuova delle proprie esperienze e delle proprie conoscenze.

Come possiamo stimolare questa capacità? Non ci sono in tal senso risposte preconfezionate ma sicuramente una delle tecniche che possiamo mettere in campo riguarda la propria capacità di apertura della mente. Osservare e aprire la mente in maniera tale che si riesca ad osservare una cosa da differenti punti di vista, cercando di sforzarsi di assumere anche quelli che di fatto sono lontani da noi. Cercare di stupirsi ogni giorno con una piccola cosa. Non è detto che la creatività non possa nascere anche nel quotidiano, infatti è bene ricordarsi che in ogni dettaglio ci possono essere vari elementi da cogliere, motivo per il quale è importante avere un’attenzione maggiore.

Considerazioni finali

Avere una mente creativa, richiede anche ogni tanto di “staccare” del tutto a livello mentale da lavoro, impegni di vario genere, l’utilizzo eccessivo di dispositivi di natura tecnologica. Serve in pratica ricavarsi del tempo per riuscire a oziare e rilassarsi insieme ai nostri pensieri. Questo afferma Jessica Hanna, uno degli autori della ricerca, aggiungendo anche se si riesce a comprendere come le persone pensano in maniera differente, questo potrebbe anche aiutare ad aumentare la salute di tutti.

Intelligenza artificiale e uomini