Mastalgia

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Se non avete mai sentito il termine mastalgia, si tratta a tutti gli effetti di un dolore che una donna può avvertire nella zona del seno. Quali sono le cause specifiche che possono portare ad avere una sindrome dolorosa del genere? Quando è consigliabile rivolgersi al proprio medico per fare degli approfondimenti e capire quali sono le cause di questa problematica? Si tratta di una problematica che può interessare solo un seno o può comparire in entrambi? Si tratta di un termine generico che indica una sindrome dolorosa in quella zona o ci sono tipologie differenti di dolori localizzati nella zona del seno? Si può parlare di un sintomo di un problema che va indagato a fondo, ad esempio una patologia?

Tipologie di dolore

Genericamente possiamo parlare di un termine che indica un dolore al seno del quale non si conosce la causa. A tutti gli effetti ne esistono due forme specifiche e ben distinte, andiamo a vedere quali sono:

  •  Si parla di una forma che ha la caratteristica di essere ciclica, in questo caso si tratta di una sindrome dolorosa correlata al flusso mestruale
  • Può trattarsi invece di una forma che non ha la caratteristica di essere ciclica, in questo caso specifico non c’è alcuna correlazione tra la sindrome e il ciclo mestruale

Nella prima forma strettamente collegata al flusso mestruale il dolore si ripresenta solo in occasione del ciclo. In linea generale tende a manifestarsi in entrambi i seni, questo tuttavia non esclude che possa presentarsi solo in un singolo seno e può magari essere un dolore che coinvolge può espandersi fino a coinvolgere la zona del braccio o l’ascella.

Nella seconda forma il dolore si presenta e si manifesta per cause non imputabili al flusso mestruale. C’è un’età specifica nella quale una donna può soffrire di una sindrome dolorosa del genere? Si, il periodo temporale durante il quale una donna può avere una tipologia di dolore del genere è compreso tra i 30 anni e i 50 anni.

Sintomo o patologia?

Quando parliamo di una sindrome dolorosa del genere, dobbiamo identicare in questa manifestazione un sintomo o una patologia specifica? Il termine corretto è sintomo ed è bene specificare che si può manifestare in modalità differenti e questo è collegato alla tipologia specifica di dolore.

Se si tratta di una sindrome collegata alla forma ciclica ci sono presenti delle sintomatologie che possono essere:

  • La donna percepisce una sensazione di indolenzimento
  • La donna percepisce una sensazione di pesantezza
  • In linea generale si manifesta in entrambi i seni e in alcuni casi il dolore può essere avvertito anche nella zona delle ascelle e e delle braccia
  • Si presenza a cadenza ciclica ogni mese al ripresentarsi del ciclo mestruale

Se si tratta invece della forma non ciclica la sintomatologia che il soggetto può avvertire è differente, vediamo quali sono i sintomi:

  • La donna percepisce un dolore più intenso e pronunciato
  • In linea generale tende a manifestarsi in un seno solo
  • Si tratta di un dolore permanente

Si tratta di una sindrome dolorosa che si manifesta in maniera più frequente in un periodo di tempo che nella donna precede quello della menopausa.

Possibili cause

Nel caso della mastalgia con carattere ciclico si pensa che questa sindrome dolorosa possa essere causata da variazioni di tipo ormonale che si producono durante le mestruazioni. Tuttavia ad oggi la medicina non è in grado di fornire una valida spiegazione che metta in luce quali sono le cause per le quali si presenta questa sindrome dolorosa.

Allo stesso modo non è chiaro perchè colpisca alcune donne rispetto ad altre. Le ricerche delle possibili cause sono ancora oggi in fase di semplici ipotesi, esistono innumerevoli teorie che si basano esclusivamente sui livelli ormonali.

Nel caso della forma non ciclica, le possibili cause correlate possono essere di natura differente, andiamo a vederne alcune:

  • Potrebbe trattarsi di un trauma legato alla zona del seno
  • Potrebbe trattarsi di una sindrome dolorosa ( artrite) che si manifestano nella zona del braccio o del collo e si espande fino ad arrivare alla zona del seno
  • Potrebbe essere collegata alla presenza di una cisti
  • Potrebbe trattarsi di un fibroadenoma

 Fibroadenoma

Parlando del fibroadenoma ci stiamo riferendo a un tumore che per fortuna ha un decorso benigno nella zona del seno. Si presenta con maggior frequenza in donne che sono nel periodo di fertilità. In linea generale tende a manifestarsi in soggetti femminili che hanno un’età inferiore ai 30 anni.

Si tratta di una massa costituita in parte dalla ghiandola mammaria e in parte dal tessuto dal quale è avvolta. Le possibili motivazioni legate a questo tipo di tumore sono ancora ad oggi non conosciute, si ipotizza che gli ormoni potrebbero avere un ruolo. Si tratta a tutti gli effetti di noduli duri al tatto. Non esistono ad oggi validi consigli di natura preventiva che si possono applicare per prevenire questa forma.

La diagnosi viene fatta con una visita da uno specialista il quale potrà decidere di far fare degli esami di approfondimento quali:

  • Un’ecografia nella zona del seno
  • Biopsia nel caso si sospetti una forma tumorale maligna

Approcci terapeutici

Se i controlli ai quali è stata sottoposta la paziente ad esempio la biopsia per determinare se il nodulo è maligno e l’esito è stato negativo, la terapia potrebbe anche prevedere dei semplici controlli periodici. Si utilizzerà quindi una modalità di sorveglianza attiva delle possibili evoluzioni della forma tumorale benigna.

In presenza di una massa più grande che superi i tre centimetri e di eventuali dolori lamentati dalla donna, si potrà procedere con un’asportazione chirurgica che non va solitamente a intaccare il tessuto mammario attorno al tumore.

Approcci preventivi

Esistono ad oggi dei validi approcci preventivi che possono prevenire un dolore nella zona del seno? No, tuttavia si può essere un minimo attenti utilizzando un reggiseno adeguato soprattutto se la sensazione di indolenzimento viene avvertita dopo aver praticato dello sport.

Terapia

Se si tratta della forma ciclica potrebbe risultare utile apportare delle variazioni al proprio regime alimentare. In questo senso è consigliabile eliminare la caffeina, ridurre l’apporto di grassi e assumere con cadenza regolare della vitamina E. Si possono anche assumere degli integratori con base ormonale, tuttavia questi trattamenti possono presentare anche delle controindicazioni, per questo motivo è bene parlare in maniera approfondita con il proprio medico per valutare insieme se sia una strada corretta da percorrere.

Se il dolore è legato alla forma non ciclica, i trattamenti potranno variare in base alla causa del problema. Si potrebbero utilizzare dei farmaci antinfiammatori, antidolorifici per lenire la sintomatologia. Nel caso in cui la sindrome dolorosa fosse associata a un fibroadenoma si potrà ricorrere a un intervento chirurgico.