Qual’è il legame tra il mal di stomaco e il caffè? Per prima cosa è bene dire che stiamo parlando di una delle bevande che gli Italiani amano di più in assoluto, viene preparato in modi molto differenti tra di loro e se viene bevuto non eccedendo nel suo consumo e puntando ad un consumo moderato, potrebbe dare alcuni benefici. Cosa accade invece nel caso di un eccesso di questa bevanda? La risposta corretta è che trattandosi di una sostanza che al suo interno ha la caffeina presente, potrebbero esserci effetti quali:
- Le persone in tal senso potrebbero avere il classico mal di pancia;
- Le persone in tal senso potrebbero avere una sindrome dolorosa che interessa la zona addominale.
Parliamo di cause
Quali potrebbero essere le cause che portano ad avere quello che viene definito il classico dolore presente nella zona dello stomaco? La risposta corretta è che questa condizione potrebbe essere imputabile a:
- La natura del dolore potrebbe essere imputabile alla presenza alcune tipologie di composti;
- La natura del dolore potrebbe essere imputabile alla presenza di una problematica come la stitichezza;
- La natura del dolore potrebbe essere imputabile alla presenza di una problematica come la sensibilità ad una componente come la caffeina;
- La natura del dolore potrebbe essere imputabile alla presenza di una problematica come la presenza di componenti aggiuntivi;
- La natura del dolore potrebbe essere imputabile alla presenza di una problematica definita sindrome dell’intestino irritabile.
Parliamo della caffeina
Quando parliamo di caffeina ci stiamo riferendo ad uno stimolante che come tale si trova presenti nei chicchi del caffè. Tuttavia questo effetto positivo non è detto possa anche nascondere una sindrome dolorosa che alcune persone potrebbero avere magari introducendo nel proprio organismo questa sostanza.
Per quale motivo può scatenare dolore? Si tratta a tutti gli effetti di una sostanza stimolante a livello gastrointestinale, potrebbe stimolare la produzione di acidi al punto tale da risultare irritante e questo potrebbe causare ad una persona:
- Una delle problematiche alle quali potrebbe andare incontro la persona sono i crampi;
- Un’altra delle problematiche alle quali potrebbe andare incontro la persona è la nausea;
- Un’altra delle problematiche alle quali potrebbe andare incontro la persona è una problematica di costipazione.
Ci sono condizioni in base alle quali potrebbe verificarsi con maggiore frequenza un evento del genere? Si, nel caso ad esempio di pazienti che soffrono di reflusso gastroesofageo. Tuttavia la caffeina come tale non è la sola ed unica sostanza che può portare a sviluppare una problematica del genere.
Infatti una sindrome dolorosa del genere, potrebbe anche essere legata ad acidi quali:
- Si parla in tal senso di clorogenici;
- Si parla in tal senso di trigonellina.
Se si tratta di una sindrome dolorosa che come tale interessa la zona superiore dell’addome, questo potrebbe essere un segnale che riguarda problematiche che interessano il:
- Potrebbe trattarsi di una problematica che interessa il pancreas;
- Potrebbe trattarsi di una problematica che interessa la zona dei reni;
- Potrebbe trattarsi di una problematica come la gastrite;
- Potrebbe trattarsi di una problematica come le ulcere gastriche;
- Potrebbe trattarsi di una problematica come il reflusso biliare;
- Se si tratta invece di un dolore nella zona dell’addome nella parte alta, si tratta di un’ulcera duodenale;
- Se invece si dovesse trattare di un dolore nella zona dell’addome nella parte inferiore, potrebbe trattarsi di diverticolite o problemi di appendice.
Parliamo di stitichezza
Quando si parla di caffeina, ci stiamo riferendo ad un diuretico che funge da stimolante per il nostro organismo. Questo per quanto riguarda la funzione dell’urinare. Per quale motivazione la caffeina produce la stitichezza? Perchè la caffeina tende a disidratare, questa condizione di uno scarso passaggio di liquidi nell’organismo, potrebbe rendere maggiormente difficoltosa la possibilità di far passare il materiale fecale.
Caffeina e sensibilità del soggetto
Non si può neanche escludere che ci sia una problematica di sensibilità alla caffeina. Si tratta di una sostanza che come tale potrebbe avere degli effetti che possono essere differenti in base al soggetto e alla sensibilità delle persone. Per questa motivazione un soggetto potrebbe avere delle problematiche di natura gastrointestinale.
Ci sono delle quantità specifiche sulle quali ci si può basare per quanto riguarda il consumo di caffeina? Si, in linea del tutto generale ( possiamo identificare questa come un’indicazione generalizzata) il consumo di un quantitativo di caffeina giornaliero che si attesta sui 400 milligrammi, non dovrebbe produrre degli effetti collaterali.
Altre tipologie di sostanze
Fino a questo momento abbiamo visto nel caffè quella sostanza che come tale potrebbe causare il mal di stomaco. Tuttavia non è necessariamente detto sia questa la problematica, infatti la sindrome dolorosa potrebbe essere la conseguenza di una serie di elementi aggiuntivi legati alla bevanda, vediamo quali:
- Una delle sostanze aggiunte nel caffè che potrebbe dare delle problematiche è la panna;
- Un’altra sostanza che aggiunta al caffè potrebbe dare delle problematiche è il latte;
- Un’altra sostanza che aggiunta al caffè potrebbe dare delle problematiche è lo zucchero;
Parliamo di sindrome dell’intestino irritabile
Quando parliamo di sindrome dell’intestino irritabile a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che stiamo parlando di una patologia gastrointestinale che potrebbe essere causata da fattori molteplici. Quali sono da questo punto di vista i sintomi che una persona potrebbe avere? Vediamoli insieme:
- Uno dei sintomi che il paziente potrebbe avere è il dolore localizzato nella zona addominale;
- Un altro dei sintomi che il paziente potrebbe avere sono i crampi;
- Un altro sintomo che il paziente potrebbe avere sono dei mutamenti nella frequenza a livello intestinale.
Accorgimenti per ridurre la frequenza del mal di stomaco
Come si possono ridurre i rischi che il caffè possa generare un mal di stomaco se si vuole continuare a consumare questa sostanza? Uno dei fattori dei quali si dovrebbe tenere conto da questo punto di vista è la tostatura. Se il paziente soffre di problematiche come ad esempio l’intolleranza al lattosio è consigliabile non aggiungere al caffè sostanze come la panna, il latte o lo zucchero.
Un altro accorgimento utile da questo punto di vista è il fatto di non bere il caffè quando si è a stomaco vuoto. Se la causa della sindrome dolorosa allo stomaco si scopre essere la caffeina, sarà bene scegliere una tipologia di caffè che è quello decaffeinato. Tuttavia non è necessariamente detto che sia questa la soluzione maggiormente ideale.
Infatti il decaffeinato non è una tipologia che in quanto tale risulta essere priva di tutte quelle sostanze che a livello di acidi in grado di contribuire ad una problematica come quella gastrica.