Macroglossia sintomi

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Quali sono i sintomi della macroglossia? In tal senso è bene dire che si tratta di una condizione che come tale potrebbe essere legata a una reazione di tipo allergico, in tal senso potrebbero manifestarsi sintomi quali:

  • Potrebbe manifestarsi un sintomo come la nausea;
  • Potrebbe manifestarsi un sintomo come il vomito;
  • Potrebbe manifestarsi un sintomo come il prurito;
  • Potrebbe manifestarsi un sintomo come la tachicardia;
  • Potrebbe manifestarsi un sintomo come delle difficoltà di natura respiratoria.

Se l’ingrossamento della lingua risulta essere particolarmente marcato, potrebbero manifestarsi anche difficoltà nell’area del linguaggio, problematiche di masticazione, problematiche di natura respiratoria.

Approfondiamo la problematica

Quando si parla di macroglassia, ci si riferisce in sostanza a una problematica che come tale è caratterizzata da un ingrossamento della lingua. Parlando in tal senso di cause è bene dire che alla base di questo disturbo potrebbero esserci problematiche quali endocrinopatie ( si parla in tal senso di disordini di natura endocrina) quali ad esempio l’ipotiroidismo e l’agromegalia.

Potrebbe essere collegata a una forma di ipertrofia a livello muscolare, potrebbe essere collegata a una neoplasia legata alla lingua. Potrebbe essere collegata a malformazioni a livello muscolare come il linfagioma o l’emangioma. Potrebbe derivare da cause di natura congenita, quali ad esempio la sindrome di Down.

Patologie collegate

Quali possono essere in tal senso le patologie collegate? Vediamole insieme:

  • Potrebbero essere collegata a una Acromegalia;
  • Potrebbero essere collegate e allergie di natura alimentare;
  • Potrebbero essere collegate a allergie ai farmaci;
  • Potrebbero essere collegate a allergie da contatto;
  • Potrebbero essere collegate a amiloidosi;
  • Potrebbero essere collegate a Ipetrofia muscolare;
  • Potrebbero essere collegate a ipotiroidismo;
  • Potrebbero essere collegate a Malformazioni di natura vascolare ( un emangiona, un linfagioma);
  • Potrebbero essere collegate alla Sindrome di Down;
  • Potrebbero essere collegate a tumori della lingua.

Linfagioma

Quando parliamo di linfagioma a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di rigonfiamenti che tendono a formarsi sotto allo strato della pelle. Da cosa sono formati? Da un insieme di vasi di natura linfatica che si sono dilatati. Tali canali in maniera del tutto abituale tendono a trasportare la linfa. Di cosa si tratta? La risposta corretta è che si tratta di un liquido limpido che deriva dal sangue per filtrazione in tutto l’organismo di una persona.

Si tratta di rigonfiamenti che come tali tendono a essere rari, generalmente fanno la loro comparsa in un periodo temporale che va dal momento in cui si nasce ai due anni di vita. Si tratta in tal senso di:

  • Potrebbe trattarsi di piccoli rigonfiamenti;
  • Potrebbe trattarsi di neoformazioni piuttosto grandi e deformanti.

Da questo punto di vista è bene dire che tendono a non causare alcuna forma di prurito o dolore e non si parla in tal senso di una forma di cancro. Nella maggior parte dei casi i linfagiomi hanno un colore che va dal bruno al giallastro, tuttavia è bene anche dire che alcuni potrebbero essere di colore rossastro e o viola. Si tratta di formazioni che se vengono punte, tendono a rilasciare un liquido trasparente o di color sangue.

Su quale esame si basa la diagnosi? La risposta corretta è che si utilizza un esame come la risonanza magnetica per immagini. In linea generale è bene dire che non necessitano di un trattamento specifico. Si interverrà in maniera chirurgica solo se tendono a svilupparsi e crescere in profondità.

Amiloidosi

Quando parliamo di amiloidosi a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una malattia piuttosto rara nella quale le proteine tendono ad assumere una configurazione del tutto anomala. La proteina anomala tende in tal senso ad accumularsi e depositarsi in varie tipologie di tessuti, creando in tal senso le condizioni perchè si possano formare dei depositi di amiloide.

Parlando di questi depositi di amiloide è bene dire che potrebbero essere:

  • Sistemici diffusi in tal senso in tutto l’organismo;
  • Localizzati (interessano in tal senso solo un organo o un tessuto).

C’è una forma univoca e specifica di amiloidosi o possiamo parlare di differenti forme? Vediamolo insieme:

  • Potrebbe trattarsi di una forma definita primaria che tende a manifestarsi con alterazioni delle cellule definite plasmatiche;
  • Potrebbe trattarsi di una forma definita secondaria nella quale potrebbe manifestarsi in seguito all’insorgenza di processi infettivi o processi infiammatori cronici quali la tubercolosi, l’artrite reumatoide, la febbre familiare mediterranea;
  • Potrebbe trattarsi di un’amiloidosi familiare, in tal senso si parla di una serie di patologie piuttosto rare di natura ereditaria che causano sintomatologie in età adulta;

Sintomi

Quali sono i sintomi ai quali potrebbe andare incontro un paziente che soffre di queste problematiche? L’accumularsi di una grande quantità di depositi legati all’amiloide, potrebbe portare all’alterazione della funzionalità di numerosi organi. Alcuni sintomi ai quali potrebbe andare incontro il soggetto sono un senso di affaticamento e la perdita di peso.

I sintomi dipendono poi da quale organo risulta colpito, per esempio se si tratta del cuore, il paziente potrebbe presentare delle alterazioni che riguardano il ritmo cardiaco o potrebbe manifestare una forma di insufficienza cardiaca. Questo potrebbe causare:

  • Respiro affannoso;
  • Un senso di debolezza;
  • Un senso di svenimento.

Se sono colpiti in tal senso i nervi, il soggetto potrebbe manifestare un formicolio, un intorpidimento alle dita delle mani e alle dita dei piedi o potrebbe avere delle vertigini se si trova in piedi. Se la zona colpita è quella dei reni, il paziente potrebbe avere delle tumefazioni o edemi che si manifestano nella zona dei piedi, delle gambe, in alcuni casi nella zona addominale.

Se la zona interessata riguarda la pelle, si parla di una tendenza comune all’ecchimosi, con tendenza alla loro comparsa in zone intorno agli occhi e in alcuni casi potrebbe ingrossarsi la lingua.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico? Si effettuerà in tal senso una biopsia, partendo dal presupposto che potrebbe essere molto difficile arrivare a diagnosticare questa problematica. Infatti può causare patologie tra di loro molto diverse. Il medico potrebbe avere dei sospetti inerenti a questo tipo di malattia se il soggetto presenta sintomi differenti in vari organi o magari potrebbe avere:

  • Insufficienza renale;
  • Insufficienza cardiaca;
  • Insufficienza di natura epatica senza che in tal senso ci siano delle spiegazioni plausibili.

Gli approcci terapeutici dipenderanno dal tipo di amiloidosi presente, se si tratta di una forma primaria, l’approccio prevede la chemioterapia. Se si tratta di una forma secondaria, verrà trattata la malattia di base presente. Se si tratta di una forma legata a depositi di transtiretina, si utilizzeranno farmaci che tendono a stabilizzarla. In alcuni casi potrebbe rendersi necessario il trapianto di organo.

Considerazioni finali

Se un paziente manifesta i sintomi della macroglossia, si dovrà per prima cosa indagare quale sia la patologia scatenante.

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