Livedo reticularis sintomi

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Quali sono i sintomi della Livedo Reticularis? Per prima cosa è bene dire che tendono a presentarsi con maggiore frequenza negli arti inferiori, questo non esclude che possano manifestarsi anche negli arti superiori e nella zona del tronco. Da questo punto di vista potrebbero essere presenti prurito, intorpidimento e gonfiore. Si tratta essenzialmente di macchie che tendono a scomparire quando la pelle si scalda o si strofina.

Tuttavia potrebbe anche presentarsi in forme decisamente più acute e gravi e di fatto secondarie a altre patologie, questo nel paziente potrebbe portare alla comparsa di ulcere sulla cute e teleangiectasie.

Approfondiamo la problematica

Non è corretto in tal senso parlare di una malattia ma piuttosto di una condizione che ad oggi, la medicina moderna non è ancora riuscita a determinare per quale motivo tenda a formarsi. Potrebbe essere legata alla presenza di varie tipologie di malattie e in tal senso è a tutti gli effetti un sintomo.

Quali sono le patologie alle quali potrebbe essere collegata? Vediamole insieme:

  • Potrebbe essere collegata a una forma di Vasculite;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di Artrite reumatoide;
  • Potrebbe essere collegata a un Linfoma;
  • Potrebbe essere collegata a una Pancreatite;
  • Potrebbe essere collegata alla Tubercolosi.

Qual’è l’origine di questa problematica? Si tratta di uno spasmo che come tale riguarda le arteriole, questo in risposta allo stimolo del freddo che porta a una riduzione del livello di ossigeno presente nel sangue e nei capillari definiti periferici. La pelle tende a diventare di un colore scuro, potremmo anche dire da questo punto di vista “livido”. Questa condizione tende a prodursi solo in alcune zone, motivo per il quale la pelle del paziente alternerà zone decisamente più scure a zone maggiormente chiare. Si tratta di un fenomeno come tale con carattere transitorio o al contrario permanente? La risposta corretta è che si tratta di un fenomeno del tutto transitorio anche se potrebbe fare la sua comparsa anche in condizioni climatiche differenti da quelle appena descritte.

Vasculite

Quando parliamo di vasculite a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di disturbi che come tali sono causati da un processo di natura infiammatoria relativo ai vasi sanguigni. Potrebbe quindi essere scatenata anche dall’utilizzo di determinati farmaci, oppure potrebbe anche manifestarsi per motivazioni del tutto sconosciute.

Da questo punto di vista quali potrebbero essere i sintomi che un soggetto potrebbe avere? Si parla di sintomatologie in tal senso del tutto generalizzate quali la febbre, un senso di affaticamento, collegati a altri sintomi che possono essere legati a organi che sono stati colpiti. Quali sono le arterie che possono essere colpite? Vediamole insieme:

  • In tal senso è bene specificare che potrebbe colpire arterie di dimensioni differenti ( grandi, medie, piccole), i capillari, le vene. Potrebbe colpire solo un vaso sanguigno o solo una porzione. Potrebbe in tal senso interessare vasi sanguigni che tendono a irrorare una porzione del corpo, si parla in tal senso della testa, dei nervi o della cute.

Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a identificare delle cause specifiche per le quali si può produrre una condizione del genere, tra le ipotesi si parla di vasculite nel caso in cui il paziente soffra magari di una forma tumorale o nel caso in cui si tratti di un disturbo di natura differente che causa un processo infiammatorio.

Quali sono le motivazioni per le quali potrebbe prodursi un processo di natura infiammatoria? Si ipotizza che in tal senso potrebbe essere legato a una problematica del sistema immunitario che si presenta nel momento in cui i vasi sanguigni o una parte di essi vengono percepiti come del tutto estranei, motivo per cui tende ad attaccarli.

Da questo punto di vista è bene specificare che in questa condizione, le cellule legate al sistema immunitario responsabili del processo infiammatorio circondano i vasi sanguigni e si infiltrano in quelli che risultano essere colpiti danneggiandoli.

Parliamo di sintomi

Parlando invece di sintomi è bene dire che si potrebbero manifestare a seguito di un danno indiretto ai tessuti o in seguito a un danno diretto ai vasi sanguigni. La sintomatologia varia a seconda della posizione e delle dimensioni dei vasi sanguigni stessi oltre a essere legato al danno che è causato dagli organi che sono stati colpiti.

In ogni caso approfondendo i sintomi potremmo avere:

  • Per quanto riguarda la cute, si potrebbe manifestare un’eruzione cutanea legata alla presenza di macchie di colore viola, potrebbe presentarsi l’orticaria, piccoli noduli, petecchie;
  • Se si parla invece di nervi periferici potrebbero manifestarsi sintomi quali l’intorpidimento, il formicolio, debolezza dell’arto colpito;
  • Se si parla di un organo come il cervello potrebbero prodursi sintomi quali la confusione, le convulsioni, l’ictus;
  • Se si parla del tratto digerente potrebbero prodursi sintomi quali il dolore nella zona dell’addome, la diarrea, la nausea, il vomito e il sangue nel materiale fecale;
  • Se si parla del cuore potrebbero prodursi problematiche quali l’angina e l’infarto;
  • Se parliamo di reni potrebbero prodursi sintomi quali l’ipertensione arteriosa, la ritenzione di liquidi ( edema), una disfunzione di natura renale;
  • Se parliamo di articolazioni si potrebbero manifestare sintomi quali il dolore o un gonfiore presente nella zona delle articolazioni.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto iter diagnostico? Per prima cosa si procederà a fare una valutazione di natura medica, poi verranno fatti esami del sangue e delle urine, una biopsia dei tessuti che servirà essenzialmente a confermare la diagnosi. In alcuni casi al posto della classica biopsia relativa ai vasi sanguigni potrebbe essere fatta un altro tipo di esame quale:

  • Potrebbe essere fatta un’arteriografia;
  • Potrebbe essere fatta una tomografia computerizzata;
  • Potrebbe essere fatta un’angiografia con relativa risonanza magnetica.

Approcci terapeutici

Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura terapeutica? La risposta corretta in tal senso è se la vasculite ha una causa evidente, verrà trattata. Se si tratta di un processo infiammatorio, trattando l’infiammazione potrà anche essere trattata la relativa vasculite.

Se sono stati colpiti organi quali polmoni, cuore, cervello, reni, si renderà necessario un trattamento in ospedale. Nella maggioranza delle vasculiti si somministreranno al paziente dei corticosteroidi che serviranno a ridurre il processo infiammatorio. Il paziente potrebbe essere trattato anche con immunosoppressori hanno però un importante effetto collaterale; tendono a indebolire il sistema immunitario.

Considerazioni finali

Quando si parla di sintomi della Livedo Reticularis è bene sapere per prima cosa che andranno individuate le cause se possibile tramite un approfondimento di natura medica, in seguito si potrà procedere con il somministrare al paziente un’opportuna terapia.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.