Linfedema

387

Cos’è il linfedema? Sostanzialmente si tratta di un anomalo accumulo di liquido linfatico che potrebbe manifestarsi in vari segmenti dell’organismo di una persona. Per quale motivo si crea una condizione del genere? In tal senso si dovrà necessariamente parlare di una problematica che riguarda la zona del sistema linfatico nella quale si creano i presupposti perchè non funzioni nella maniera più adeguata. Si tratta di una patologia che possiamo definire come univoca oppure al contrario potremmo trovarci in presenza di varie forme di questo accumulo di liquido di natura linfatica? Da questo punto di vista è bene parlare di due differenti forme che andiamo ad approdondire.

Il soggetto potrebbe essere affetto da:

  • Potremmo trovarci in presenza di una forma definita primaria. Qual’ è la causa che la innesca? In tal senso si dovrà necessariamente parlare di anomalie che riguardano il corretto funzionamento del sistema linfatico.
  • Potremmo trovarci in presenza di una forma definita secondaria. Qual’ è in tal senso la causa che la può innescare? Potrebbe essere la conseguenza di una serie di patologie che andiamo adesso a vedere:
  1. Potrebbe trattarsi di una forma innescata da patologie chiamate adenopatie
  2. Potrebbe trattarsi di una forma innescata da una patologia come il diabete
  3. Potrebbe trattarsi di una forma innescata da una patologia come la linfangite
  4. Potrebbe trattarsi di una forma innescata da una patologia che si chiama cellulite batterica
  5. Potrebbe trattarsi di una forma innescata da una patologia che si chiama erisipela
  6. Potrebbe essere la conseguenza di una patologia che si chiama filariosi linfatica
  7. Potrebbe anche essere la conseguenza di un intervento di natura chirurgica nel quale sono stati eradicati dei linfonodi. La procedura chirurgica alla quale è stato sottoposto il paziente potrebbe anche essere la conseguenza di forme neoplastiche di natura tumorale.

Parliamo di sintomatologia

Qual’ è la sintomatologia che possiamo associare a una problematica del genere? Il sintomo che si può manifestare nella maniera più frequente dei casi, è la presenza di un gonfiore che interessa nel soggetto un braccio o potrebbe invece interessare una gamba. Tuttavia una volta che si è manifestato il gonfiore, il soggetto potrebbe avere ulteriori sintomi che andiamo subito a vedere:

  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una sorta di alterazione che riguarda nello specifico quella che è la naturale colorazione della pelle
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a delle problematiche legate al movimento dell’arto colpito dal gonfiore
  • La pelle del soggetto potrebbe diventare maggiormente sensibile e in tal senso potrebbe diventare maggiormente esposta a essere colpita da processi di natura infettiva
  • Il soggetto potrebbe sviluppare nel corso del tempo una sensazione fastidiosa di prurito
  • Il soggetto potrebbe sviluppare una percezione fastidiosa inerente alla pelle, nello specifico della tensione

In cosa consiste l’approccio terapeutico

Qual’ è l’approccio terapeutico più corretto per una problematica del genere? Per prima cosa è bene specificare che ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a elaborare una terapia talmente effiace da riuscire a risolvere la problematica in oggetto. Quindi al momento ci si basa su un processo terapeutico che può di fatto migliorare i sintomi che il soggetto lamenta di avere. In tal senso quindi si potranno applicare una serie di terapie tra cui:

  1. Il soggetto potrebbe essere sottoposto a una terapia a base di linfodrenaggio
  2. Il soggetto potrebbe essere sottoposto a una terapia che si basa sul bendaggio
  3. Il soggetto potrebbe essere sottoposto a una terapia chiamata pressoterapia
  4. Il soggetto potrebbe utilizzare dei tutori elastici

Si può intervenire per un problema del genere anche utilizzando un approccio di natura chirurgica? Si, in casi particolarmente seri e di elevata gravità, si potrà intervenire sul soggetto applicato una terapia basata su un intervento di natura chirurgica.

Capiamo bene cos’è il linfedema

Cerchiamo ora di comprendere meglio di quale problematica stiamo parlando e di quali sono le cause per le quali tende a innescarsi una problematica del genere. Per prima cosa è bene dire che a tutti gli effetti ci stiamo riferendo ad un anomala quantità di liquido che tende ad accumularsi in varie zone dell’organismo di una persona. Da questo punto di vista è quindi anche corretto parlare di una sorta di ristagno di liquidi che si produce nella zona dei tessuti. In tal senso di tratta di una problematica che riguarda un potenziale blocco o malfunzionamento del sistema linfatico.

In quali zone del corpo specifiche si può produrre una condizione del genere? Vediamo insieme quali sono:

  1. Il ristagno-accumulo di liquido di natura linfatica, potrebbe manifestarsi nella zona degli arti posti nella parte inferiore del corpo
  2. Il ristagno-accumulo di liquido di natura linfatica, potrebbe manifestarsi nella zona degli arti posti nella parte superiore del corpo

Cosa conosciamo del circolo linfatico?

Cosa conosciamo del meccanismo di funzionamento del circolo linfatico? A tutti gli effetti per le competenze attuali che abbiamo su tale meccanismo, sappiamo che si tratta di un meccanismo molto importante, una barriera di natura difensiva che mette in funzione l’organismo per combattere in maniera efficace l’eventuale insorgenza di processi di natura infettiva. Tuttavia la funzione del circolo linfatico non è solo questa, funge anche da filtro efficace per eliminare dall’organismo:

  • La funzione del circolo linfatico è molto importante per eliminare dall’organismo eventuali sostanze di natura tossica
  • La funzione del circolo linfatico è molto importante per eliminare dall’organismo eventuali sostante liquide

Funzione dei linfonodi

Tuttavia parlando di liquido linfatico è importante ricordare e parlare della funzione dei linfonodi. Il liquido linfatico o potremmo anche definirlo linfa, fluisce attraverso i vasi linfatici, arriva nella zona dei linfonodi. Quale funzione assumono i linfonodi nei confronti del liquido linfatico? La loro funzione è quella di filtro che servirà a svolgere un’azione di natura depurativa.

Quando si produce il gonfiore legato a una zona del corpo? Nel momento in cui lo scorrimento normale del flusso linfatico, presenta degli ostacoli specifici nel suo scorrimento il liquido tende ad accumularsi. In questo modo si produrrà il gonfiore. Quanto è diffuso questo problema nella popolazione italiana? Si tratta di una problematica che può assumere due caratteristiche specifiche, vediamo quali:

  • Si tratta di una problematica che nel momento in cui si manifesta in un soggetto può assumere una valenza di natura cronica
  • Si tratta di una problematica che nel momenti in cui si manifesta in un soggetto può essere debilintante
  • Si tratta di una problematica che purtroppo sta progressivamente crescendo all’interno della popolazione italiana

Sfortunamente ad oggi, la medicina moderna non è ancora riuscita a trovare una cura che abbia un carattere definitivo, in grado quindi di risolvere il problema del soggetto una volta per tutte. Di conseguenza la problematica potrà essere gestita attraverso:

  1. Il soggetto può svolgere degli esercizi che riguardano il proprio fisico che serviranno per tenere sotto controllo il gonfiore
  2. In tal senso si potrà quindi agire utilizzando una tecnica che è quel del drenaggio della linfa in eccesso in maniera manuale

Possibili cause

Fino a questo momento abbiamo visto come il linfedema si manifesta nel momento in cui la struttura dei vasi linfatici non assolve in maniera efficiente alla sua funzione di drenaggio della linfa. Tuttavia in tal senso è bene indagare sulle possibili cause che innescano una problematica del genere. In funzione di esse possiamo classificare la problematica in una forma primaria e secondaria.

Problemi al drenaggio : la forma primaria

Parlando della forma primaria bisogna mettere subito in luce su quali possano essere le cause che lo hanno innescato. Si parla in tal senso di anomalie di natura congenita che sono collegate al sistema linfatico. Si tratta di una problematica che si manifesta in maniera del tutto equilibrata tra la popolazione maschile e quella femminile? In realtà no, si tratta di una forma che colpisce con maggiore frequenza la popolazione maschile. Tuttavia è bene sapere da questo punto di vista che potremmo trovarci in presenza di forme tra di loro differenti, determinate di fatto dall’età specifica che ha il paziente. Potremmo quindi avere:

  1. Potremmo quindi trovarci in presenza di una forma primaria e congenita. In tal senso si parla di una problematica a livello occlusivo che il soggetto presenta fin da quando nasce. Si tratta di una forma che si manifesta in maniera quasi del tutto esclusiva nel sesso femminile e riguarda la zona degli arti inferiori.
  2. Potremmo trovarci in presenza di una forma primaria definita precoce. In tal senso di parla di una forma che tende a manifestarsi già alla nascita del soggetto. Si rende evidente comunque prima che il soggetto abbia 35 anni. Quando si manifesta la sintomatologia? In questa forma generalmente i sintomi tendono a evidenziarsi quando il soggetto è nella fase della pubertà. In tal senso ancora una volta si deve evidenziare come la problematica tenda maggiormente a colpire la fascia della popolazione femminile rispetto a quella maschile.
  3. Potremmo trovarci in presenza di una forma definita primaria tarda. In questo caso specifico, i sintomi della problematica tenderanno a manifestarsi in un soggetto quando è arrivato già all’età di 35 anni. Volendo fornire una statistica in termini puramente percentuali possiamo dire che questa forma tardiva è pari al dieci per cento di tutti quelli che vengono diagnosticati.

Parliamo della forma secondaria

Nel caso in cui in un soggetto tenda a manifestarsi una forma secondaria, questa manifestazione può essere collegata a una serie di patologie differenti. In tal senso non possiamo parlare di una problematica al sistema linfatico innata ma acquisita successivamente. Infatti in questo caso specifico la struttura dei vasi linfatici alla nascita del paziente era sana e efficiente.

In tal senso si tratta di una forma che tende a manifestarsi in egual misura senza alcun tipo di distinzione tra il sesso maschile e quello femminile. C’è una patologia che rispetto ad altre causa questa problematica? Si, si tratta della filariosi linfatica. Parliamo di un processo di natura infettiva che può riguardare sia i linfonodi che i vasi linfatici. Vediamo ora nel dettaglio quali sono le altre patologie che possono causare una problematica del genere:

  1. Questa forma secondaria potrebbe essere innescata da adenopatie
  2. Questa forma secondaria si potrebbe presentare in un soggetto affetto da diabete
  3. Questa forma secondaria si potrebbe presentare in un soggetto che ha subito un intervento chirurgico e un successivo ciclo di radioterapia legato a una forma neoplastica come il cancro alla gola
  4. Questa forma secondaria potrebbe essere innescata da una patologia tumorale come il cancro al colon
  5. Questa forma secondaria potrebbe essere innescata da una patologia tumorale come il cancro alle ovaie
  6. Questa forma secondaria potrebbe essere innescata da forme neoplastiche tumorali che interessano la zona dell’utero. Spesso in presenza di tumori del genere il paziente verrà anche sottoposto a radioterapia
  7. Questa forma secondaria potrebbe essere innescata in seguito a un intervento chirurgico nel quale si è provveduto a eradicare i linfonodi ascellari. Questo per la presenza nel soggetto di cancro nella zona della prostata o un tumore nella zona dei testicoli
  8. Questa forma secondaria potrebbe essere innescata dall’eradicazione dei linfonodi per poterli poi analizzare al microscopio in un laboratorio ( si parla in tal senso di biopsia)
  9. Questa forma secondaria potrebbe essere innescata da una patologia chiamata linfagite
  10. Questa forma secondaria potrebbe essere innescata da una patologia chiamata cellulite batterica
  11. Questa forma secondaria potrebbe essere innescata da una patologia chiamata erisipela
  12. Questa forma secondaria si potrebbe manifestare in un soggetto affetto da un peso eccessivo a livello corporeo, definita anche condizione di obesità. Questo si manifesta perchè l’eccessivo peso corporeo del soggetto interessato da questa problematica crea una pressione molto forte sui vasi linfatici e dei linfonodi
  13. Quesrta forma secondaria si potrebbe anche manifestare in soggetti che sono in cura con un farmaco specifico chiamato tamoxifene. Si tratta di un farmaco che viene impiegato nella cura del tumore al seno. Tra gli effetti collaterali abbiamo possibili coaguli di sangue che potrebbero innescare nel paziente nel corso del tempo una trombosi venosa profonda.

Ulteriori approfondimenti

Tutti gli approfondimenti che abbiamo fatto su una patologia come il linfedema, fanno capire quanto sia importante che in un individuo il sistema linfatico funzioni al meglio delle proprie possibilità con un livello di efficienza più che soddisfacente. Solo in questo modo l’organismo di una persona risulterà protetto in maniera adeguata dal rischio che possano manifestarsi nel corso del tempo eventuali processi di natura infettiva.

Leggi il correlato:

Linfonodi reattivi

Articolo precedenteEctopia lentis
Articolo successivoEctopia renale
Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.