Lentigo benigna

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Che cos’è la lentigo benigna? Si tratta essenzialmente di un processo di pigmentazione della pelle che è causata da un prolungata esposizione ai raggi del sole. Vengono anche definite solari e si tratta di macchie che compaiono in zone della pelle che sono soggette a una prolungata esposizione solare. Proprio per questo motivo si può parlare di una condizione che è strettamente collegata all’alternarsi delle stagioni.

Tuttavia non devono destare particolare preoccupazione, non parliamo di macchie solari che in quanto tali interessano uno strato profondo dell’epidermide, al contrario riguardano uno strato maggiormente superficiale. Quali sono le zone nelle quali possono comparire? Si tratta di zone della cute che hanno maggiori probabilità di avere l’esposizione ai raggi solari. 

Principali caratteristiche

Quali sono le principali caratteriste che interessano queste manifestazioni? Si tratta essenzialmente di chiazze che che non hanno una forma regolare. Quanto sono grandi? In realtà la risposta corretta è che non hanno una grandezza standard,  quindi da questo punto di vista possono essere di dimensioni piccole e quindi appena visibili, oppure al contrario possono avere un’evoluzione in base alla quale tendono a diventare più grandi ed estese, a livello tale da occupazione porzioni più grandi della cute.

Hanno un tipo di colorazione standard? In realtà no, si tratta di macchie che possono avere una colorazione che tende a cambiare in funzione del singolo soggetto che tende ad averle. Potrebbero quindi essere da un colore giallo oppure essere di color nocciola. Potrebbero avere un colore bruno oppure essere di colore marrone.

Se dovessimo valutare la lentigo provocata da sole, vista la  struttura del tutto benigna di cosa potremmo parlare? Potremmo definirle come macchie di natura antiestetica che tuttavia non comportano problematiche più serie per in termini di possibili patologie. Si tratta di macchie che vanno fatte vedere al dermatologo? La risposta corretta è dipende, infatti potrebbe trattarsi di macchie che hanno una struttura del tutto reversibile oppure potrebbe trattarsi di macchie più grandi, con un livello di estensione maggiore, al punto tale che creano seri problemi di inestetismo al soggetto. Nel secondo caso è bene rivolgersi al dermatologo.

Più diffuse negli uomini o nelle donne?

Si tratta di un fenomeno quello delle macchie solari, maggiormente diffuso nel sesso maschile o in quello femminile? In realtà il loro grado di diffusione è sostanzialmente uguale in entrambi i sessi. In tal senso è anche bene specificare come questa problematica fastidiosa possa anche interessare i bambini o adulti di giovane età. Al di là del fatto che possono interessare aree del corpo maggiormente esposte alla luce del sole, tendono a presentarsi con una frequenza più elevata in soggetti che hanno un’età superiore ai 50 anni.

Si tratta infatti di soggetti nei quali la rigenerazione cellulare tende a diventare maggiormente lenta, questo avviene come conseguenza di un’esposizione al sole che avviene con una certa costanza. 

Parliamo di cause

Quando parliamo di queste macchie dobbiamo anche cercare di capire meglio per quale motivo compaiono in un soggetto, qual’è la causa specifica. Essenzialmente si può parlare di un’alterazione che interessa quelli che sono i normali meccanismi di produzione di melanina. In tal senso di parla di una condizione specifica chiamata:

 

 

 

 

  • Il soggetto potrebbe avere un processo di ipermelanosi che sostanzialmente è un accumulo elevato di melanina
  • Parlando invece di cause quella più importante è legata all’eccessiva esposizione solare di un soggetto
  • Tra le conseguenze di un’esposizione troppo prolungata alla luce solare è bene ricordare che si innesca un invecchiamento della cute più pronunciato rispetto al normale

Esistono solo queste tipologie di macchie solari oppure in alternativa possiamo avere altre forme? Da questo punto di vista è bene dire che oltre a quelle causate da un’esposizione eccessiva ai raggi solari, esiste una forma differente di lentigo che tende a prodursi in soggetti che nel corso della loro vita si sono sottoposti a un trattamento chiamato terapia PUVA.

Questa terapia viene messa in campo per persone che possono avere delle patologie che interessano la cute come ad esempio la vitiligine. Volendo fornire dei dati stimati, si è stabilito che un buon venticinque per cento di soggetti che si sottopongono a questa terapia per un periodo di tempo piuttosto prolungato, possono sviluppare questa forma che risulta essere del tutto diversa da quella classica che abbiamo approfondito.

Tipologie di trattamenti

Quali sono le tipologie di trattamenti che in tal senso si possono attuare? Se si tratta di una forma che tende a mantenersi tale sulla cute del paziente, senza che si innesci una fase regressiva, per ragioni di estetica al paziente il dermatologo potrà suggerire una serie di trattamenti, vediamo quali:

  1. Il paziente potrebbe essere sottoposto a una procedura chiamata peeling chimico. In tal senso si utilizzano sostanze come l’acido retinoico. Qual’è l’utilità specifica di un trattamento del genere? Si tratta di una procedura che consente al paziente di eliminare il fattore antiestetico che la macchia ha creato nel soggetto. Qual’è la procedura corretto per questa tipologia specifica di trattamento? Per prima cosa si tratta di un trattamento che può fare solo ed esclusivamente il dermatologo. Il secondo fattore molto importante da considerare è che si dovrà intervenire direttamente sulla macchia senza in alcun modo creare un possibile danno alle porzioni di cute sana che sono vicine o presenti intorno alla zona della macchia. La zona oggetto del trattamento diventerà in un primo momento del tutto bianca e in un secondo momento di colore rossastro. 

Parliamo di laser

Sul paziente che soffre di questo intestetismo della cute, potrebbe anche essere applicato un trattamento avvalendosi di uno strumento come il laser. In ogni caso non è possibile risolvere questo inestetismo con una sola seduta, il paziente quindi dovrà essere sottoposto a una serie di sedute per eradicare del tutto queste macchie. 

Ci sono degli effetti collaterali ai quali il paziente potrebbe andare incontro sottoponendosi a un trattamento del genere? Si vediamo quali sono:

  • In tal senso il paziente nelle ore successive al trattamento potrebbe avere un gonfiore
  • In tal senso il paziente nelle ore successive al trattamento potrebbe avere un arrossamento
  • In ogni caso di tratta di effetti collaterali transitori

Parliamo di azoto liquido

Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tecnica con l’azoto liquido. Si tratta di una tecnica definita anche crioterapia. In pratica la zona interessata dalla macchia viene messa a contatto con l’azoto liquido e con l’ausilio di temperature molto basse si brucierà con il freddo la macchia fino alla completa eradicazione di questa.

Parliamo di luce pulsata ipl

l paziente potrebbe essere sottoposto a un’altra tecnica chiamata luce pulsata ipl. Si utilizza appunto la luce pulsata per arriva nella zona dov’è presente la melanina. In seguito la macchia tende a mutare la propria colorazione da un iniziale colore scuro la macchia tende a schiarirsi

Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tecnica chiamata dermoabrasione nella quale si tendono a eradicare gli stati della cute più in superficie. Si utilizzano strumenti che hanno piccole spazzole di acciaio. In seguito al trattamento il paziente potrebbe avere effetti collaterali quali:

  • La zona può essere interessata da bruciore
  • La zona potrebbe andare incontro a gonfiore

Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tecnica chiamata microdermoabrasione nella quale avviene sempre l’eradicazione dei segmenti più superficiali della pelle. L’ultima tecnica di cui vogliamo parlare è la diatermocoagulazione nella quale si utilizza un elettrobisturi. Si tratta di una metodica invasiva e per questo motivo richiede la pratica dell’anestesia locale.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.