Che cosa sono le credenze? Per quale motivazione nascono? Come mai alcune di queste sono talmente limitanti da produrre un autentico malessere sulla persona che le ha radicate dentro alla sua mente? Facendo subito un riferimento alla psicologia, quando parliamo di queste ci stiamo riferendo a strutture definite a tutti gli effetti portanti relative a come l’uomo si comporta. Si tratta di profonde convinzioni che sono legate alla realtà e costruite su questa, a tutti gli effetti costituiscono delle scorciatoie che aiutano una persona a semplificare la realtà nella quale si vive. Avvalendosi di queste strutture il cervello attribuisce un significato alle cose. Queste lo aiutano ad orientarsi in una realtà complessa, stimolante e in continua trasformazione.
Limiti e elementi negativi
Tuttavia il fatto che aiutino il nostro cervello a vivere nella realtà complessa nella quale siamo calati, non vuol dire che abbiano sempre un valore positivo, anzi potrebbero anche essere dannose, oltre a questo è bene mettere in evidenza come possano condurre una persona a elaborare delle considerazioni e delle conclusioni che sono del tutto errate.
Un altro fattore negativo è legato al fatto che non sempre aiutano la persona, potrebbero infatti produrre delle situazioni che sfavorevoli e poco vantaggiose. Proprio per questo motivo, se una paziente o un paziente vanno da uno psicologo per delle problematiche che hanno, diventa molto importante affrontare con il paziente stesso queste costruzioni a livello cognitivo che sono create dai pazienti.
Parliamo di convinzioni
Si tratta di vere e proprie convinzioni che come tali sono costruite sul mondo che una persona vive, aiutano a vivere in maniera più semplice da certi punti di vista, creando come degli automatismi. Si tratta a tutti gli effetti di modelli interiorizzati a livello inconscio che aiutano una persona a comprendere meglio una realtà complessa, oltre che a viverla. Allo stesso modo, una buona parte delle cose che crediamo e di cui siamo fermamente convinti, sono una buona base per gli atteggiamenti che poi determinano il comportamento umano.
Daniel Kahneman mette in evidenza come alcune di queste in realtà non abbiano una base concreta, tuttavia nonostante questa condizione, per la persona che le ha interiorizzate, costituiscono una elemento assoluto. In pratica queste produzioni di natura mentale, possono essere utili alla vita di una persona perchè magari semplificano la complessità della realtà, tuttavia in altri casi possono invece danneggiare la vita di una persona. Infatti se si tratta ad esempio di convinzioni che sono limitanti, queste non producono sulla mente della persona che le sperimenta, un effetto positivo.
Analizziamo la loro funzione
Se dovessimo per un attimo analizzarne la loro funzione sarebbe importante ricordare come servono a comprendere i molti scenari di natura sociale nei quali ci dobbiamo muovere. Vediamo ora nel dettaglio quali sono le loro funzion:
- Fungono da guida nel ricordare ad una persona la sua identità.
- In termini di funzionamento del cervello è bene sapere che vengono utilizzare per classificare le informazioni che si recepiscono, riuscire in tempi brevi a formulare delle conclusioni e poi agire.
- Si tratta di scorciatoie che potremmo definire di natura mentale tramite le quali se una persona deve affrontare una situazione ignota, utilizza queste convinzioni per capire ad esempio come agire se si deve interfacciare con un’altra tipologia di persona che magari non conosce.
- Se una persona si deve trovare in una situazione del tutto nuova, magari non conosciuta, quello che fa è attingere a questa conoscenza per non partire mai da una condizione che possiamo definire zero.
Come si formano
Come si formano queste convinzioni profondamente radicate nella mente di una persona? La risposta corretta è che i canali a disposizione sono due:
- Per prima cosa tendono a formarsi da esperienze concrete, da un vissuto.
- Un altro canale che contribuisce a formarle è il contesto sociale.
Lo studio di queste ferme convinzioni mentali, interiorizzate è un campo molto interessante per la psicologia, infatti aiutano a capire il perchè di fenomeni quali la discriminazione e il pregiudizio. Come abbiamo accennato in fase iniziale, le credenze non sono necessariamente un qualcosa di positivo, infatti possono anche avere una valenza negativa creando delle limitazioni. Possono essere esterne e quindi avere la loro provenienza dal contesto sociale, oppure possono essere interne magari costruite direttamente da noi e dalla nostra mente.
Wageningen University and Research
In base alle valutazioni fatte da questa università che si trova nei Paesi Bassi, la mente gioca un ruolo fondamentale nel meccanismo delle convinzioni, infatti tende a dare credito e convalidare a queste avvalendosi di due meccanismi specifici, vediamo quali sono:
- Uno dei meccanismi dei quali dobbiamo essere a conoscenza è quello del feedback.
- Un altro dei meccanismi ai quali dobbiamo essere a conoscenza è il pensiero definito dicotomico ( si tratta di credere che le cose possono avere una valenza giusta oppure una valenza sbagliata).
Albert Ellis
Secondo lo psicoterapeuta Ellis, abbiamo differenti modelli che hanno una componente del tutto irrazionale che nella nostra mente sono stati interiorizzati, vediamo quali:
- Uno dei modelli interiorizzati e del tutto errati è basato sulla colpa.
- Un altro modello interiorizzato è basato sul fatto che si pensa di non avere mai il controllo.
- Un altro modello interiorizzato ed errato è basato sulla convinzione che tutto quello che si presenterà in futuro, nella vita di una persona avrà una valenza negativa e sarà avverso.
- Un’altro modello completamente errato da questo punto di vista si basa sul fatto che si pensa che si debba essere accettati da tutti.
Coltivare convinzioni positive
Nell’ambito della vita di una persona il coltivare le credenze che abbiano una valenza positiva, siano salutari per la persona è un fattore positivo. Infatti la persona che è dotata di questo modello mentale, risulta essere più efficace nella propria vita. Per quale motivazione ci sono persone che sono dotate di convinzioni che hanno una valenza maggiormente positiva?
Sicuramente un fattore che da questo punto di vista va tenuto in considerazione è il processo educativo che aiuta a rafforzare convinzioni che siano da questo punto di vista il più sane possibili e adeguate. Tuttavia se si ha la capacità di rimodellare le proprie convinzioni quando diventa necessario, il soggetto sicuramente rafforza una condizione di benessere.
Le convinzioni che abbiamo tendono a influenzare quello che facciamo, pensiamo e percepiamo, questo con una valenza che può essere negativa o positiva. Nell’ambito di azione della psicologia e della relativa terapia, si lavora sul sistema di convinzioni del paziente, cercando di fare una riflessione su quello che si considera valido. Questo approccio potrebbe generare dei mutamenti positivi per il paziente.