Quali sono i sintomi dell’isterocele? Per prima cosa la donna potrebbe percepire come un senso di ingombro che è localizzato nella zona della vagina. Si tratta di una sensazione piuttosto fastidiosa che può anche presentarsi in presenza di una percezione a livello di tatto, come se di fatto stesse fuoriuscendo qualcosa dalla zona dell’orifizio vaginale. Ci sono orari specifici nei quali potrebbe presentarsi un disturbo del genere? Da questo punto di vista la problematica potrebbe presentarsi in orari serali. In alternativa potrebbe manifestarsi dopo uno sforzo di natura fisica effettuato da una donna seppur lieve.
In alternativa il disturbo potrebbe manifestarsi se una donna si trova in bagno e per molte ore di fila rimane in piedi. Ci sono altre sintomatologie che possono riguardare questa problematica? Si vediamo quali sono:
- Un altro disturbo che la donna potrebbe avere è una percezione fastidiosa di pesantezza che riguarderà la zona pelvica;
- La donna potrebbe percepire una sindrome dolorosa che riguarda la zona pelvica;
- La donna potrebbe percepire una sindrome dolorosa che riguarda la zona lombare.
La problematica potrebbe coinvolgere la vescica, in tal caso la donna potrebbe percepire delle sensazioni fastidiose quali:
- Percezione di uno svuotamento parziale;
- Potrebbe avere delle difficoltà nella fase di espulsione dell’urina;
Purtroppo queste problematiche possono anche essere collegate a problemi di natura sessuale come delle evidenti difficoltà che si possono produrre in fase di rapporto sessuale. Questo potrebbe portare la donna ad avere dei disagi quali:
- La donna potrebbe percepire un senso di disagio collegato al coito;
- La donna potrebbe percepire una sindrome dolorosa durante il coito.
Impatti psicologici
Una problematica del genere ovviamente presenta dei notevoli impatti da un punto di vista psicologico per una donna. In tal senso la propria vita affettiva, sessuale, di coppia potrebbe esserne influenzata in maniera del tutto negativa.
Parliamo della problematica
Definito anche prolasso uterovaginale, si tratta di una problematica nella quale si produce una discesa nella parte inferiore della vagina, in alcuni casi la problematica potrebbe essere talmente marcata da rendere evidente una fuoriuscita dalla zona della vagina. Tuttavia questa problematica potrebbe interessare zone e organi differenti, i quali presentano a tutti gli effetti la medesima problematica.
In tal senso si potrebbe parlare di una problematica che interessa la zona della vescica chiamata anche cistocele. Potrebbe interessare la zona del retto e viene definita in tal senso rettocele o potrebbe interessare la zona dell’utero, in questo vaso viene appunto definita prolasso uterino.
Di quale problema stiamo esattamente parlando? Si tratta una sorta di cedimento che potrebbe essere parziale o completo nella zona degli organi chiamati pelvici che li sostengono in condizioni normali. Si tratta di una condizione che colpisce donne in un periodo specifico della loro vita? In linea generale possiamo dire che si tratta di una condizione che generalmente interessa donne che hanno una certa età. Potrebbe colpire anche donne giovani? Si, tuttavia si tratta di casi rari, in tal senso è bene specificare che si tratta di problemi che si possono manifestare in donne che presentano una predisposizione genetica.
Quali potrebbero essere invece le condizioni in base alle quali può prodursi una problematica del genere? Potrebbe trattarsi di:
- Problematiche collegate al parto;
- Potrebbe trattarsi di problematiche di natura ormonale.
Parliamo di una forma univoca di problematica o parliamo di problematiche con gradi differenti di complessità? La risposta corretta è la seconda, si tratta di problematiche con gradi differenti.
Prolasso di primo grado
Possiamo in tal senso determinare vari gradi di prolasso, nel caso in cui si parli di una forma di primo grado avremo un problema con un minor grado di intensità presente. Si tratta di quei casi in cui c’è uno scivolamento verso il basso ma è ancora all’interno del canale della vagina.
Prolasso di secondo grado
Nel caso in cui si parli di un prolasso di secondo grado si parla di una forma nella quale inizia a intravedersi la zona interessata che tuttavia non è fuoriuscita.
Prolasso di terzo grado
Potremmo parlare di un prolasso di terzo grado nel momento in cui lo scivolamento inizia ad essere molto marcato, al punto tale che inizia decisamente a sporgere al di fuori della vagina.
Prolasso di quarto grado
Possiamo parlare di un prolasso di quarto grado quando la fuoriuscita è talmente marcata che esce completamente fuori.
Parliamo delle cause
Quali sono invece le cause che possono compromettere quella che è la normale funzionalità di quello che viene definito pavimento pelvico? Da questo punto di vista una delle problematiche che può interessare la zona deputata è sicuramente il parto. Perchè durante questo evento le fasce muscolari e nervose sono sottoposte a una sollecitazione molto marcata.
Da questo punto di vista è bene pensare che il prolasso interessa due casistiche di donne specifiche, vediamo quali:
- Si parla di donne che hanno avuto il parto;
- Si parla di donne che hanno una certa età.
Un’altra condizione che potrebbe decisamente influenzare la zona del pavimento pelvico è la menopausa. Si possono identificare ulteriori condizioni in base alle quali si potrebbe andare incontro a una problematica del genere? Si, vediamo quali sono:
- Un soggetto ha problematiche di stipsi costanti, prolungate nel tempo potrebbe andare incontro a una problematica del genere.
Ci sono dei fattori che vanno tenuti in considerazione da questo punto di vista? Si vediamo quali sono:
- Un fattore del quale è bene tenere conto è l’essere geneticamente predisposti all’insorgenza di una problematica del genere;
- Un altro fattore del quale si dovrà tenere conto è se per caso è presente una patologia chiamata broncopatica cronica;
- Un altro fattore molto importante del quale si dovrà tenere conto è una condizione di forte sovrappeso del soggetto.
Approcci terapeutici
Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? Quando si parla di isterocele e sintomi, gli interventi che si possono mettere in campo possono essere di natura:
- Potrebbe trattarsi di un intervento di natura chirurgica;
- Potrebbe trattarsi di un intervento di natura medica.
Se si parla di interventi di natura chirurgica, si potrà intervenire cercando di ricostruire quello che viene definito pavimento pelvico. Se si tratta di donne che in passato hanno subito l’eradicazione dell’utero ( la sua asportazione), l’intervento consisterà nell’ancorare una rete nella zona della vagina. Questa tecnica particolare non è il classico intervento chirurgico piuttosto invasivo ma prevede l’utilizzo della laparoscopia.
Se l’intervento non è possibile perchè la donna ha problemi di salute o è troppo anziana, si potrà intervenire inserendo nella zona della vagina un anello di gomma che avrà la funzione di sostenere l’utero e la vescica.