Se dovessimo dare una definizione corretta di isolamento sociale a cosa dovremmo riferirci? Per prima cosa è bene fare un approfondimento sulla condizione di essere soli. Possiamo parlare da questo punto di vista di un soggetto che vive una condizione particolare nella quale si ritrova a sperimentare una dimensione che risulta essere priva di amici, senza avere alcun tipo di legame in qualche modo importante e significativo per la propria vita. Oltre a queste condizioni appena indagate si può anche parlare di una persona che non ha dalla sua, una rete di contatti a livello sociale che lo possano stimolare e supportare durante il corso della sua vita quotidiana e nel suo processo di crescita.
Tuttavia percepire una sensazione di solitudine non è necessariamente detto sia legato a condizioni di natura oggettiva, potrebbe anche essere il risultato di un senso di solitudine che una persona prova anche in presenza di molte persone attorno a lui. Si tratta di una condizione che possiamo definire costante e duratura nel tempo o potrebbe trattarsi di una fase di passaggio?
La risposta corretta a questa domanda è dipende, in alcune occasioni potrebbe effettivamente trattarsi di una condizione di passaggio, nella quale nella vita della persona sono intervenuti degli accadimenti e degli eventi a livello emotivo traumatici, quali ad esempio la perdita di una persona cara.
Tuttavia potrebbe anche essere un’esigenza concreta di una persona che in alcuni momenti della propria vita, percepisce il bisogno di allontanarsi dal contesto sociale che abitualmente frequenta. La motivazione profonda di questo allontanamento potrebbe essere collegata a emozioni che sono presenti dentro l’animo della persona. In tal senso di parla di:
- La percezione di un senso di inadeguatezza rispetto agli altri
- La percezione di un senso di insoddisfazione profondo che accompagna la nostra vita
Parliamo di apatia
In tal senso potremmo anche usare il termine apatia o apatico. Cosa vuol dire questa parola? Qual’è il suo significato? Si tratta di una persona che vive una sorta di distacco emotivo da sè stesso, dalle proprie emozioni e di conseguenza anche dal mondo che lo circonda. Questa apatia si traduce in un disagio? Non necessariamente, il soggetto apatico potrebbe anche essere una persona che non percepisce alcun tipo di disagio per questa condizione e la vive senza alcun tipo di inquitudine personale.
Quali sono i rischi ai quali può andare incontro un soggetto che vive una condizione del genere? Sicuramente nel corso del tempo si tratta di una persona che vivrà una difficoltà che tende ad aumentare nel corso del tempo a vivere una dimensione sociale. Si tratta di una persona che ad un certo punto tende a sperimentare una grande difficoltà ad avere un confronto sul piano sociale con il mondo che c’è fuori.
Il disagio potrebbe diventare talmente accentuato al punto tale che nel soggetto si produce un vero e proprio rifiuto a confrontarsi con il mondo al di fuori di lui. Se una persona tende a isolarsi in maniera costante e a portare avanti questo modo di vivere nel corso del tempo, come viene definito?
Il termine è di derivazione giapponese e coincide con la parola Hikikomori.
Hikikomori
Cosa vuol dire esattamente Hikikomori? Si tratta a tutti gli effetti di una problematica nella quale il soggetto vive una di allontanamento dalla vita sociale che si protrae nel tempo, al punto tale che decide di costruire una vita in disparte. Questo termine sta quindi a indicare un soggetto che sceglie in maniera del tutto consapevole una vita basata sull’allontamento del mondo inteso come rapporti. Si tratta di una scelta che viene protratta a lungo nel tempo? La risposta corretta è che il soggetto potrebbe decidere di isolarsi per:
- Potrebbe trattarsi di un isolamento dal mondo esterno che il soggetto porterà avanti per alcuni mesi
- Potrebbe trattarsi di un isolamento dal mondo esterno che il soggetto potrebbe decidere di portare avanti per alcuni anni
Chiaramente questa scelta presuppone un atteggiamento che verrà messo in atto molto preciso; chiudersi all’interno della propria abitazione evitando tutti i possibili contatti con il mondo esterno. Questo isolamento potrebbe anche riguardare il rapporto con i genitori? Si, potrebbe trattarsi di una persona che decide di allontanarsi non solo dal mondo esterno ma anche dagli affetti più vicini a lui.
Questo comportamento riguarda una fascia specifica di popolazione? Si, generalmente si parla di persone giovani che hanno un’età compresa tra i 14 anni e i 30 anni. Si tratta di persone di sesso maschile o di sesso femminile? Ad oggi, per quelle che sono state le ricerche e gli approfondimenti che si sono condotti, si sa che nella maggior parte dei casi si tratta di soggetti di sesso maschile.
Tuttavia se inizialmente questa parola sembrava essere associata a una condizione legata a un paese come il Giappone, ora è diverso, il termine è diventato di uso comune a indicare una condizione nella quale una persona tende a isolarsi a livello sociale.
Parliamo di sintomi
Qual’è la sintomatologia di una persona che vive una condizione del genere? Vediamoli insieme:
- Si tratta di un soggetto che sceglie l’isolamento all’interno del proprio domicilio
- Non manifesta alcun tipo di interesse per attività in generale che prevedano un contatto con il mondo esterno
- Si tratta di un soggetto che si è ritirato in completo isolamento all’interno del proprio domicilio per almeno sei mesi continuativi
- Si tratta di un soggetto che non mantiene alcun tipo di contatto sociale con il mondo esterno ( per esempio colleghi di lavoro)
Parliamo di cause
Quali possono essere le cause legate a una problematica del genere? Da questo punto di vista si potrebbero definire varie tipologie, vediamole insieme:
- Potrebbe trattarsi di un problema di natura caratteriale nel quale si parla di persone intelligenti, di elevata sensibilità personale, con un forte disagio nel confronto con il mondo esterno
- Potrebbe trattarsi di un problema di natura familiare, soprattutto nel caso di un eccessivo attaccamento alla madre e l’assenza del padre.
- Potrebbe trattarsi di una problematica legata al mondo della scuola che il soggetto inizia decisamente a rifiutare
- Si tratta di persone che in maniera frequente hanno una visione del mondo esterno con una valenza fortemente negativa
- Il fatto che passino molto tempo sul web non è identificabile come una causa ma si tratta di un comportamento messo in atto a seguito della condizione di allontanamento nella quale il soggetto si trova
Consultare un medico
Quando effettivamente si rende necessario consultare un medico per farsi aiutare? Sicuramente è bene rivolgersi a uno specialista quando si acquisisce consapevolezza del fatto che il processo di isolamento sociale messo in atto, sta fortemente condizionando la vita della persona.
Se si inizia a percepire un netto distacco dai rapporti di tutti i giorni, se anche i legami familiari non rappresentano più uno stimolo per uscire da questa condizione, sarà bene rivolgersi a un medico in tal senso.