Irrequietezza

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Se dovessimo cercare di comprendere meglio cosa voglia dire avere uno stato di irrequietezza cosa potremmo dire? Per prima cosa è bene specificare che con questo termine indichiamo in realtà un quadro psicologico e emotivo piuttosto complesso che comprende una serie di stati tra di loro molto differenti ma correlati che potrebbero anche indicare una patologia psichiatrica. Quindi potremmo parlare di un soggetto che manifesta una certa inquietudine di natura motoria. Potremmo parlare di una persona che è eccessivamente reattiva a qualsiasi stimolo provenga dall’esterno, senza avere in tal senso un freno di natura mentale razionale. Potremmo parlare di un soggetto che tende ad avere degli stati di irritabilità piuttosto accentuati e senza che ci sia per questo un motivo apparente. Potremmo sicuramente parlare di un soggetto che presenta un profilo motorio piuttosto animato ma privo di uno scopo preciso.

Ci sono altre caratteristiche specifiche che tratteggiano un profilo del genere? Si, andiamo a vedere quali:

  • Si tratta di un soggetto che nel corso del tempo avrà sicuramente disturbi legati alla fase del sonno, con una capacità piuttosto ridotta di dormire e del bisogno di coricarsi e riposare
  • Si tratta di un soggetto che è caratterizzato da forte instabilità di natura caratteriale 

Quando intervenire

Quando è necessario intervenire? Quando la sintomatologia richiede un intervento di natura clinica per riportare il soggetto su un binario di maggiore razionalità nelle sue manifestazioni psicologiche e di tipo fisico? Sicuramente servirà un intervento nel momento in cui i livelli inerenti all’eccitazione personale del soggetto, i livelli di ostilità che può iniziare a manifestare nei riguardi del mondo esterno, la mancanza completa di un livello di coordinazione dei propri impulsi diventa talmente marcato da creare un rischio oggettivo.

Quello che la persona interessata da questo livello di agitazione possa rischiare di farsi male. Oppure al contrario il suo livello di agitazione motoria e psicologica è tale per cui non rischia tanto lui di farsi male ma rischiano di farsi male le persone che sono intorno a lui per vari motivi.

Misurare il livello di agitazione

Esiste una valutazione oggettiva inerente al livello di agitazione motoria? Si, in realtà esistono vari strumenti o per meglio dire scale che consenton una valutazione in tal senso, quella tuttavia più semplice e immediata che si può utilizzare è quella di Bars, che consente di poter valutare in maniera oggettiva il soggetto con il quale si ha a che fare e non richiede in tal senso una preparazione specifica da parte di personale sanitario in un ambito così complesso come può essere quello psichiatrico.

Questa scala è molto utile perchè si basa su valutazioni di natura oggettiva che mettono al centro comportamenti del soggetto a livello psicologico, fisico e anche di natura comportamentale. 

Vediamo ora nello specifico quali sono i punti di questa scala e come si sviluppano:

 

  • Per prima cosa si valuterà la capacità del soggetto di dormire in maniera regolare oppure no
  • Mentre dorme si valuterà se la sua risposta a stimoli visivi o verbali rientri nella norma
  • Si valuterà come si comporta quando è in uno stato di sonnolenza
  • Si valuteranno i suoi parametri di comportamento quando è in una fase di attenzione, quindi è sveglio
  • Si valuterà la presenza di segnali di eccitazione a livello psico-motorio semplicemente con la comunicazione verbale
  • Si valuterà se è agitato da un punto di vista fisico e mentale ma non presenta comportamenti violenti che vanno contenuti
  • Si valuterà invece se è aggressivo e se mette in atto comportamenti violenti che potrebbero danneggiare se stesso e le persone intorno a lui

 In base a una scala di punteggi assegnati, si potranno decidere gli opportuni interventi da mettere in atto. Quindi se si tratta di un paziente che su questa scala ha totalizzato un punteggio pari a 1, sarà necessario intervenire portanto il soggetto nel pronto soccorso più vicino. Se si tratta di soggetti che hanno punteggi tra il 2, il 3 o il 7, necessiteranno di un intervento mirato che li porti in strutture idonee da questo punto di vista e pronti ad accoglierli. Se si tratta invece di pazienti che un punteggio che si attesta sul 5 o il 6, potranno essere gestiti in maniera verbale cercando di calmarli chiaramente da personale medico e sanitario che sia opportunamente preparato per gestire situazioni del genere da un punto di vista psichiatrico.

Valutazioni da effettuare

Una volta che il personale medico entra in contatto con un paziente che manifesta queste problematiche, sarà molto importante fare una valutazione piuttosto approfondita dello stato clinico del paziente. Da questo punto di vista si renderà necessario fare una valutazione sullo stato psicologico attuale, su quello precedente all’episodio e sarà molto importante capire se il soggetto sta già seguendo delle terapie farmacologiche specifiche e quali sono i farmaci che sta assumendo.

Tuttavia non basta certo una valutazione del genere per cercare di capire con quale paziente si ha a che fare, quali siano le cause della sua agitazione di natura psicologica e motoria. Per questo motivo si dovrà fare una rapida valutazione non semplice ma necessaria che tenga conto di:

  • Se il paziente presenta disturbi legati alla sua sfera dell’umore, se è ansioso
  • Se il paziente presenta disturbi legati alla sua personalità
  • Quali sono le condizioni sociali ed ecomoniche nelle quali si trova, quindi quelle familiari, le tipologie di relazioni sociali che ha, se per caso ha problemi di natura legale

Non si tratta certo di una valutazione semplice da fare in poco tempo, anzi potremmo dire che è piuttosto complessa da realizzare. Tuttavia per poter aiutare il paziente e cercare delle soluzioni che lo possano tranquillizzare è molto importante. Molto probabilmente ci si troverà di fronte a un paziente non particolarmente collaborativo e questo aumenterà le difficoltà che ci sono in fase di diagnosi. Se poi l’agitazione a livello motorio del paziente dovesse essere molto accentuata, bisognerà magari intervenire da un punto di vista farmacologico per cercare di calmare il paziente e completare la valutazione di natura medica.

Quali sono invece i criteri di natura medica che aiutano i sanitari a capire se si trovano di fronte a un paziente che potrebbe avere uno stato di agitazione collegato a una causa medica e non di natura psichiatrica? Il personale medico si baserà su una serie di parametri che lo potranno aiutare in tal senso, andiamo a vedere quali sono:

  • Un parametro da tenere sicuramente in considerazione è l’età del paziente ( se magari superiore ai 45 anni)
  • Un altro parametro molto importante da non sottovalutare è l’assenza patologie di natura psichiatrica diagnosticate in precedenza
  • Una valutazione del quadro familiare da cui si evince chiaramente che non ci sono patologie psichiatriche di alcun genere
  • Se il paziente presenta uno stato di confusione a livello mentale
  • Se sono presenti traumi

Considerazioni finali

Va anche tenuto conto del fatto che non si può escludere a priori, pur in presenza di una patologia di natura psichiatrica conclamata che il soggetto possa avere uno stato di irrequietezza prodotto da cause di natura organica che nulla hanno a che fare con la problematica psicologica che presenta.