Ipovolemia e disidratazione, una problematica legata alla diminuzione nel volume ematico che circola, in pratica si parla di quella che risulta essere la quantità di sangue che da un punto di vista fisiologico è necessaria per fare in maniera tale che si possa mantenere una funzione circolatoria del tutto normale.
In tal senso potremmo distinguerne di due tipologie differenti, vediamo quali sono:
- Potrebbe essere collegata alla presenza di emorragie ( potrebbero essere acute, interne o esterne) o a una forma di disidratazione ( si parla in tal senso di possibili perdite di plasma o elettroliti causate da ustioni che possono essere estese. Potrebbero essere collegate a diarrea, vomito.
- Nella forma invece definita relativa, quella che risulta essere la riduzione del ritorno venoso, è essenzialmente dovuta a un calo di quello che viene definito tono vascolare (determina di fatto la dilatazione dei vasi). Oltre a questa problematica possiamo assistere ad un aumento del volume di sangue causati da uno stato di natura infettiva piuttosto marcato. Potrebbe essere collegato all’utilizzo di anestetici, potrebbe essere collegato all’assunzione di vasodilatatori o da un’intossicazione legata all’assunzione di farmaci di natura psicotropa.
Sintomi
Potrebbe capitare con una certa frequenza che le problematiche legate all’ipovolemia possano mescolarsi a quelli legati alla condizione che ha innescato la problematica. Essenzialmente l’ipovolemia tende a manifestarsi con una dimunuzione nel volume delle urine che tendono a essere maggiormente concentrate.
Il paziente in tal senso potrebbe avere:
- Un’insufficienza renale;
- Una forma di tachicardia;
- Queste due problematiche potrebbero essere collegate a una forma di ipotensione arteriosa.
Cosa accade alla persone che tende a soffrire di una problematica del genere? Le vene superficiali tendono a diventare piatte, la pelle risulta essere fredda, se il soggetto non ha perso conoscenza ma è cosciente tende ad avere sete. In alcuni casi potrebbe anche esserci un respiro che risulta essere in tal senso accelerato.
Cosa puà causare l’ipovolemia? Potrebbe provocare un difetto legato al riempimento di natura vascolare, con una diminuzione del ritorno in termini venosi del cuore e di conseguenza con quella che risulta essere la gittata di natura cardiaca. Cateterismo e gittata cardiaca bassa, salvo eventuali stati infettivi con un livello marcato di gravità, possono dare origine a un aumento della resistenza che viene opposta al flusso di sangue relativi al vaso del circolo arterioso sinistro.
Parliamo di insufficienza renale
Quando parliamo di insufficienza renale a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una condizione nella quale i reni non hanno più la capacità di svolgere in maniera adeguata la loro funzione. Possiamo parlare di differenti tipi di insufficienza renale? Nel caso in cui si parli di un’insufficienza renale che tende a svilupparsi in maniera rapida, nel giro di poche ore o di pochi giorni, viene in tal senso definita acuta ed è una condizione che in tal senso potrebbe essere letale.
Se l’insufficienza di natura renale tende a svilupparsi in pochi giorni viene anche definita acuta, si tratta di una condizione in tal senso che possiamo definire letale. Tuttavia se viene riconosciuta e trattata nella maniera più adeguata, può avere un decorso del tutto reversibile.
Se l’insufficienza di natura renale dovesse svilupparsi invece nell’arco di un tempo lungo, si parla in tal senso di mesi o di anni, viene definita in tal senso cronica. Si tratta di una condizione reversibile o irreversibile? La risposta corretta è che è irreversibile e come tale si può rallentarne il decorso, tuttavia se dovesse raggiungere uno stadio maggiormente avanzato, potrebbe diventare necessario l’utilizzo della dialisi o un trapianto di rene.
Parliamo di cause
Quali potrebbero essere le cause che portano a un’insufficienza renale acuta? Vediamole insieme:
Il fatto che possa diminuire l’apporto di sangue nella zona dei reni potrebbe essere collegato a:
- Un’emorragia;
- Una forma di disidratazione;
- Un’insufficienza di natura cardiaca;
- Un’insufficienza epatica;
- Potrebbe essere collegata a una trombosi delle vene;
- Potrebbe essere collegata a una trombosi delle arterie renali;
- Potrebbe essere collegata a un processo di natura infiammatoria legata a malattie autoimmuni;
- Potrebbe essere collegata a processi di natura infettiva;
- Potrebbe essere collegata all’utilizzo di alcuni farmaci quali i chemioterapici, farmaci antibiotici, farmaci anti-infiammatori;
- Potrebbe essere collegata a un mieloma multiplo;
- Potrebbe essere collegata a una patologia del sangue;
- Potrebbe essere collegata a un processo ostruttivo legato alle vie urinarie;
- Potrebbe essere collegata ad un’ipertrofia prostatica benigna;
- Potrebbe essere collegata a una calcolosi renale;
- Potrebbe essere collegata a tumori legati alle vie urinarie;
- Potrebbe essere collegata a una forma di ipertensione arteriosa;
- Potrebbe essere collegata a un’ostruzione prolungata nel tempo del tratto urinario;
Sintomi legati all’insufficienza renale
Quali sono in tal senso i sintomi che sono collegati all’insufficienza renale? Vediamoli insieme:
- Nel caso di una forma acuta potrebbe esserci una riduzione nel volume delle urine;
- Potrebbe esserci una forma di ritenzione idrica;
- Potrebbe esserci una forma di sonnolenza;
- Potrebbe esserci una forma di affaticamento;
- Potrebbe esserci una forma di confusione mentale;
- Potrebbe essere legato a convulsioni;
- Potrebbe essere collegato a un problema di fiato corto;
- Potrebbe essere collegato a una forma di affaticamento;
- Potrebbe essere collegato a una forma di confusione mentale;
La sintomatologia in quanto tale potrebbe svilupparsi in maniera del tutto graduale, in linea generale si tratta di sintomi che in quanto tali potrebbero essere confusi con quelli di altre patologie, motivo per cui potrebbero risultare maggiormente evidenti quando il paziente inizia a manifestare:
- Potrebbe avere nausea;
- Potrebbe avere vomito;
- Potrebbe avere un senso di affaticamento;
- Potrebbe avere un senso di debolezza;
- Potrebbe avere una difficoltà legata al prendere sonno;
- Potrebbe avere confusione mentale;
- Potrebbe andare incontro a contrazioni muscolari del tutto involontarie;
- Potrebbe andare incontro a gonfiore ai piedi o alle zona delle caviglie;
Diagnosi
Qual’è il corretto iter diagnostico? La diagnosi di insufficienza renale può essere effettuata tramite:
- Esami del sangue;
- Esami delle urine;
- Il paziente potrebbe essere sottoposto a un’ecografia;
- Il paziente potrebbe essere sottoposto a una scintigrafia;
- In alcuni casi potrebbe essere sottoposto a una biopsia renale.
Approcci terapeutici
Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura terapeutica? Vediamoli insieme:
- Se si tratta di una forma acuta diventa prioritario focalizzarsi sull’eliminazione della causa scatenante. In tal senso possiamo avere disidratazione, processi infettivi, utilizzo di farmaci.
Se si tratta di un’insufficienza renale di natura cronica, si potrà agire in maniera tale che possa rallentare il decorso della malattia con:
- Controllo presssione arteriosa;
- Controllo malattia;
- Controllo della glicemia;
- Dieta ipoproteica;
Considerazioni finali
Come sempre l’ipovolemia e la disidratazione richiedono un consulto medico, per stabilire per prima cosa quali siano le cause, in modo da poter in seguito procedere con una terapia adeguata.