Quando parliamo di ipotrofia muscolare a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una riduzione nel volume del tessuto muscolare che determina nel corso del tempo debolezza, perdita in forma parziale della capacità motoria. Quali sono le motivazioni in base a cui potrebbe prodursi una situazione del genere? La risposta corretta è che ci sono differenti fattori in gioco, tra questi abbiamo un deficit che può interessare sostanze nutritive o una ridotta capacità di natura motoria.
Nel caso sia presente un’effettiva e ridotta capacità motoria, potrebbe essere legata a complicazioni collegate a differenti patologie, nelle quali potrebbero verificarsi danni di natura strutturale e potrebbe portare il soggetto ad avere una fase di inattività piuttosto prolungata. Volendo approfondire alcune problematiche che come tali potrebbero portare a questa condizione abbiamo:
- Un fattore legato a immobilizzazione per fratture di natura ossea;
- Altre tipologie di traumi;
- Condizioni come l’artrite;
- Condizioni come l’artrosi.
Potrebbe essere una condizione legata a una patologia che interessa il muscolo medesimo ( vengono definite miopatie) o a un disturbo di natura neurologica. Altre cause che potremmo avere sono:
- Si parla di distrofia di Duchenne;
- Si parla di sclerosi laterale amiotrofica;
- Si parla di lesioni che interessano il midollo spinale.
Tuttavia questa condizione potrebbe anche essere legata alla presenza di malattie di natura cronica che possono causare:
- Un dimagrimento piuttosto pronunciato;
- Potrebbe rilevarsi nel caso in cui sia presente un’insufficienza di natura epatica;
- Potrebbe rilevarsi nel caso in cui sia presente un’insufficienza a livello renale;
- Potrebbe essere legata alla presenza di patologie tumorali di natura maligna;
- Potrebbe essere legata a uno scompenso di natura cardiaca;
Nell’ambito di queste problematiche possiamo parlare di una forma generalizzata che potrebbe anche essere collegata a ipotonia.
Parliamo di cause
Quali possono essere le cause che come tali possono aver prodotto una condizione del genere? Vediamole insieme:
- Parlano di cause comuni, potrebbe essere legata a una forma definita Acondroplasia;
- Potrebbe essere legata a una patologia come l’Atrofia Muscolare Spinale;
- Potrebbe essere legata a una patologia definita Distrofia di Duchenne;
- Potrebbe essere collegata a un’Insufficienza cardiaca;
- Potrebbe essere collegata a un’Insufficienza renale;
- Potrebbe essere collegata a una patologia chiamata Miastenia gravis;
- Potrebbe essere collegata al Morbo di Parkinson;
- Potrebbe essere collegata a una Neuropatia diabetica;
- Potrebbe essere collegata a una patologia chiamata Osteocondrosi;
- Potrebbe essere collegata a una patologia chiamata Polimialgia reumatica;
- Potrebbe essere collegata a una patologia come la Spina bifida;
In tal senso è anche bene parlare di cause rare, tra queste abbiamo:
- Potrebbe essere collegata a una patologia come l’Artrite;
- Potrebbe essere collegata a una patologia come l’Artrite reumatoide;
- Potrebbe essere collegata all’Artrosi;
- Potrebbe essere collegata a un Ictus;
- Potrebbe essere collegata alla Sclerosi Multipla;
- Potrebbe essere collegata alla Siringomielia;
- Potrebbe essere collegata a un Timoma;
- Potrebbe essere collegata ad un tumore del midollo spinale.
Neuropatia diabetica
Quando parliamo di neutopatia diabetica, ci stiamo riferendo ad un nutrito gruppo di malattie che e problematiche che interessano il sistema nervoso periferico. Quando si parla di quella diabetica ci si riferisce a un disturbo specifico che in tal senso interessa solo le persone che soffrono di diabete. Nel momento in cui nell’organismo del paziente si dovesse essere un livello di zuccheri superiore alla norma, questo danneggia di fatto le cellule nervose, in tal senso potrebbe causare delle disfunzioni o addirittura la morte dei nervi.
Quando si parla di nervi, ci si riferisce anche a quelli che controllano organi quali:
- Il fegato;
- Il cuore;
- I reni.
Possiamo parlare di una forma univoca o è più giusto parlare di una forma definita periferica e una forma definita autonoma? La risposta corretta è che potrebbe trattarsi della forma periferica che tende a colpire delle fibre di natura nervosa che possono andare dalla zona della periferia ( si parla quindi di braccia, gambe, pelle), fino ad arrivare al midollo spinale.
Se si parla invece della forma autonoma, tende a coinvolgere le funzioni autonome del corpo, che in tal senso si riferiscono al funzionamento del muscolo cardiaco, la circolazione, la digestione, l’equibrio a livello ormonale, l’attività dei reni e quella del fegato, la pressione del sangue.
Parlare di nervi vuol dire aprire un capitolo su strutture che come tali interessano tutto il corpo, da questo punto di vista è bene dire che sono in grado di raggiungere tutti i nervi presenti nel corpo, sono in grado di controllare movimenti e funzioni degli organi, sono in grado di trasmettere alla zona del cervello e alla zona del midollo spinale, percezioni di natura tattile e sensoriale.
Se il danno riguarda fibre di natura nervosa in grado di trasmettere stimoli di natura ambientale e tattile, il soggetto potrebbe avere:
- Formicolio;
- Sensazioni di disagio;
- Prurito;
- Bruciore;
- Intordipidimento;
Se si tratta invece di un danno che riguarda le fibre legate al dolore il soggetto potrebbe avere:
- Il paziente potrebbe percepire una sindrome dolorosa senza che ci sia in tal senso una causa riconoscibile;
- Il paziente potrebbe percepire un’assenza completa relativa alla sensazione del dolore.
Nel caso in cui i sintomi interessino danni legati ai nervi degli organi, il paziente potrebbe avere:
- Problematiche legate al muscolo cardiaco in termini di ritmo;
- Problematiche di natura digestiva;
- Variazioni che interessano la pressione del sangue;
- Nausea;
- Vomito;
- Incontinenza a livello urinario;
- Difficoltà in termini di deglutizione;
Nel caso in cui i sintomi dovessero riguardare danni inerenti ai nervi motori, i sintomi lamentati dal paziente potrebbero riguardare:
- Potrebbe trattarsi di una problematica legata a una debolezza di natura muscolare;
- Potrebbe esserci una problematica di atrofia muscolare;
- Potrebbe esserci una problematica di paralisi.
Approcci terapeutici
Quali possono essere gli approcci di natura terapeutica in tal senso? Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire una terapia specifica per questa problematica, motivo per cui il trattamento di natura medica, tende a svilupparsi principalmente nell’educare il paziente al controllo e alla rigorosa regolazione dei livelli di glicemia presenti nel sangue. Questo è principalmente finalizzato alla prevenzione di danni progressivi al sistema nervoso.
Cosa si può fare invece sul fronte del miglioramento della qualità di vita delle persone che ne sono colpite? Vediamolo insieme:
- Per prima cosa si dovrà puntare a una drastica riduzione del peso corporeo;
- Una terapia del dolore;
- Una terapia di natura farmacologica;
- La fisioterapia che consiste nell’applicazione di una terapia del caldo e del freddo, nell’elettroterapia, nella terapia basata sul movimento;
- Se si tratta di problematiche che interessano gli organi interni, si punterà a terapie mirate, per esempio nel caso di aritmie di natura cardiaca, si potranno somministrare al paziente ace-inibitori o antiaritmici.
Considerazioni finali
Quando parliamo di ipotrofia muscolare, per prima cosa dovremo rivolgerci a un medico e il primo step sarà quello di stabilire con certezza quale possa essere la causa specifica che ha innescato la problematica. Solo in un secondo momento si potrà quindi intervenire con una terapia in tal senso mirata.