Ipoidrosi

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Quando parliamo di ipoidrosi a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una forma nella quale il soggetto tende a non sudare nella maniera corretta, per meglio dire possiamo parlare di un livello di sudorazione diminuita. Da cosa potrebbe essere provocata una situazione del genere? Potrebbe essere la conseguenza di:

  • Si parla di traumi;
  • Si parla di processi di natura infettiva;
  • Si parla di patologie.

Potrebbe essere accompagnata da ulteriori problematiche? La risposta è si, in tal senso il paziente potrebbe andare incontro a secchezza della pelle che risulta ovviamente essere presente nella zona dell’organismo interessata dalla problematica.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che possono portare a una condizione del genere? Vediamolo insieme:

  • Potrebbe essere collegata a lesioni di natura cutanea;
  • Potrebbe essere collegata a traumi;
  • Potrebbe essere legata a processi di natura infettiva;
  • Potrebbe essere collegata a patologie che in quanto tali sono responsabili del funzionamento di quelle che vengono definite ghiandole sudoripare;
  • Tra queste potremmo avere il diabete insipido;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di ipotiroidismo;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di lupus eritematoso sistemico;
  • Potrebbe essere collegato a una forma di psoriasi;
  • Potrebbe essere collegato a una sindrome definita di Sjogren.

Sindrome di Sjogren

Quando parliamo di sindrome di Sjogren a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una malattia di origine autoimmune nella quale il sistema immunitario invece di funzionare in maniera corretta, tendono a vedere nelle ghiandole che secernono liquidi quali ad esempio quelle lacrimali e salivari, una sorta di nemico da combattere. Motivo per cui tende ad aggredirle e questo provoca un processo di natura infiammatoria.

Questo a tutti gli effetti tende a determinare una riduzione nella produzione di lacrime e saliva, con anche la comparsa di secchezza nella zona degli occhi e nella zona della bocca. Potrebbero esserci in tal senso interessate a questa problematica anche le ghiandole che tendono a produrre sudore (definite ghiandole sudoripare). Quali potrebbero essere in tal senso le conseguenze alle quali si va incontro? Vediamole insieme:

  • Motivo per il quale potrebbe verificarsi una riduzione del sudore;
  • Nel caso in cui ci sia un’effettiva mancanza di secrezioni potrebbe prodursi quella che viene definita secchezza vaginale;
  • Potrebbe prodursi una condizione di secchezza anche nella zona della trachea;
  • Potrebbe prodursi una condizione di secchezza anche nella zona dei grossi bronchi.

Ci sono ad oggi delle evidenze di natura medica che chiariscono quali possano essere le cause della malattia? In realtà no, quello che si conosce ad oggi è il fatto che il fattore autoimmunitario possa essere innescato da una combinazione di fattori tra cui:

  • Si parla di fattori di natura ormonale;
  • Si parla di fattori di natura genetica;
  • Si parla di fattori di natura ambientale.

Una delle ipotesi sulla quale attualmente si sta ragionando è il fatto che il sistema immunitario del singolo soggetto abbia in tal senso un ruolo, una sorta di predisposizione, altro fattore che in tal senso deve essere considerato è l’eventuale presenza di processi di natura infettiva.

Possiamo parlare di una sindrome in tal senso univoca? In realtà no, infatti la sindrome di Sjogren potrebbe essere di natura:

  • Potremmo parlare di una forma primaria;
  • Potremmo parlare di una forma definita secondaria.

Approcci terapeutici

Quali possono essere in tal senso gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? Ad oggi non esiste una vera e propria cura per questa sindrome, ci sono però dei trattamenti che in tal senso possono supportare una persona nel ridurre i fastidi che questa problematica tende a produrre.

Possiamo sicuramente parlare di una riduzione in termini di sintomatologia, tuttavia è importante che si mantenga un buon livello di igiene orale motivato dal fatto che il rischio si possano generare processi di natura infettiva è oggettivo.

Quali invece i rischi nel caso in cui la sindrome di Sjogren non venga curata nella maniera più adeguata? Nel corso del tempo il paziente potrebbe avere:

  • Si parla di eruzione cutanea;
  • Il rischio che si possa produrre un danno alla vista non temporaneo ma permanente;
  • Si può produrre una condizione per la quale si potrebbe produrre un rischio nello sviluppo del linfoma di non Hodgkin;
  • In casi del tutto rari potrebbero presentarsi delle anomalie di natura cardiaca;

C’è un’età specifica nella quale si può manifestare una sindrome del genere? Si, la sindrome generalmente tende a colpire persone che hanno un’età compresa tra i 40 anni e i 60 anni.

Parliamo di sintomi

Quali sono i sintomi che il soggetto avverte? Vediamoli insieme:

  • Nella sindrome la secchezza che interessa il cavo orale potrebbe provocare la carie;
  • Potrebbe provocare malattie di natura gengivale;
  • Potrebbe provocare l’emissione da parte del paziente di una tosse secca;
  • Potrebbe provocare difficoltà in fase di deglutizione;
  • Potrebbe provocare difficoltà in fase di masticazione;
  • Potrebbe provocare voce rauca;
  • Potrebbe provocare delle difficoltà quando si parla;
  • Potrebbe provocare processi di natura infettiva legate alla bocca quali il mughetto;

Parlando invece di secchezza che interessa gli occhi, quali potrebbero essere i sintomi? Vediamoli insieme:

  • Potrebbe provocare bruciore;
  • Potrebbe provocare dolore agli occhi;
  • Potrebbe provocare la sensazione di avere la sabbia nella zona degli occhi;
  • Potrebbe causare un gonfiore nella zona delle palpebre;
  • Potrebbe provocare una forma di sensibilità marcata alla luce (definita anche fotofobia);
  • Potrebbe provocare secrezioni di muco che arrivano dalla zona degli occhi;

Approccio diagnostico

Quale potrebbe essere il corretto approccio diagnostico in tal senso? Vediamolo insieme:

  • Si tratta a tutti gli effetti di una sindrome di difficile diagnosi, questo perchè i disturbi che si manifestano sono a tutti gli effetti simili da questo punto di vista ad altre patologie. Vengono eseguiti test specifici per effettuare una diagnosi del genere? La risposta è si, vediamo quali sono:
  1. Uno dei test che verranno eseguiti è la biopsia del labbro;
  2. Un altro test riguarderà le analisi del sangue;
  3. Un altro test riguarderà la velocità legata al flusso della saliva;
  4. Un altro test si chiama break up time e test di Schirmer.

Approcci terapeutici

Quali sono invece gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo? Partendo dal presupposto che non c’è ad oggi una cura che sia definitiva nel caso di una sindrome del genere, ci sono in ogni caso prodotti di natura farmaceutica che possono aiutare ad alleviare quelli che vengono definiti disturbi.

Se parliamo di secchezza oculare di entità moderata, si potranno applicare colliri basati sulle lacrime artificiali. Se gli occhi sono irritati, è bene utilizzare un collirio che contiene corticosteroidi. I farmaci utilizzati quali sono? Vediamoli insieme:

  • Si parla di pilocarpina per la secchezza degli occhi che però potrebbe avere effetti collaterali quali:
  1. Una sudorazione molto abbondante nel soggetto;
  2. Potrebbe provocare la nausea;
  3. Potrebbe provocare la diarrea;
  4. Potrebbe provocare un bruciore legato allo stomaco;
  5. Potrebbe produrre dolori alla zona dell’addome;
  6. Potrebbe indurre il soggetto a urinare in maniera frequente.

Considerazioni finali

Quando si parla di ipoidrosi, si rende necessario per prima cosa individuare quale sia la patologia che l’ha prodotta. Se fosse legata ad esempio a un trauma molto marcato, si renderà necessario segnalarlo quanto prima al medico.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.