Iperattivita

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Oggi parleremo di iperattivita, un disturbo definito anche disturbo da deficit di attenzione/iperattività o ADHD, è una problematica che si può manifestare sia negli adulti sia nei bambini. Da cosa è caratterizzato? Si tratta di una problematica che investe la sfera dell’autocontrollo di un singolo soggetto. Parlando di un soggetto calato in un contesto scolastico o di un adulto calato in un contesto lavorativo, si tratta di persone che hanno problemi di attenzione molto spiccati, tendono alla disorganizzazione e sono molto attivi, alternando in maniera frequente momenti di autentica impulsività durante i quali non riescono a controllare questa parte emotiva e caratteriale con un adeguato controllo sul proprio carico emotivo. 

Livelli di diffusione

Quanto è diffuso questo particolare disturbo nella popolazione attiva? In linea generale, quando parliamo di AHD possiamo tranquillamente affermare che si tratta di una problematica che investe in maniera maggiore le persone di sesso maschile e meno quelle di sesso femminile. 

Tuttavia c’è un particolare quando si manifesta nelle donne che deve essere messo in evidenza. Le donne in maniera più diffusa rispetto agli uomini, hanno la caratteristica di avere una manifestazione maggiormente precoce di questi disturbi legati al livello di attenzione rispetto agli uomini.

Sintomatologia a quale età si manifesta

C’è un’età specifica nella quale in un bambino si può manifestare un disturbo del genere? In linea generale il disturbo tende a comparire in bambini che non hanno ancora 12 anni di età. Tuttavia pur essendo riusciti a notare questo dettaglio, ad oggi non è ancora possibile stabilire in maniera esatta un’età precisa nella quale il disturbo tende a manifestarsi.

Questo perchè è molto difficile anche cercando di andare ritroso nel tempo nella storia evolutiva del bambino, riuscire a stabilire con esattezza quando il disturbo ha iniziato a manifestarsi e in quale periodo preciso nella crescita del bambino ha fatto il suo esordio. Infatti la maggior parte dei genitori che hanno un bambino che presenta un disturbo del genere si accorgono solo del fatto che il loro bambino, sopratutto quando è piccolo è caratterizzato da un’attività di natura motoria piuttosto accentuata.

Proprio per questo motivo il ADHD viene maggiormente diagnosticato quando il bambino inizia a frequentare le scuole elementari. Infatti ci si accorge con maggior facilità del fatto che durante le lezioni il bambino fatica a seguire, si distrae con grande facilità e ha evidenti difficoltà a mantenere attiva la soglia di attenzione necessaria a seguire la lezione.

Chiaramente nei genitori, prima di avere una diagnosi certa del disturbo, possono sopraggiungere sentimenti di paura o stati ansiosi legati alle preoccupazioni per il proprio bambino. Questo specifico disturbo può anche avere un decorso che tende a peggiorare durante il periodo dello sviluppo del bambino.

Quando cresce e diventa adulto, ci possono anche essere degli atteggiamenti specifici che sono di chiusura e ostilitò verso i rapporti sociali. Questa diifficoltà evidente nell’età adulta può creare problemi che investono la sfera lavorativa del soggetto adulto, la sfera sociale o anche quella scolastica se parliamo magari di adolescenti che hanno questo disturbo.

In linea generale, la presenza di questa problematiche che investono persone che soffrono di questo disturbo, tendono ad avere una minor intensità nel periodo adolescenziale o durante la fase adulta. Possono rimanere delle difficoltà legate a manifestazioni del soggetto di irrequietezza, ci può essere un certo livello di disattenzione e il soggetto adulto può avere degli atteggiamenti caratterizzati da un certo livello di impulsività.

Sintomatologia specifica

Ci sono dei sintomi specifici che caratterizzano la presenza di questo disturbo nei bambini? Si uno dei punti fondamentali che riguarda questa problematica è legata a un modo di porsi del bambino dove la disattenzione, l’essere iperattivo e una certa componente di impulsività condizionano il suo comportamento e il suo sviluppo futuro.

Ci sono manifestazioni specifiche nel bambino per quanto riguarda il suo livello di disattenzione? Si quando il bambino è disattento adotta un comportamento nel quale non rimane concentrato sul compito. Difficoltà a concentrarsi a mantenere una soglia di attenzione adeguata e una certa disorganizzazione caratterizzano il suo modo specifico di comportarsi.

Parlando invece di bambini iperattivi, si tratta di soggetti che hanno un’attività di natura motoria piuttosto intensa e marcata, tendono quindi a correre in maniera frequente. 

Un soggetto iperattivo, presenta anche una caratteristica personale specifica: è impulsivo. Quindi tende ad agire senza pensare e ovviamente senza calcolare le conseguenze di una scelta fatta in maniera molto affrettata. Immaginiamo per un attimo una persona adulta alla quale viene proposto un lavoro e accetta impulsivamente senza pensare, senza riflettere un minimo sulle conseguene che potrebbe avere, se il lavoro gli piace o se l’ambiente di lavoro è idoneo alle sua caratteristiche. Questo comporta un possibile danno futuro alla sua persona.

Esistono dei periodi specifici che possiamo identificare nei quali il soggetto ha comportamenti differenti? Si, vediamo insieme quali sono:

  1. Prima che il bambino si rechi a scuola ( età prescolare) il sintomo più evidente è quello una spiccata iperattività. 
  2. Durante il periodo scolastico invece, il bambino manifesta una disattenzione piuttosto accentuata
  3. Se parliamo invece del periodo adolescenziale, il ragazzino ha uno stato di agitazione meno diffuso. Emerge invece nervosismo, una certa impazienza e una certa dose di irrequietezza

Contesti e disturbo

Se dobbiamo parlare di come si presenta il disturbo, possiamo anche dire che le sue manifestazioni sono differenti a seconda del contesto specifico nel quale tendiamo ad osservarlo. Quindi potremmo rilevare un determinato comportamento a scuola, un comportamento differente del bambino quando si trova a casa e il comportamento potrebbe ancora variare se invece ci riferiamo ad un soggetto adulto mentre si trova nel proprio contesto di lavoro.

Disturbo in età scolastica

In ogni caso per poter osservare i sintomi classici dell’iperattivita il contesto privilegiato resta sicuramente la scuola. Questo perchè nell’ambito scolastico si possono notare risultati di natura scolastica al di sotto della media oltre a una sorta di rifiuto del bambino a rapportarsi con i suoi compagni.

Spesso anche l’impegno scolastico soprattutto se si tratta di impegnarsi nello svolgimenti di compiti assegnati è ridotto e incostante, al punto tale da essere interpretato dagli altri che non sono a conoscenza del disturbo del loro compagno, come pigrizia, scarso senso di collaborazione e mancanza di responsabilità.

Quali approcci utilizzare per curare il disturbo

Quali sono gli approcci che si possono utilizzare per curare in maniera efficace questo disturbo? Sono tutti concordi nel consigliare l’approccio di natura cognitivo-comportamentale che si concentra sull’insegnare al bambino tecniche di autocontrollo per gestire il proprio livello di rabbia. 

Chiramente l’intervento non deve essere mirato solo al bambino ma deve riguardare anche i genitori che devono capire come affrontare al meglio il problema di avere in casa un bambino iperattivo.