Quando parliamo di insicurezza lavorativa a cosa ci stiamo riferendo? Per prima cosa è bene mettere in evidenza come questa sia influenzata da fattori differenti tra di loro, analizziamo quali:
- Una problematica legata a questa percezione è quella legata ai salari bassi.
Infatti non riuscire a percepire uno stipendio adeguato al costo della vita, crea una conseguenza specifica, non si riescono poi neanche a soddisfare i bisogni di natura primaria. Per questo motivo si produce un livello di frustrazione che va a creare dei problemi anche alla nostra salute, non solo da un punto di vista fisico ma anche psicologico. Se facciamo un’analisi che riguarda gli ultimi anni che abbiamo vissuto, ci renderemo conto del fatto che ci sono molti paesi che hanno avuto una recessione di natura economica, causata dalle fluttuazioni sui mercati. Il fatto di percepire una maggior livello di insicurezza, sicuramente è una delle conseguenze, infatti si è assistito ad una decisa diminuzione dei posti di lavoro fissi.
Invece sono aumentati i contratti part time, i lavori definiti a chiamata, questi hanno una loro incidenza sia sui lavoratori che hanno una certa età, sia sui lavoratori più giovani. Quali sono le conseguenze di queste problematiche? Possiamo rispondere parlando di una certa instabilità che si crea nella vita di molte persone, causando in tal senso un mancato sviluppo di natura professionale. Problemi del genere portano ad una difficoltà oggettiva nel fare un progetto con un partner, ci sono sicuramente delle difficoltà legate all’acquisto di una casa, oppure diventa difficile riuscire a fare un viaggio.
Nella maggioranza delle casistiche, la frustrazione che si origina da una condizione del genere, ha sicuramente un’influenza sul nostro corpo, oltre che sulla nostra mente.
Parliamo di cause
Il fatto di vivere una condizione del genere, può essere il risultato di fattori differenti, sicuramente uno molto importante è legato al percepire un salario basso. Non dimentichiamo poi un fattore molto importante come quello legato al lavoro che si svolge e agli interessi veri del lavoratore. Infatti svolgere un lavoro, una mansione che non è adeguata alle proprie capacità, oppure non è in linea con il percorso di studi che si è svolto, crea un’insoddisfazione. Non dimentichiamo poi i contratti caratterizzati da un livello di qualità bassa, questi creano i presupposti perché in una persona si produca una condizione di ansia.
Il fatto di poter avere uno stato di ansia è sicuramente il risultato di una condizione di stress eccessivo, oltre che troppe aspettative che una persona si è creato per il proprio futuro. Da un punto di vista fisico, si produce una condizione per la quale i livelli di cortisolo espressi, tendono ad aumentare. Questa dinamica può portare nel corso del tempo a sviluppare differenti tipologie di patologie, oltre ad avere una qualità del sonno piuttosto scadente insieme ad altre tipologie di disturbi.
Pensiamo un attimo ad un settore come quello dell’edilizia, dove il pericolo di lavorare con grandi macchinari, oggetti pesanti, il fatto di esporsi ad agenti chimici o a temperature piuttosto alte, crea sicuramente una condizione di stress. Non dimentichiamo poi la pericolosità delle impalcature dove si lavora, se non adeguatamente accompagnate dalle imbragature di sicurezza necessarie.
Sicuramente il fatto che si portino avanti progetti per la sicurezza sul posto di lavoro è molto importante, infatti l’avere a disposizione dei soldi consente di poter acquistare dei macchinari migliori, un abbigliamento che sia il più adeguato possibile. Se pensiamo ad un dipendente, difficilmente questo può in qualche modo influenzare le decisioni a livello economico dell’azienda.
Il contributo del singolo soggetto
Qual’ è il contributo del singolo soggetto? In realtà come singoli individui non siamo in grado di esercitare una grande influenza nel campo economico, al contrario a livello collettivo possiamo invece pensare ad una soluzione come quella di formare un gruppo che possa condividere idee che riguardano i propri bisogni, oltre a migliorare lo spazio di lavoro.
Un primo fattore molto importante è quello legato all’individuazione della causa legata allo stress che stiamo vivendo, oltre che dal livello di insicurezza. Le cause non sono tutte identiche, potrebbero essere legate al fatto che si lavora con macchinari che non sono adeguati, potrebbero essere legate al fatto che si frequentano magari persone con un livello di tossicità elevato, oppure potrebbero essere legati a molestie sul posto di lavoro.
Un altro approccio molto importante è legato al fatto di riuscire a stabilire delle priorità in tal senso, infatti una persona che ha un lavoro non stabile, precario, sicuramente ha anche dei livelli di stress molto elevati. Un altro fattore con il quale è importante fare i conti è quello di non essere eccessivamente autocritici con noi stessi, infatti ci sono dei fattori, delle variabili nel lavoro che svolgiamo che non dipendono dalla nostra volontà.
Non bisogna essere dei perfezionisti eccessivi, infatti se da una parte puntare a eccellere in un determinato lavoro è una spinta positiva, dall’altra è importante rendersi conto del fatto che non si possono sempre raggiungere obiettivi che sono magari troppo elevati. Riuscire a rilassarsi e a porsi obiettivi che siamo in grado di raggiungere è importante, oltre al fatto che proprio noi stessi, possiamo diventare i peggiori nemici della nostra persona.
Utilizzare il pensiero positivo
Adottare un pensiero positivo, può sicuramente contribuire a rendere migliore il nostro approccio alla vita in generale, oltre che darci un aiuto nell’affrontare situazioni che si possono presentare nell’arco della nostra vita. Lo stress che viviamo ogni giorno, quello che tendiamo ad accumulare, si può gestire in maniera intelligente se si è a conoscenza di certe dinamiche. Questo non vuol dire che siamo sempre in grado di poter affrontare qualsiasi problematica. Se la situazione è troppo complessa, difficile, stressante, bisogna iniziare a fare una riflessione.
Conviene abbassare sempre e continuamente la qualità della vita che facciamo? La risposta è no, in questi casi è opportuno chiedere sicuramente il supporto di un professionista che possa darci un supporto su come muoverci, oltre a stabilire delle nuove priorità di vita. Se la condizione di insicurezza lavorativa che si sta affrontando, si rivela essere troppo pesante, sarà allora il caso di valutare un cambiamento.