Che cos’è l’Hyperfocus? In maniera frequente si parla di quelli che sono i problemi collegati al Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività che si traduce in una serie di problematiche specifiche, tra queste abbiamo:
- Una persona che soffre di questo disturbo ha una oggettiva difficoltà a rimanere fermo.
- Una persona che soffre di una problematica del genere tende a distrarsi facilmente.
- Una persona che soffre di una problematica del genere tende ad avere delle problematiche di natura comportamentale.
Punti di forza
Eppure, per quanto possa sembrare un’affermazione paradossale, ci possono anche essere dei punti di forza in questa problematica, magari poco conosciuti anche dalle persone che ne soffrono che al contrario di quello che si potrebbe pensare è invece importante mettere in evidenza.
In questo post di approfondimento, metteremo in evidenza una caratteristica particolare e per certi versi anche positiva che se dovessimo tradurre in italiano potremmo definire come iperfocalizzazione. Si tratta di uno stato che interessa bambini, adulti, adolescenti che soffrono di Adhd nel quale si manifesta un livello di concentrazione talmente intenso da arrivare ad annullare tutti gli avvenimenti che in quel momento si stanno producendo attorno a loro.
Non è così ovvio il fatto che una persona abbia una capacità di concentrazione che risulta essere fuori dal comune, in maniera particolare se parliamo di soggetti che soffrono di Adhd per i quali si è generalmente abituati a ragionare in termini di deficit di varia natura, tra questi anche l’elevata distraibilità.
Invece al contrario di quello che si potrebbe pensare, una persona che soffre di Adhd potrebbe avere questa capacità chiamata iperfocalizzazione nella quale ad esempio un adulto può raggiungere un livello di concentrazione superiore agli altri. Questo si traduce per esempio nell’ambito lavorativo nella capacità di concentrarsi su un singolo obiettivo o lavoro che garantisce in tal senso il raggiungimento di un livello di produttività molto elevato.
Problematiche nell’iperfocalizzazione
Non è semplice tuttavia gestire per chi ne è in possesso una capacità del genere in maniera autonoma e consapevole, quindi l’esperienza potrebbe risultare per il soggetto in possesso di questa dote frustrante. Pensiamo all’ambito lavorativo dove una persona deve magari spiegare ad altri questa abilità nel concentrarsi in maniera talmente intensa in alcuni settori da estraniarsi del tutto dalla realtà che lo circonda.
Lati positivi
Ora cerchiamo di mettere in evidenza quali sono i lati positivi in un soggetto dotato di questa particolare abilità, per prima cosa il soggetto è in grado di poter svolgere una quantità di mansioni-compiti in un periodo di tempo molto limitato. Questa capacità consente alla persona che ne è in possesso di poter dedicare tutte le energie che ha a disposizione magari ad una cosa che gli piace e verso la quale nutre una forte passione.
Si tratta di una capacità che può essere messa a frutto per esempio nel costruire un rapporto di natura personale con un’altra persona, al punto tale da poter costruire delle amicizie che hanno un livello di profondità molto accentuato o magari nell’ambito di relazioni che tendono a durare nel corso del tempo.
Psichiatra Hallowell
Questo noto psichiatra originario degli Stati Uniti, conosciuto per avere pubblicato dei libri di approfondimento sull’Adhd segnala che questa capacità in un soggetto che soffre di Adhd tende ad attivarsi nel momento in cui si concentra su qualcosa che è importante per lui, sulla quale prova un interesse.
Secondo questo psichiatra più che parlare di un deficit di attenzione è più corretto parlare di un maggior livello di attenzione che come tale dovrebbe essere meglio regolata. Le persone che soffrono di Adhd possono avere una soglia di attenzione molto alta, tuttavia se in loro non c’è interesse, la loro mente tende a vagare in una direzione del tutto diversa.
Parliamo di neuroscienze
Se dovessimo cercare una motivazione nelle neuroscienze potremmo anche dire che una parte del nostro cervello, nello specifico il lobo frontale tende a funzionare in maniera diversa nelle persone che soffrono di Adhd, motivo per il quale se si deve pensare ad un sistema di rinforzo che tenga conto delle loro problematiche, sicuramente sarà differente. Per la stessa motivazione le persone che si trovano a svolgere magari un’attività che le appassiona, per loro gratificante fanno poi fatica a spostare l’attenzione di una direzione differente.
Dimensione cognitiva
Parlando di un punto di vista completamente diverso, lo psicologo Barkley afferma che le persone che hanno l’Adhd in realtà non hanno una reale difficoltà a prestare attenzione in maniera del tutto generica, la loro difficoltà emerge nel riuscire a controllare la loro attenzione, in pratica nella fase definita di autocontrollo. L’esercizio di questa forma di controllo si traduce anche nel fatto di spostare l’attenzione passando da un’attività ad un’altra.
Sfruttare questa dote
Quindi le persone che sono in grado di sfruttare questa capacità, questa dote, possono raggiungere dei livelli molto alti in un’attività che li appassiona e rappresenta un loro interesse. Questo non vuol dire che chi possiede questa capacità e soffre di Adhd non vada incontro a dei problemi. Per esempio i familiari o gli amici delle persone che soffrono di Adhd hanno delle difficoltà di relazione. Infatti può diventare anche solo difficile parlare con queste persone quando sono molto concentrate. Un’altra problematica alla quale potrebbero andare incontro è legata a:
- Esprimendo un livello di concentrazione così elevato magari gli deve essere ricordato l’orario nel quale devono cenare.
- Eprimendo un livello di concentrazione così elevato, magari gli deve essere ricordato l’orario nel quale devono andare a letto.
Un’altra problemtica alla quale possono andare incontro le persone che hanno l’Hyperfocus è legata al fatto che non sempre indirizzano le loro energie e questa soglia di concentrazione così alta su compiti che come tali risultano essere produttivi e positivi quali per esempio lo studio o magari applicarsi in un progetto di lavoro piuttosto complesso.
Considerazioni finali
Quello che può fornire un valido supporto ad una persona che soffre di questa problematica, sicuramente è l’avere un livello elevato di consapevolezza, questo è sicuramente utile e può essere insegnato in varie età. Se si conoscono a fondo le proprie caratteristiche e quali sono i punti di forza e quali sono quelli di debolezza, si può arrivare ad accettare con maggiore facilità una problematica e un talento come quella dell’iperfocalizzazione, vedendo in questo non solo un limite ma anche un fattore positivo.