Gotta

579

Avete mai sentito parlare della gotta? Conoscete quali sono gli effetti sull’organismo dell’uomo? Si tratta di una malattia di origine infiammatoria? Se il nostro organismo, manifesta i sintomi di questa malattia, come di dobbiamo regolare? Quali sono gli approcci a livello di cure che consentono a una persona, di riuscire a recuperare un minimo di autonomia e di vita personale? Si tratta di una condizione reversibile, con buone possibilità di guarigione, oppure al contrario si tratta di una malattia di natura cronica, con la quale la persona deve imparare a convivere e se ne possono solo alleviare gli effetti con opportuni farmaci? Sono una serie di domande, alle quale cercheremo di dare una risposta esaustiva, partendo da dalla sintomatologia e dagli approcci di natura farmacologica che possono aiutare il soggetto.

Per prima cosa è bene dire che se vi state chiedendo di quale malattia si tratta, vi diciamo subito che si tratta di una malattia di natura infiammatoria, causata dalla presenza di di cristalli di acido urico. Cosa accade esattamente nell’organismo della persona? Si tratta di un problema legato alla quantità di acido urico nel sangue.

In condizioni normali, nel nostro organismo è presente in quantità corrette. Cominciamo con il capire meglio cosa sia l’acido urico e quali funzioni svolga nel nostro organismo. Per prima cosa è bene dire che quando si parla di acido urico, s’intente una sostanza che viene prodotta in maniera del tutto naturale dal nostro organismo. 

Come abbiamo detto all’inizio, se il suo livello è normale nel flusso sanguigno, non è fonte di problematiche o reazioni da parte dell’organismo. Tuttavia se parliamo di acido urico, dobbiamo anche dire che la sua presenza nell’organismo, è determinata dal normale ciclo di vita delle cellule. Nel nucleo di ognuna di esse è presente il Dna e l’Rna. Le cellule a loro volta, sono soggette a un ciclo di vita specifico, si sviluppano e poi successivamente muoiono. Vengono ovviamente sostituite dalla nascita di altra cellule, in un processo di rinnovamento che è continuo.

Nel momento in cui le cellule muoiono, e il loro nucleo si scinde, si forma l’acido urico. Qundi a tutti gli effetti di tratta di una sostanza che viene prodotta in seguito al rinnovamento cellulare, ed è una sostanza di scarto legata al processo di rinnovamento delle cellule. 

Funzione dell’acido urico

Fino a questo momento, abbiamo parlato dell’acido urico come di una semplice sostanza di scarto che viene prodotta quando avviene il rinnovamento cellulare. Tuttavia se presente in quantità giuste nell’organismo di un uomo, svolge anche una funzione molto importante. Serve per fare in modo tale che le sostanze che vengono considerate degli scarti del nostro organismo, siano correttamente smaltite verso l’esterno del nostro corpo. Un’altra funzione molto importante dell’acido urico, è quella di essere una sorta di spia del livello di benessere e funzionamento del nostro organismo. Infatti se è presente nelle quantità corrette nel nostro corpo, tutto funziona come dovrebbe. 

Cosa accade nel nostro organismo quando è presente in quantità troppo basse? Si sono sicuramente originati degli squilibri, che andiamo a vedere nel dettaglio:

  1. Una bassa concentrazione di acido urico potrebbe essere determinata da un regime alimentare non corretto, carente di proteine
  2. Potrebbe indicare una problematica che coinvolge i reni che non stanno magari funzionando come dovrebbero
  3. Potrebbe essere la spia che indica un problema al fegato
  4. Il soggetto che presenta livelli bassi di acido urico, potrebbe avere un problema di anemia

Cosa accade invece quando la concentrazione di acido urico nel sangue è invece eccessiva? Si sono originati squilibri di altro genere, che andiamo a vedere nel dettaglio:

  1. Se la concentrazione è troppo elevata, potrebbe indicare un problema di natura alimentare, magari troppo ricco di proteine nella nostra dieta
  2. Potrebbe indicare un problema legato al corretto funzionamento dei reni
  3. Potrebbe essere la spia di un problema al fegato collegato a determinate patologie
  4. Potrebbe anche essere collegato a abitudini alimentari pessime, quali il consumo elevato di alcool
  5. Uno livello eccessivo di acido urico, potrebbe anche indicare, un problema in termini di peso

Acido urico e gotta

La sua eccessiva concentrazione, può portare l’organismo ad avere problemi di altra natura. L’accumulo eccessivo di acido urico, di può manifestare nel corpo con un dolore molto intenso all’articolazione. Altri sintomi correlati, sono un diffuso arrossamento, accompagnato da gonfiore. Tuttavia un eccessivo accumulo di acido urico, può anche manifestarsi in altre zone del corpo, parliamo di tendini e nella cute. L’attacco con relativa sindrome dolorosa, quando fa la sua comparsa? Solitamente, capita nelle ore notturne. Quante persone colpisce questa patologia? In termini percentuali, nel mondo il livello di diffusione di questa malattia è pari all’uno per cento della popolazione. Colpisce di più gli uomini o le donne? In generale è maggiormente diffusa nella popolazione maschile.

C’è un momento specifico nel quale la malattia può fare la sua comparsa? Si, può comparire improvvisamente, dopo che le persone hanno magari consumato un pasto piuttosto abbondante a base di carne, associandolo magari al consumo di alcool. Si tratta di una malattia che si diffonde da sola o può essere invece associata ad altre patologie presenti nel soggetto? Si può manifestare in soggetti che non hanno altre patologie oppure può anche essere associata a altre malattie come l’obesità.

Quali sono le cause

Come abbiamo già detto in precedenza, la gotta è una malattia di origine infiammatoria che fa la sua comparsa, in un soggetto che ha una quantità nel sangue di acido urico superiore alla norma. In condizioni normali, questa sostanza viene correttamente eliminata dal nostro corpo attraverso l’urina. Tuttavia se la dieta del soggetto è squilibrata, e fortemente orientata verso alimenti come la carne rossa, accompagnata magari da birra e alcolici, e i reni attraverso la loro azione non riescono a smaltirne le quantità giuste, si accumula nel nostro corpo. 

Queste particolari condizioni che abbiamo descritto, predispongono il soggetto all’insorgenza di questa malattia di natura infiammatoria. 

Sintomatologia

La sintomatologia con cui questa malattia ha la sua comparsa nell’organismo di una persona, è abbastanza nota. Il suo esordio è sempre improvviso e si manifesta attraverso un dolore piuttosto intenso alle articolazioni. Questo stato dura alcuni giorni, e poi progressivamente tende a scemare. 

Tuttavia la sintomatologia non è solo limitata a un dolore improvviso e molto intenso alle articolazioni, si può anche presentare sottoforma di un gonfiore localizzato in una determinata zona, accompagnata da un marcato arrossamento. Quali sono le zone del corpo nelle quali la malattia fa la sua comparsa in maniera più frequente? 

In linea di massima, la malattia fa la sua comparsa in zone specifiche del corpo, vediamo insieme quali sono:

  1. La malattia si può manifestare nella zona dei polsi
  2. La malattia può fare la sua comparsa nella zona delle caviglie
  3. Un’altra zona interessata alla diffusione della malattia è quella dei talloni
  4. Un’altra zona nella quale la malattia si può manifestare sono le ginocchia

Processo diagnostico

Come si può diagnosticare questa malattia infiammatoria? Il processo diagnostico, prevede delle analisi svolte in laboratorio. In questo modo si potrà valutare la quantità di acido urico presente nel sangue. L’esame al microscopio, servirà per riuscire a vedere i cristalli di acido urico. Il medico potrebbe anche decidere di far effettuare delle radiografie all’apparato scheletrico, per determinare se sono presenti eventuali danni alle ossa.

Processo terapeutico

Una volta effettuata in maniera corretta la diagnosi, per curare questa malattia, ci saranno due fasi specifiche e ben distinte. Nella prima, servirà intervenire con farmaci appositi per ridurre il livello di infiammazione con appositi antinfiammatori. Nella seconda fase, si dovrà variare il regime alimentare del soggetto, in maniera tale che si limiti al massimo il consumo di carni rosse, alcolici e si beva invece una quantità di acqua abbondante, almeno un litro e mezzo al giorno.

 

Articolo precedenteAvidina
Articolo successivoEpendimoma
Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.