Se non vi è mai capitato di sentir parlare della gonorrea, sappiate invece che si tratta di una malattia, che si trasmette attraverso rapporti sessuali. Si tratta di una patologia facilmente curabile? Quali sono le precauzioni che si devono adottare per evitare un possibile contagio? Se il soggetto la contrae come si deve comporare? La diagnosi viene effettuata con semplicità o al contrario i sintomi rendono difficile l’individuazione dell’infezione in tempi ragionevoli? Se non viene diagnosticata in tempi brevi, a quali conseguenze può portare? Ci sono cure che riescono a debellarla in maniera effettiva?
Per prima cosa è bene conoscere alcuni dettagli molto importanti relativi allo sviluppo e alla diffusione di questa malattia. Nel mondo, è una delle malattie più diffuse e conosciute, si trasmette tramite rapporti sessuali non protetti. Da cosa è causata? Si parla di uno specifico batterio che viene chiamato in latino: Neisseria gonorrhoae. Cosa accade esattamente nel nostro organismo, nel momento in cui contraiamo questa patologia?
Le zone colpite, sia nella donna che nell’uomo sono le medesime, e riguardano aree adibite al corretto flusso dell’urina verso l’esterno stiamo parlando dell’uretra. Per potersi sviluppare e alimentare il suo livello di crescita, questo batterio necessita di condizioni particolari che trova magari all’interno dell’organismo femminile e maschile?
Si, si tratta di un batterio che prospera nel momento in cui trova delle condizioni specifiche che ne consentono lo sviluppo la proliferazione. Si parla di fattori di sviluppo legati al livello di calore e di umidità, condizioni specifiche che trova nel momento in cui si insedia nell’uretra. Questa specifica tipologia di malattia infettiva, si sviluppa solamente nell’uretra o ci sono altre parti del corpo nelle quali si può manifestare?
Non è solo l’uretra il canale ideale di sviluppo di questa malattia infettiva, si può manifestare anche in altre zone del corpo, nello specifico:
- L’infezione può colpire la bocca
- Si può manifestare nella zona della gola
- Può anche svilupparsi nella zona degli occhi
- Purtroppo può colpire anche la zona rettale
Sintomi e possibili conseguenze
Purtroppo non sempre la gonorrea nella sua fase di sviluppo, si manifesta tramite sintomi chiari e specifici che ne consentono l’individuazione in tempi rapidi e la corretta diagnosi. Al contrario può anche manifestarsi in forma lieve, questo rende molto complessa una diagnosi corretta e nei tempi più giusti per poter subito intraprendere le cure specifiche che servono a ridurne gli effetti e cercare di debellarla. Proprio il fatto che si possa sviluppare in maniera ambigua, senza produrre sintomi evidenti e chiari, alimenta il livello di contagio e rende la sua trasmissione ancora più semplice.
Se non diagnosticata nei tempi giusti, può portare a danni seri nell’organismo della donna e dell’uomo? Purtroppo si, nel caso della donna, a fronte di una diagnosi non effettuata in maniera tempestiva, a causa di una sintomatologia lieve che ne rende difficile l’individuazione, può arrivare a produrre dei danni seri nella zona delle tube. La conseguenza di questo danno, può essere l’infertilità. Nell’uomo invece, può innescare una reazione di tipo infiammatorio con lo sviluppo di una malattia che viene chiamata epididimite.
Si tratta di una forma infettiva che coinvolge il dotto, una zona che collega i testicoli dell’uomo con i vasi attraverso i quali passa lo sperma.
Cause del contagio
Le cause principali che possiamo identificare per lo sviluppo e la trasmissione di questa forma infettiva, sono principalmente legate all’avere un rapporto sessuale senza alcun tipo di protezione, magari con partner del tutto occasionali. Si può anche trasmettere durante la fase del parto, in maniera diretta dalla madre al figlio.
Una sintomatologia spesso complessa da interpretare
Questa malattia infettiva presenta un decorso specifico, caratterizzato dalla presenza di sintomi piuttosto ambigui quando si sviluppa nella donna. Questo rende di fatto la diagnosi non facile, piuttosto complessa. Se ci sono dei sintomi legati alla sua presenza, si manifestano in maniera poco accentuata, in forma lieve.
Questo di fatto, li rende non facilmente associabili a questa specifica forma infettiva. Si possono confondere facilmente con altre malattie che possono colpire zone della donna come la vagina o la vescica. Purtroppo la diretta conseguenza di questa sintomatoligia così sfumata, è il prodursi di conseguenze piuttosto serie che possono causare nella donna una condizione di infertilità. Tuttavia se si dovessero presentare dei sintomi specifici, quali sarebbero? Andiamoli ad analizzare nel dettaglio:
- Il soggetto colpito da questa malattia infettiva, nel momento in cui avviene l’espulsione dell’urina che passa dalla vescica al tratto più esterno chiamato uretra, potrebbe avere dei bruciori
- Nella donna, si potrebbe produrre una condizione legata alla produzione di perdite vaginali, che potrebbero avere una fase espansiva con relativo aumento.
- In condizioni normali, quando la donna ha terminato un flusso mestruale, prima che arrivi il prossimo, non dovrebbe aver perdite legate al flusso sanguigno. Se ha contratto questa malattia infettiva, un segnale che potrebbe indicarne la presenza, è la perdita di sangue nell’intervallo compreso tra un flusso mestruale e l’altro.
Negli uomini, la comparsa di questa malattia infettiva ha un decorso che può svilupparsi in un arco temporale compreso tra i due giorni e circa 30 giorni, dopo aver contratto l’infezione. Vediamo come si sviluppa la sintomatologia della malattia nell’uomo:
- Analogamente alla donna, nella fase di svuotamento della vescica per espellere l’urina, può avvertire delle sensazioni di bruciore
- Può avere delle manifestazioni dolorose nella zona dei testicoli
Analogamente alle manifestazioni che abbiamo visto che si possono presentare nella donna e nell’uomo, la malattia può anche determinare delle anomalie legate alla funzione del retto, con sintomi specifici:
- Si possono produrre delle piccole perdite
- Si può avere un fastidioso prurito localizzato nella zona dell’ano
- Ci possono anche essere delle piccole emoraggie con perdite di sangue
- La sintomatologia può anche riguardare il tratto intestinale, con dolori diffusi
Quali comportamenti dobbiamo adottare per prevenire l’infezione?
Fino a questo momento, abbiamo giustamente parlato dei sintomi della gonorrea, di come si può manifestare o avere invece delle manifestazioni talmente sfumate, da non consentire a un medico, di riuscire a fare una diagnosi tempestiva, visti i sintomi generici. Tuttavia al di là di tutto, ci sono dei comportamenti che possiamo adottare per cercare di prevenire l’insorgenza di questa malattia infettiva?
Qui entriamo in una sfera molto personale, che è quella legata alla nostra vita sessuale, alle frequentazioni che abbiamo a livello di partner, al tipo di vita che conduciamo. La prima regola che sarebbe bene seguire, è quella che ci porta a non avere rapporti di natura occasionale con differenti partner. Al di là di tutto, c’è un rischio oggettivo che corriamo. Non sapendo con chi stiamo avendo rapporti, rischiamo di contrarre malattie sessualmente trasmissibili di varia natura, non solo questa patologia specifica. Un’altra regola da seguire è quella di utilizzare sempre i preservativi, che diminuiscono il rischio di contrarre infezioni da un partner che non conosciamo.
Tuttavia qui si entra anche nella sfera del libero arbitrio di ogni persona. Quello che si può fare, è quello di dare una serie di norme generali alle quali attenersi per ridurre i rischi. Non è possibile però influenzare in alcun modo il modo di pensare delle persone, e la loro libera scelta ad avere una sessualità vivace con partner di natura del tutto occasionale.
L’unica cosa che si può fare, è rendere maggiormente consapevoli le persone dei rischi ai quali possono andare incontro. Saranno poi loro a decidere se adottare comportamenti più prudenti o correre dei rischi e non preoccuparsi in maniera eccessiva di possibili comportamenti che possono mettere a rischio la loro salute.