Gestire il potere tende a cambiare l’animo delle persone? Se una persona occupa una posizione di potere, magari in un’organigramma aziendale, questa condizione le porta ad avere una minore empatia? Certamente è vero che si può sentire con una certa frequenza la frase che il potere tende a modificare l’animo delle persone, in pratica chi occupa una posizione molto alta, tende a perdere la capacità di essere razionale. Sicuramente è vero che occupare una posizione di potere porta una persona a dover necessariamente sviluppare di strategie di natura comportamentale del tutto nuove. Il motivo per il quale accade è legato al fatto che quella posizione deve essere mantenuta nel corso del tempo, oltre che dover avere o acquisire una sorta di leadership che come tale consenta di raggiungere degli obiettivi.
Non si può escludere che questo radicale mutamento che una persona sperimanta, possa portare una persona a modificare il proprio comportamento con degli atteggiamenti che sono magari caratterizzati da una certa atteggiamento aggressivo o che mancano di empatia da questo punto di vista. Cosa porta una persona a modificare in maniera così radicale il proprio modo di porsi? Si tratta di dinamiche che si verificano con una certa frequenza oppure al contrario si può parlare in tal senso di eccezioni?
Potere e comportamenti
Sicuramente è vero che il potere potrebbe portare una persona a modificare il proprio comportamento, da questo punto di vista è importante sapere che anche un’influenza che una persona può avere anche magari minima nell’ambito sociale, produce dei mutamenti nel modo di comportarsi.
Portando un esempio in tal senso, pensiamo un attimo ad un collega che abbiamo frequentato in passato e che improvvisamente viene promosso e cambia il tipo di lavoro che svolgeva prima. Sicuramente da un punto di vista legato al comportamento è destinato ad avere dei mutamenti anche radicali e improvvisi nel proprio modo di comportarsi.
Tuttavia il fatto che l’occupare posizioni di potere in maniera repentina cambi il modo d’essere di una persona, non necessariamente coincide con un fattore negativo e per certi punti di vista con la caratteristica di essere minaccioso. Lo stesso Goleman, in un suo libro ( Leadership che ottiene dei risultati), definisce le differenti tipologie di leader che si possono trovare, vediamo insieme quali sono questi modelli:
- Potrebbe trattarsi di una tipologia di leader definito timoniere.
- Potrebbe trattarsi di una tipologia di leader definito affiliativo.
- Potrebbe trattarsi di una tipologia di leader definito democrativo.
- Potrebbe trattarsi di una tipologia di leader definito visionario.
- Potrebbe trattarsi di una tipologia di leader definito Leader di coaching.
In pratica quello che si vuole affermare che da questo punto di vista è molto importante è il fatto che se il potere tende a modificare effettivamente l’animo delle persone, questo mutamento non è detto sia necessariamente negativo. Potrebbe invece trattarsi di un mutamento che ha la caratteristica di avere una valenza positiva, con il fine di poter raggiungere degli obiettivi comuni.
Modalità di cambiamento nelle persone di potere
Cosa si modifica esattamente nell’animo di una persona nel momento in cui acquisisce un grande potere? Mutano i suoi valori, gli scopi che persegue, i bisogni che ha, le proprie emozioni? Si tratta in ogni caso di dinamiche che tendono a mutare in virtù di una serie di necessità da mantenere. La prima è quella di riuscire a mantenere quella specifica posizione, il fatto di riuscire a raggiungere degli obiettivi.
Fattore emotivo
Secondo un modo di pensare comune, si pensa che le persone che acquiscono un certo potere, tendono ad avere una scarsa emapatia. Uno studio portato avanti dall’università di Liaoning, ha messo in evidenza come le persone che hanno un certo potere, tendono a cessare di rispondere agli stimoli emotivi che arrivano dagli altri.
Cosa vuol dire questa cosa in concreto? La risposta corretta è che una persona che diventa un leader, riesce magari a intercettare le emozioni degli altri tuttavia non si comporta di conseguenza. Questa dinamica permette ad una persona che ha in mano un grande potere di riuscire a prendere delle decisioni molto drastiche anche se queste potranno avere un’influenza negativa nelle vita delle altre persone.
Essere impulsivi
In linea di principio le persone che arrivano ad occupare una posizione di potere, dovrebbero avere la capacità di riflettere molto sulle decisioni che devono prendere. In realtà le persone che occupano posizioni rilevanti magari all’interno di un’organizzazione, tendono invece ad essere impulsive. Questo modo di fare li induce in errore e li porta a compiere dei passi falsi.
Egoismo e impulsività
Il fatto di gestire un grande potere, porta la persone in dinamiche maggiormente strumenti e caratterizzate da egoismo. Le alterazioni possono modificarsi in modalità del tutto differenti. Uno dei maggiormente comuni è quello di evolvere verso dei comportamenti caratterizzati da egoismo. Questo porta sicuramente a mettere in atto delle azioni che hanno la caratteristica di essere dannosi o che risultano essere dannosi per interi gruppi di lavoro.
Valori che cambiano
Si tratta di persone che magari in precedenza hanno sposato e difeso valori basati sull’amicizia, sul rispetto, sulla solidarietà, sulla gratitudine, sul perdono. Nel momento in cui raggiungono posizioni di potere, molti principi etici sui quali si basavano tendono a trasformarsi.
Diventare arroganti
In molte di queste casistiche le persone cambiano decisamente in maniera negativa. Potrebbero soffrire di una sindrome definita dell’arroganza nella quale si comportano in base a:
- Tendono ad avere un modo di comunicare basato sulla violenza.
- Tendono a nutrire una fiducia eccessiva nelle loro capacità.
- Tendono a perdere armonia con il gruppo di lavoro.
- Non vedere più la realtà per come realmente è.
Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Journal of Experimental Psychology, afferma che il potere muta il modo di percepire le emozioni, i bisogni e i comportamenti che hanno le altre persone. Smettono in pratica di percepirle, questo esperimento è stato condotto avvalendosi della risonanza magnetica eseguita su persone di potere e non.
Si è scoperto che le persone che esercitano il potere, hanno una minore risonanza di natura motoria. Quindi cosa fare, come comportarsi se si occupano posizioni di potere? Per prima cosa è importante non dimenticare quelle che sono le proprie origini, mettersi frequentemente in discussione per ricordarsi tutti giorni le buone azioni che si sono compiute.
Non dimenticarsi quanto sia importante continuare ad allenare la propria intelligenza emotiva. Per ridurre il rischio che gestire il potere è bene riuscire ad avere vicino una persona di fiducia.