Fitte alle ovaie

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Quando parliamo di fitte alle ovaie o una sindrome dolorosa che potrebbe interessare questa zona, ci stiamo riferendo a un sintomo è localizzato nel quadrante inferiore a sinistra o a destra della zona addominale. Da questo punto di vista è anche bene dire che quando una donna si trova in età fertile, si tratta di una manifestazione che può presentarsi in maniera frequente in corrispondenza del periodo dell’ovulazione, nel momento in cui il follicolo è in fase di rilascio della cellula uovo che in tal senso è giunta a un processo di maturazione.

Se la donna si trova in un periodo del genere, possono verificarsi quando la donna si trova a metà del ciclo problematiche quali fitte localizzate nella zona pelvica. Potrebbero esserci ulteriori sintomi? La risposta è si, tra gli altri sintomi che la donna potrebbe avere abbiamo la perdita di muco cervicale che avrà un aspetto:

  • Potrebbe essere filamentoso;
  • Potrebbe essere trasparante.

Questa sindrome dolorosa quando potrebbe presentarsi? Generalmente tende a presentarsi prima che la donna abbia il classico flusso mestruale. Lo stesso sintomo potrebbe essere percepito anche nel primo periodo della gravidanza. Questo fastidio percepito nella zona delle ovaie, questa sindrome dolorosa potrebbe anche non essere particolarmente marcata, motivo per cui in molti casi può essere considerato un semplice fastidio, non particolarmente traumatico e sopportabile da questo punto di vista.

In altri casi potrebbe rivelarsi essere una problematica che tende a persistere nel corso del tempo, potrebbe acuirsi e diventare molto intenso, al punto tale che potrebbe essere collegato a:

  • Perdite localizzate nella zona della vagina a livello di muco;
  • Perdite localizzate nella zona della vagina a livello di sangue;
  • Nel caso in cui dovesse prodursi una situazione del genere si renderà necessario una consultazione con il proprio medico ginecologo;
  • In altri casi specifici questa sindrome dolorosa potrebbe essere il segnale della presenza di una gravidanza a livello extrauterino;
  • In altri casi specifici questa sindrome dolorosa potrebbe essere il segnale della presenza di un aborto del tutto spontaneo.

Potrebbero esserci altre cause associabili a una sindrome dolorosa nella zona delle ovaie? La risposta è si in tal senso potrebbe essere causata da:

  • Potrebbe essere collegata a una forma di endometriosi;
  • Potrebbe essere collegata a una patologia di natura infiammatoria nella zona pelvica;
  • Potrebbe essere collegata alla rottura di una cisti nella zona della ovaie;
  • Potrebbe essere collegata a un processo degenerativo di un fibroma a livello uterino;
  • Potrebbe essere collegato a una patologia tumorale alle ovaie.

Parliamo di fibroma uterino

Quando parliamo di fibromi uterini ci riferiamo essenzialmente a neoformazioni di natura solida, con caratteristiche benigne che hanno la loro origine dal tessuto muscolare dell’utero. Si tratta di un fenomeno diffuso? La risposta è si, si tratta in assoluto della neoplasia femminile di natura benigna maggiormente frequente.

Si tratta di una condizione che interessa in maniera particolare donne che sono in età fertile. Si tratta di formazioni singole o multiple? La risposta corretta è che possono essere sia singole che multiple e potrebbero avere uno sviluppo verso la cavità dell’utero, potrebbero avere uno sviluppo nella parete dell’utero e si parla di fibromi intramurali, potrebbero avere uno sviluppo che va verso la zona esterna dell’utero e in tal senso si parla di fibromi sottosierosi.

Quali sono le dimensioni reali di questi tumori benigni? In realtà in tal senso è bene dire che potrebbero essere variabili, potrebbero in tal senso essere di alcuni millimetri oppure potrebbero essere grandi con dimensioni simili a quelle di un’anguria.

Parliamo di cause

Quali sono le cause riconducibili allo sviluppo di fibromi uterini? Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a definire in maniera chiara le cause, si parla in tal senso di una certa predisposizione di natura genetica e da una suscettibilità a livello ormonale.

Sintomi legati ai fibromi uterini

Quali sono i sintomi legati ai fibromi uterini? La sintomatologia per prima cosa dipende da:

  • Potrebbe essere legata alle dimensioni;
  • Potrebbe essere legata alla sede del fibroma.

Da questo punto di vista è bene specificare che potremmo essere in presenza di fibromi che hanno dimensioni notevoli ma da questo punto di vista del tutto asintomatici. In altre occasioni invece potremmo trovarci in presenza di fibromi che hanno dimensioni relativamente piccole ma trovandosi in zone particolari del corpo, per esempio all’interno della cavità dell’endometrio, potrebbero in tal senso dare origine a sintomi molto importanti e marcati. In tal senso la sintomatologia potrebbe comprendere:

  • La donna potrebbe avere un ciclo mestruale molto abbondante;
  • La donna potrebbe avere mestruazioni dolorose (condizione definita come dismenorrea);
  • La donna potrebbe avere una sindrome dolorosa a livello pelvico;
  • La donna potrebbe avere una sindrome dolorosa che si sviluppa come tale durante i rapporti sessuali;
  • La donna potrebbe andare incontro a una minzione maggiormente frequente o potrebbe avere una sensazione di peso che riguarda la zona dell’addome;
  • La donna potrebbe avere delle oggettive difficoltà a portare a compimento una gravidanza.

Approcci preventivi

Possono esserci in tal senso degli approcci di natura preventiva che possono aiutare a ridurre il rischio di sviluppare un fibroma uterino? La risposta corretta è che ad oggi non conoscendo ancora le cause specifiche in base alle quali può svilupparsi un fibroma uterino, non ci sono comportamenti corretti o linee guida che possono ridurre effettivamente il rischio che ci sia uno sviluppo in tal senso.

Approccio diagnostico

Qual’è il corretto approccio di natura diagnostica in tal senso? La diagnosi viene effettuata tramite una visita specialistica fatta da un ginecologo. Unitamente a questo potrebbe essere necessario sottoporre il paziente a:

  • Ecografia trans vaginale;
  • Un’ecografia trans addominale.

Approcci terapeutici

Può capitare che i fibromi abbiano un decorso del tutto asintomatico, se il medico si trovasse di fronte a una casistica del genere si procederà a monitorarlo in maniera periodica tramite una visita ginecologica e un’ecografia. Questo consentirà di valutare eventuali variazioni a:

  • Se il fibroma dovesse avere un aumento di volume;
  • Se il fibroma dovesse avere una variazione in termini di posizione.

In ogni caso gli approcci possono prevedere:

  • Una terapia a base farmacologica nella quale si prescive la pillola contraccettiva;
  • Farmaci definiti analoghi del gn-rh, in tal senso si procederà a fare un’iniezione mensile in grado di bloccare la produzione di ormoni femminili;
  • L’approccio potrebbe prevedere una terapia a base chirurgica nella quale si procederà a rimuovere i fibromi. In tal senso potrebbero essere utilizzate differenti tecniche chirurgiche, tra queste abbiamo:
  1. Un approccio tramite la laparoscopia inserendo gli strumenti necessari attraverso la cavità addominale dopo aver praticato delle incisioni molto piccole;
  2. Un altro tipo di approccio potrebbe essere legato alla modalità in laparotomia. In questo caso si pratica un’incisione nella parete addominale ( il classico intervento definito ” a cielo aperto”);
  3. Un altro approccio prevede l’intervento tramite isteroscopia nel quale vengono introdotti gli strumenti chirurgici nella cavità dell’utero.

Considerazioni finali

In tal senso è bene dire che se parliamo di fitte alle ovaie per prima cosa è bene capire se si tratta di una condizione sopportabile magari legati al flusso mestruale. Diversamente se il dolore dovesse essere molto intenso e poco sopportabile, sarà bene rivolgersi al proprio ginecologo per effettuare eventuali approfondimenti.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.