Fibroadenoma al seno ovvero una patologia tumorale per fortuna con prognosi di natura benigna che può interessare donne. Nella maggior parte dei casi si tratta di pazienti che hanno una giovane età. Si tratta di un tumore che ha dimensioni specifiche? In realtà no, parliamo di una patologia tumorale che in quanto tale ha dimensioni che possono decisamente variare. Lo stesso tumore non ha una massa con una consistenza ben definita, si tratta al contrario di una massa che ha una natura differente. Può essere di natura solida o con una consistenza minore. Ad oggi la medicina moderna, non è ancora riuscita a determinare quali siano le potenziali cause che in tal senso possono far insorgere in una paziente giovane un tumore del genere.
Quindi non possiamo parlare di evidenze di natura scientifica che supportano una teoria precisa rispetto ad un’altra. Si pensa che potrebbe esserci una correlazione tra ormoni presenti nella donna di natura sessuale, in questo caso si parla di estrogeni. In tal senso la loro azione risulta assumere una certa rilevanza in una fascia di età oscillante tra i quindici anni e i 30 anni.
In tal senso è anche bene dire che nella maggior parte dei casi la natura non maligna di questa patologia tumorale, la rende tale da non essere a rischio nella eventuale insorgenza di patologie tumorali maligne nella zona del seno. Come deve regolarsi il paziente? Per prima cosa è bene che la paziente donna si sottoponga a una visita accurata che consentirà di stabilire se la patologia tumorale ha un effettivo decorso benigno e non maligno.
Quali sono invece gli approcci di natura terapeutica che in tal senso è necessario avere? Dipende molto dal tipo di patologia, in alcuni casi potrebbe anche essere richiesto un approccio di natura chirurgica.
Caratteristiche del tumore
In linea generale riferendoci a questa patologia tumorale possiamo dire che tende a manifestarsi nella zona del seno, ha una natura del tutto benigna. In sede di visita e quando il medico inizia la palpazione, la percezione che potrà emergere è quella della presenza di un nodulo che non ha una massa con caratteristiche specifiche. Potrebbe avere al tatto una certa durezza, oppure al contrario avere una massa più morbida.
Il fatto che si possa manifestare nell’organismo di una giovane donna non è una condizione da ritenersi in tal senso particolarmente pericolosa. In ogni caso è chiaro che la paziente donna dovrà avere una certa attenzione nel momento in cui scopre di avere un tumore del genere. Si dovrà quindi sottoporre a visite con cadenza ciclica che consentano di monitorare in maniera attiva il decorso stesso della patologia.
Approfondimenti
Quando parliamo di una patologia tumorale, ci stiamo essenzialmente riferendo a una condizione nella quale una determinata quantità di cellule si produce in maniera del tutto differente dai meccanismi abituali. La loro proliferazione avviene solitamente all’interno di una determinata zona.
Il termine benigno sta a indicare una condizione per cui la quantità di cellule anomale tende a espandersi e crescere in maniera estremamente lenta. Parliamo quindi di un tumore che non ha in corso processi di metastatizzazione. Quindi rimane circoscritto alla zona in cui si è sviluppato senza per questo avere la tendenza a diffondersi in altre zone del corpo.
Il termine invece malligno indica una condizione nella quale il tumore ha un processo espansivo piuttosto rapido. Proprio in tal senso è molto importante riuscire a rimuoverlo quanto prima, per evitare che possa diffondersi in altre zone dell’organismo.
Tipologie tumorali specifiche
Quando parliamo di questa forma benigna al seno ci riferiamo a una patologia univoca o ce ne sono di differenti tipologie? In realtà è bene dire che potremmo avere a che fare con due tipologie specifiche di tumore, vediamo quali sono:
- Nella sua forma semplice parliamo di una patologia del tutto benigna che in quanto tale non ha processi di natura espansiva ma tende a rimanere stabile nel corso del tempo.
- Nella sua forma invece complessa pur mantenendo una struttura benigna è bene che il paziente si sottoponga a visite in tal senso periodiche. Questo perchè potrebbe nel corso del tempo scatenare una forma di tumore del tutto maligno. Tuttavia le differente presenti tra le due patologie riguardano anche il tipo di struttura che hanno. In quelli complessi si può notare la presenza di cisti che al loro interno contengono liquido e depositi di calcio.
Forma benigna
Rappresenta una forma del tutto benigna che in tal senso è presente in maniera specifica in giovani donne che hanno un range temporale compreso tra i 15 anni e i 30 anni. Infatti a livello temporale sembra che la sua comparsa in donne con un’età superiore ai 30 anni tenda ad essere molto meno frequente. In tal senso è anche bene specifiare che quando una donna ha avuto la menopausa, nel periodo successivo raramente potrebbe sviluppare una patologia tumorale del genere.
Cause non determinabili
Quali siano le cause che ad oggi possono innescare la comparsa di un tumore del genere non sono ancora state chiarite. Tuttavia si ipotizza basandosi su studi recenti che potrebbe esserci una correlazione con livelli ormonali presenti nella donna superiori alla norma: si sta parlando dei livelli di estrogeni. Se questa ipotesi nel corso del tempo fosse suffragata da evidenze empiriche di natura scientifica, potrebbe essere la corretta intepretazione di livelli ormonali che sono differenti in base all’età anagrafica della donna. In tal senso è bene dire che in donne più giovani la quantità di ormoni presenti ha sicuramente livelli più elevati. Al contrario in donne che vivono fasi come la menopausa o un periodo successivo alla menopausa i livelli ormonali tendono ad essere decisamente inferiori.
Caratteristiche specifiche della massa tumorale
Parliamo di un tumore che ha delle caratteristiche che in quanto tali sono specifiche? Si vediamole insieme:
- Si tratta di una patologia che in quanto tale in fase di visita e relativa palpazione viene identificato come nodulo
- Si tratta di una patologia che in sede di esame può essere identificata perchè presenta contorni con un certo livello di definizione
- La massa al tatto può essere di consistenza varabile quindi potrebbe avere un certo grado di durezza o risultare maggiormente morbido
- In linea generale non è un tumore che tende a creare sindromi dolorose
- Le dimensioni non hanno uno standard univoco ma possono essere variabili
Tumore singolo o gruppi di tumori?
Stiamo parlando di una patologia tumorale che come tale tende a manifestarsi in forma singola o a gruppi? La risposta è dipende, il fibroadenoma al seno potrebbe fare la sua comparsa in una giovane donna sia in maniera del tutto singola, sia con più masse. Si sviluppa in un seno o in entrambi? La patologia potrebbe fare la sua comparsa sia in un seno che in tutti e due.
Tuttavia in tal senso è importante fare una distinzione specifica. Se le masse presenti hanno una struttura semplice la loro comparsa non deve destare particolari preoccupazioni.
Consultare un medico
Quando a tutti gli effetti è consigliabile consultare un medico? Se la massa dovesse fare la sua comparsa o dovesse nel corso del tempo accrescersi, sarà sicuramente consigliabile rivolgersi a un medico che in tal senso potrà valutare se sia necessario sottoporre il paziente a approfondimenti di natura clinica. In questo modo si potrà stabilire con certezza quale sia la forma tumorale che interessa la giovane paziente se si tratti quindi:
- Gli accertamenti e gli approfondimenti aiuteranno a stabilire se si tratta di una forma semplice
- Gli accertamenti e gli approfondimenti aiuteranno a stabilire se si tratta di una forma complessa
Fasi critiche
Nella maggior parte dei casi questa patologia tumorale viene diagnosticata e considerata del tutto innocua. Non causerà in tal senso alcun tipo di problema. Dovendo parlare di possibili fasi critiche, ci si dovrà orientare verso la forma complessa che potrebbe dare nel corso del tempo origine a un tumore maligno al seno.
Processo diagnostico
Quali le corrette procedure che consentono di stabilire con certezza il tipo di patologia? Per prima cosa si sottoporrà il paziente ad un’accurata visita medica. Nel corso di tale visita si procederà a sottoporre la paziente a ulteriori approfondimenti se questo dovesse rendersi necessario. In tal senso il medico potrebbe decidere di sottoporre la paziente a esami quali:
- La paziente potrebbe essere sottoposta a un esame quale la mammografia
- La paziente potrebbe essere sottoposta a un esame quale l’ecografia al seno
Vediamo tuttavia in tal senso in maniera approfondita tutto l’iter diagnostico che riguarderà la paziente:
- Nel corso della visita medica approfondita, il medico esaminerà con attenzione la zona del seno dove si trova la massa. Questa tipologia di esame consentirà di stabilire quale sia la la forma specifica della massa e quali siano le dimensioni effettive. Come detto in precedenza la massa potrebbe avere un certo grado di durezza o risultare con una consistenza maggiormente morbida. Se si tratta di masse più grandi ed evidenti, il medico potrebbe individuarla anche a occhio nudo.
- Successivamente a questa prima valutazione medica la paziente verrà sottoposta a una mammografia che consente di avere una panoramica dettagliata della zona in cui si trova la massa sospetta. Questo grazie all’ausilio di raggi x che consentono di avere delle immagini con un buon livello di dettaglio. Una caratteristica molto importante anche in termini di prognosi del tumore è che la massa si presenti isolata e quindi di fatto non estesa ad altre zone dell’organismo. Questo esame è molto importante se eseguito su donne che hanno un’età maggiore dei 30 anni. Consente infatti di rilevare tale massa
- La paziente potrebbe essere sottoposta a un’ecografia al seno. Questo esame consente di poter vedere in maniera molto dettagliata quale sia la struttura della massa presenta nel seno della donna. Si utilizza un monitor e a differenza della mammografia questo esame non utilizza radiazioni che possono risultare nocive per la donna.
- Se gli esami diagnostici ai quali viene sottoposta la giovane paziente dovessero dare evidenza della presenza di eventuali cisti, si procederà a inserire un ago nella massa e si aspirerà una porzione del liquido presente. In una fase successiva si procederà ad esaminare il liquido raccolto in un laboratorio apposito.
- Un altro esame che in tal senso è quello più approfondito e che fornisce i riscontri più validi è la biopsia. Come si esegue? Si preleva una porzione di massa sospetta e viene successivamente analizzata al microscopio. Perchè utilizzare un esame come la biopsia? Perchè consente di rilevare le sostanziali differente che intercorrono tra cellule che hanno una conformazione benigna e cellule invece che hanno una conformazione maligna.
Approcci terapeutici
La fase di rimozione di una massa tumorale del genere richiede un intervento chirurgico apposito. Di fatto è anche vero che se il decorso della massa è del tutto benigno, si tende a non operare. Il motivo è che non parliamo di una patologia che in quanto tale comporta dei rischi per la giovane donna.
In tal senso è bene fare delle valutazioni prima di sottoporra una persona a un intervento chirurgico quali:
- Operare un paziente anche in condizioni di massima attenzione e sicurezza ha una percentuale di rischio
- Se si tratta di masse semplici hanno un decorso tale da poter subire una riduzione del loro volume
- Le patologie tumorali che hanno la caratteristica di essere semplici non evolvono ma si mantengono stabili. Quindi tendono a non creare processi di metastatizzazione
Considerazioni e approfondimenti
La decisione di non intervenire in maniera chirurgica non deve coincidere con trascuratezza lato paziente o scarsa attenzione. In ogni caso anche in presenza di una forma del tutto benigna e innocua, la paziente è bene che si sottoponga a controlli periodici che l’aiuteranno a monitorare l’evoluzione della massa tumorale benigna e anche a evitare qualsiasi tipo di ipotetica complicazione che potesse sorgere in futuro.
Quando eseguire l’intervento
Quando invece si rende necessario ricorrere all’intervento chirurgico? Dopo aver effettuato una biopsia, qualora dovesse emergere una struttura tale da far sospettare un decorso di natura maligna, sarà utile e consigliabile intervenire in maniera chirurgica. In tal senso gli approcci che si potranno utilizzare sono fondamentalmente tre:
- La paziente potrebbe essere sottoposta a biopsia escissionale. Si tratta di un approccio che prevede la rimozione delle cisti nella zona delle ghiandole. La procedura si esegue praticando un’incisione nella zona interessata dalla massa con relativa analisi fatta in laboratorio. Se l’esito dovesse essere di una patologia maligna si dovrà anche intervenire con cicli di chemioterapia e radioterapia.
- Un altro approccio che potrebbe essere utilizzato è con uno strumento che viene chiamato criosonda e congela e scongela in un secondo momento i tessuti considerati sospetti. Questo sbalzo termico consente di causare la morte delle cellule tumorali.
- Negli ultimi anni si è andata affermando un approccio che come tale inizialmente si è imposto per trattare tumori come quello al fegato, alla prostata e quello all’utero. Si tratta di emissione di ultrasuoni molto intensi con apposito strumento che consente di distruggere le cellule del fibroadenoma al seno.