Posso sottopormi a un trattamento di fecondazione assistita a 45 anni? Il mio desiderio di maternità è molto forte, la mia vita è soddisfacente da molti punti di vista. Con il mio compagno ho creato un buon equilibrio di coppia, dialoghiamo, facciamo l’amore, abbiamo una buona intesa sessuale.
Il lavoro è un altro fronte che mi soddisfa molto, infatti, sono arrivata ad un buon livello, in ufficio mi rispettano e svolgo una professione che mi appassiona fortemente. Quello che mi manca in questo preciso momento della mia vita è riuscire a formare con il mio compagno una famiglia. Voglio un figlio per realizzare quel desiderio di maternità che ho sempre avuto e coltivato in me ma che non ho mai espresso, dando priorità ad altri aspetti della mia vita.
Fecondazione assistita a 45 anni: la storia di molte donne
Quella che abbiamo descritto adesso, potrebbe essere la storia di molte donne che si trovano di fronte a un bivio, hanno una buona situazione economica ma non riescono ad avere un figlio. Giustamente si domandano se conviene ricorrere alla fecondazione assistita a 45 anni. Ora cerchiamo di approfondire questo tema, valutando in maniera razionale e obiettiva i pro e i contro di una scelta del genere partendo dai mutamenti culturali che ci sono oggi.
Dire che la donna moderna ha valori simili a quelle di una volta è sbagliato. Per quanto sia ancora forte e radicato il desiderio di maternità, nella mentalità della donna di oggi, i figli non rappresentano più la prima priorità sulla quale costruiscono la loro vita di coppia.
Un figlio arriva a 45 anni arriva per il desiderio di indipendenza economica.
Il desiderio di indipendenza economica è una delle priorità della donna moderna. In pratica si è disposti a sacrificare quel naturale desiderio di maternità che accompagna da sempre la vita di una donna per realizzare prima una propria autonomia economica. Il confronto con gli uomini, la voglia di non dover dipendere o sottostare ad alcun tipo di vincolo economico rendono la donna molto determinata.
Per questo motivo è disposta a mettere da parte quel naturale desiderio di maternità che sente dentro di sè e realizzare se stessa nella professione. Concentra tutte le sue energie nella realizzazione di una propria professionalità, la voglia di emergere e fare è molto forte e radicata. Per questo motivo i primi anni della sua vita rappresentano un calcolo razionale e uno sforzo continuo per migliorare la propria posizione professionale.
Ma è solo desiderio di indipendenza economica?
Fino a questo momento abbiamo parlato di desiderio di indipendenza economica, spesso però la situazione va valutata anche da un altro punto di vista. Un solo reddito oggi non basta, spesso non si riescono a costruire delle famiglie proprio per problemi di natura economica. Per questo motivo la donna è costretta a rimandare questa scelta e pensare a fare un figlio in un secondo momento.
Oltre a questo abbiamo un cambio culturale marcato rispetto ai nostri nonni. A quei tempi, costruire una famiglia era una priorità, era il primo pensiero. Nonostante ci fossero difficoltà di natura economica, si pensava comunque ai figli e a formare una famiglia.
Questo è uno dei principali motivi per cui si decide di ricorrere alla fecondazione assistita a 45 anni, gravidanze naturali come potevano avvenire una volta, magari a 20 anni, sono ormai una storia che appartiene al passato della famiglia tradizionale. Questo non vuol dire che le nostre nonne non potevano rimanere incinta anche a 45 anni in maniera del tutto naturale.
Tuttavia accadeva raramente, la normalità era avere i figli a 20 anni. Perché le nostre nonne riuscivano ad avere una gravidanza naturale a 45 anni? Per prima cosa non si utilizzano contraccettivi, vivevano in ambienti più sani dal punto di vista dell’inquinamento e con uno stress molto inferiore a quello di oggi.
Rivolgersi a una clinica per la fecondazione assistita a 45 anni
Quindi se dovessimo rivolgerci a una clinica della fertilità, manifestando la nostra volontà di sottoporci a una fecondazione assistita a 45 anni, a cosa potremmo andare incontro? Quale probabilità avremmo di successo? Le cliniche della fertilità da questo punto di vista hanno ben chiaro in mente quanto siano scarse le probabilità di avere una gravidanza a 45 anni.
Alla base di queste difficoltà, esiste un processo naturale legato ai processi di invecchiamento della donna. Superati i 35 anni, le riserve ovariche delle donne comincia a diminuire drasticamente, oltre a questo si può riscontrare una qualità molto bassa degli ovociti.
Per quanto la fecondazione assistita rappresenti una tecnica ottimale per consentire a una donna di avere un figlio nel momento in cui non riesce tramite una gravidanza naturale questa ha un grande limite: il fattore età.
Quali le soluzioni per una fecondazione assistita a 45 anni?
Quindi quali sono le soluzioni che possiamo mettere in campo per fare in modo che una fecondazione assistita a 45 anni abbia delle buone probabilità di successo? Esiste una tecnica ancora poco conosciuta da tante donne, che spesso di stupiscono quando la sentono nominare: stiamo parlando della ovodonazione.
Se dovessimo specificare meglio di costa stiamo parlando, potremmo anche utilizzare il termine fecondazione eterologa. In pratica stiamo parlando di un trattamento nel quale anche le donne che hanno 45 anni, possono vedere aumentate in maniera esponenziale, le probabilità di avere un figlio a 45 anni.
In pratica si utilizzano gli ovociti di una ragazza più giovane, in questo modo aumentiamo decisamente le percentuali legate all’ottenimento di un numero elevato di embrioni sani, riducendo allo stesso tempo la percentuale legata a possibili aborti.