Quando parliamo di euforia, di una persona che è euforica essenzialmente a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta nella sostanza di uno stato d’animo, un approccio emotivo e relazionale che si produce in una persona che improvvisamente per qualche motivo, percepisce dentro di sè una sensazione molto forte e intensa: una sorta di felicità. Potremmo anche unire a questa sensazione euforica sperimentata dal soggetto altre due sfumature emotive molto importanti quali la gioia e una sensazione di benessere sia di natura mentale che psicologica.
Cosa accade esattamente nell’animo di una persona euforica? Avviene un mutamento di natura caratteriale con le persohe che improvvisamente acquisiscono un livello di sicurezza personale che prima della manifestazione euforica non avevano assolutamente. Forse la condizione più piacevole e positiva che vive il soggetto è quella di non avere improvvisamente alcun tipo di stress, pensiero negativo o preoccupazione che in quel momento sono in grado di mettere in pericolo in qualche modo lo stato di benessere che stanno vivendo.
Motivazioni dell’improvviso benessere
Tuttavia a questo punto è bene chiedersi da dove derivi questa sensazione improvvisa di benessere, se da un evento, da uno stato mentale, andiamo a vedere insieme quali possono essere le motivazioni che scatenano questo benessere improvviso:
- Il soggetto potrebbe avere una condizione psicologica e fisica di benessere improvviso in seguito a un accadimento positivo e imprevisto che è avvenuto nella sua vita
- Il soggetto potrebbe avere una condizione psicologica e fisica di benessere a causa del consumo di determinate sostanze
- Il soggetto potrebbe avere una condizione di benessere del genere per un meccanismo di natura mentale che si è improvvisamente instaurato
Running e condizione euforica
Probabilmente è un’informazione non conosciuta da molte persone, tuttavia chi pratica attività fisica, nello specifico fa running, pratica quindi a livello amatoriale o in maniera più seria la corsa, può avere internamente delle sensazioni di benessere legate alla produzione di endorfine che vengono stimolate dalla corsa. Quindi fare attività fisica, corsa, può stimolare una sensazione di benessere in generale. Tuttavia questa condizione non viene solo prodotta da un’attività come la corsa, tutti gli sport in generale possono produrre una sensazione piacevole in tal senso.
Tuttavia non sempre questo benessere mentale e fisico è la conseguenza di un evento positivo nella vita di una persona. Un soggetto euforico può anche essere in questo stato d’animo e condizione psicologica, in seguito all’assunzione di sostanze stupefacenti. In questo specifico caso però la reazione che ha il soggetto non è in alcun modo proporzionata all’evento che sta effettivamente vivendo.
Quindi a tutti gli effetti si crea una sorta di sproporzione tra l’evento che potrebbe avere prodotto lo stato euforico e il soggetto stesso. Questo è anche la spia di un problema più grande che si può verificare nel soggetto. Si tratta infatti di una situazione nella quale la persona perde completamente la capacità di essere razionale, di vivere gli eventi, il quotidiano e quello che accade con il giusto grado di razionalità.
Stato euforico e depressione bipolare
Uno stato di natura euforica, potrebbe interessare soggetti che soffrono magari di un disturbo di natura bipolare. Si tratta di una problematica che interessa l’umore delle persone che in termini percentuali può colpire circa il tre per cento della popolazione mondiale. Non si tratta di un disturbo facilmente diagnosticabile, soprattutto perchè il soggetto presenta un quadro di natura clinica complesso.
Una persona che presenta un disturbo bipolare nella maggior parte dei casi non è neanche consapevole di averlo, per il semplice fatto che vive gli eventuali episodi maniacali che manifesta come condizioni del tutto normali.
Come si manifesta esattamente un disturbo del genere? Nel soggetto sicuramente si crea una frattura, uno squilibrio di natura emotiva che si concretizza poi in una persona che può avere frequenti sbalzi umorali che vanno dall’essere irritabile e molto lunatico, fino all’avere un livello di eccitabilità piuttosto esasperato.
I livelli umorali così oscillanti, portano il soggetto ad avere momenti nei quali sperimenta una grande energia presente in sè uniti ad altri momenti dove invece il livello energetico tende a calare drasticamente. Se dovessimo operare un collegamento tra il disturbo bipolare e la fase euforica, dovremmo sicuramente parlare dell’ipomania.
Ipomania
Nell’ipomania il soggetto è predominato da uno stato di eccitamento tale che questo fa calare anche le ore di sonno delle quali ha bisogno. Il soggetto avverte di avere una quantità di energia fisica maggiore, sente di avere la mente più pronta e lucida e ovviamente tende a parlare di più.
Nello stesso tempo il livello di autostima del soggetto tende a crescere, infatti percepisce una sensazione estremamente positiva addosso, ha fiducia in sè stesso e pensa proprio per questo motivo di riuscire in qualsiasi impresa. Tuttavia questo eccessivo livello di sicurezza in se stesso e nelle proprie capacità ne può mutare anche profondamente il comportamento.
La eccessiva sicurezza che dimostra rispetto al passato lo può portare ad assumere atteggiamenti completamente differenti, molto disinibiti, al punto tale da avere anche comportamenti non corretti sul piano sociale e caratterizzato da un eccessiva libertà.
Condizione euforica e schizofrenia
Una condizione euforica può anche essere la conseguenza di uno stato schizofrenico. La schizofrenia è uno stato caratterizzato da psicosi che è una sorta di stato nel quale il soggetto ha una progressiva perdita di contatto con la realtà intorno. La malattia può anche essere caratterizzata da allucinazioni che sono di fatto percezioni errati e non veritiere che il soggetto ha. Un soggetto che soffre di questa problematica psichiatrica può anche avere una sorta di involuzione nella sfera affettiva. In pratica inizia a percepire in maniera del tutto ridotta e distaccata la sfera delle emozioni che fanno parte di lui.
Ad oggi la scienza moderna non è ancora riuscita a determinare quali sono le cause che scatenano in un soggetto una condizione del genere. Si ipotizza ma non è stato in alcun modo dimostrato che ci possano essere dei fattori di natura genetica e ambientale. C’è un periodo particolare nella vita di una persona nella quale i sintomi possono fare la loro comparsa? Si, la sintomatogia tende a manifestarsi nella fase dell’adolescenza e all’esordio dell’età adulta.
Il processo diagnostico prevede che la sintomatologia deve manifestarsi in maniera costante per almeno sei mesi prima che avvenga la diagnosi.
Stati euforici e neurotrasmettitori
Dovendo parlare di stati euforici in un soggetto è molto importante anche fare un approfondimento ad alcuni neurotrasmettitori che sono direttamente collegati a questo stato d’animo. La dopamina è il principale neurotrasmettitore che che provoca in un soggetto sensazioni come il piacere e il benessere.
La serotonina può influenzare a sua volta non in maniera così radicale come la dopamina sensazioni quali ad esempio lo stato di benessere del soggetto.
Ulteriori approfondimenti
L’euforia quindi a tutti gli effetti non viene considerata come una condizione di natura medica, perchè può essere stimolata da eventi della vita quali il piacere sessuale, la gratificazione di natura emotiva, o l’esercizio fisico sono in grado di stimolare la sua comparsa. Diventa una condizione di natura patologica quando si manifesta senza alcun tipo di riferimento a situazioni oggettive o in contesti nei quali non ha senso che il soggetto sia euforico.
Ricapitoliamo quali sono le condizioni patologiche che possono scatenare questo stato d’animo:
- Potrebbe essere provocato dall’utilizzo di droghe specifiche come la l’eroina e la cannabis
- Potrebbe essere la conseguenza di stati maniacali collegati al disturbo bipolare
- Lesioni celebrali che non consentono di elaborare anche emozioni negative
- Pazienti affetti da schizofrenia se in preda ad allucinazioni
- La deprivazione di ossigeno può dare stati euforici. Frangente tipico di alpinisti che arrivano in poco tempo ad elevate altitudini