esame emocromocitometrico : a cosa serve

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Quando ci dobbiamo sottoporre a un esame emocromocitometrico? A cosa serve? E’ consigliabile farlo solo in presenza di eventuali anomalie o per fare degli approfondimenti sul nostro stato di salute? Oppure dobbiamo valutare di fare un esame emocromocitometrico anche se ci sentiamo bene, semplicemente come forma precauzionale per vedere qual’è il nostro livello di salute generale?

Queste sono alcune delle domande che in condizioni normali una persona giustamente si pone, proprio per questo motivo abbiamo deciso di fare un approfondimento in tal senso. L’emocromo è un esame che viene fatto in laboratiorio e serve per dare una panoramica completa sul sangue che circola nel nostro organismo.

Nel momento in cui lo facciamo, andremo a verificare la quantità di globuli presenti ( leucociti, globuli bianchi, rossi). Tuttavia nel momento in cui si svolge questo esame, si verificano anche i livelli di ematocrito, di emoglobina, oltre a ulteriori parametri.

Come avviene l’esame

Per eseguire l’esame, si preleva una piccola quantità di sangue tramite ago che viene inserito nella vena di un braccio. Successivamente al prelievo, la conservazione del campione di sangue avviene tramite una provetta che contiene al suo interno un anticoagulante. In seguito il campione viene trasportato presso un laboratorio dove un macchinario che si chiama contaglobuli, lo analizza.

Scopo della conta dei globuli

Per comprendere meglio lo scopo di un esame emocromocitometrico, è importante conoscenere nel dettaglio quali siano le componenti all’interno del sangue, come funzionano e a quali compiti sono adibite. Cominciamo col dire che nel sangue dell’uomo, sono contenute piastrine e cellule. La funzione dei globuli rossi è quella di trasportare ossigeno, dando al sangue il tipico colore rosso. Nel nostro organismo esiste un sistema immunitario che si attiva ogno volta che deve combattere delle infezioni in corso, provenienti magari da agenti esterni che si sono introdotti nel nostro corpo.

I globuli bianchi, sono parte integrante del sistema immunitario. Le piastrine invece svolgono un’altra funzione, servono ad arrivare il meccanismo della coagulazione necessario ad impedire le emoraggie.

Composizione del sangue

Il sangue è composto a sua volta dal plasma che è una componente importante, al suo interno sono contenuti proteine, prodotti del metabolismo, ormoni. Oltre al plasma, nel sangue esiste una porzione di natura cellulare rappresentata dai globuli bianchi, i globuli rossi e le piastrine.

Esame emocromocitometrico: sua utilità

L’emocromo completo aiuta a valutare in maniera attenta e approfondita, i componenti presenti all’interno del sangue. Una patologia come ad esempio l’anemia, si manifesta in presenza di una marcata diminuzione della conta delle cellule presenti nel sangue. L’emocromo è utile anche per scoprire se sono avvenute delle modifiche negli organi, per questo motivo l’esame è molto utile per la diagnosi di una serie di patologie. Le informazioni che è in grado di fornire sono talmente tante che tale esame è uno dei più utilizzati in ambito medico.

Nel caso in cui a livello medico, si sospetti la presenza di una determinata malattia che può colpire le cellule del sangue, come un’infezione, una neoplasia, si prescrive l’emocromo. Se in base alla diagnosi effettuata dal medico in seguito a un emocromo, il soggetto  soffre di una serie di disturbi che causano valori anomali in un emocromo, sarà necessario sottoporlo in maniera frequente a questo tipo di esame.

L’emocromo completo è talmente utile da avere applicazioni specifiche in varie specialità mediche.

Interventi chirurgici e emocromo

Se una persona deve essere sottoposta a un intervento chirurgico, verrà prima sottoposto a un emocromo completo, questo per determinare il suo stato di salute attuale e l’eventuale presenza di un’anemia, per verificare in maniera attenta i livelli di piastrine presenti nel paziente, e escludere eventuali infezioni in corso. Allo stesso modo l’esame viene ripetuto dopo aver sopposto il paziente all’intervento chirurgico per verificare il livello di perdita di sangue.

Se un paziente di presenta in Pronto Soccorso, lamentando sintomi quali febbre, dolore di tipo addominale, si procede a effettuare un esame emocromocitometrico che consentirà anche di stabilire se sono presenti eventuali emoraggie o traumi. Se poi parliamo di persone che magari sono in cura chemioterapica per una neoplasia, sarà ancora più importante sottoporli a un emocromo completo per verificare la quantità di piastrine, globuli bianchi e emoglobina.

Patologie tumorali e emocromo

Purtroppo sappiamo che la chemioterapia, pur essendo una pratica necessarie per tutte quelle persone che sono affette da una neoplasia, non distrugge solo le cellule tumorali, ma anche quelle sane. Quindi nei pazienti curati con chemio, il sistema immunitario risulta indebolito.  I trattamenti a base chemioterapica, tendono a inibire la produzione di cellule nel sangue presenti nel midollo osseo. La conseguenza è legata alla diminuzione drastica di globuli bianchi, piastrine e emoglobina. 

Emocromo regolare per pazienti psichiatrici

Pazienti in cura psichiatrica che assumono determinati farmaci ad esempio la clozapina, possono incorrere nel rischio di avere un livello molto basso di globuli bianchi. Per questo motivo è bene monitorarli attentamente, sottoponendoli a frequenti emocromi. Solo in questo modo sarà possibile verificare il loro livello di globuli bianchi nell’eventualità che si abbassasse troppo.

Gravidanza e emocromo

Non va sottovaluto neanche il periodo di gravidanza di una donna, può essere un momento molto delicato, immaginiamo per un attimo lo sviluppo di una malattia come l’anemia. Le conseguenze per la madre e il figlio, possono essere estremamente negative. In tal senso l’emocromo completo fa parte di quella routine prenatale necessaria a monitorare le condizioni di salute della madre e del futuro nascituro.

Ematologia e emocromo

Nell’ematologia, una specifica branca della disciplina medica che si occupa dello studio del sangue, l’emocromo è un esame indispensabile per stabilire se il soggetto è eventualmente affetto da patologie legate al sangue.  L’esame infatti è in grado di dare un quadro completo del sistema ematopoietico, degli organi e dei tessuti che sono direttamente coinvolti nella produzione di cellule del sangue.

Facciamo un esempio concreto in tal senso, un livello di cellule nel sangue, può anche essere direttamente influenzato da un funzionamento non corretto del midollo osseo. In questi casi come si procede? Serve necessariamente intervenire con una biopsia del midollo per capire in presenza di quale anomalia ci troviamo.

Potrebbe anche trattarsi della presenza di una leucemia o di un linfoma. 

Procedura automatizzata per l’emocromo

Ovviamente il campione di sangue non viene analizzato a mano ma si utilizza una macchina specifica definita analizzatore. Cosa fa esattamente? All’interno della macchina, il campione viene sottoposto a un procedimento specifico che consente una distribuzione uniforme delle cellule. Successivamente viene diluito e convogliato in due canali specifici che consentono di contare le cellule. In un primo canale, viene verificata la quantità delle cellule realtive a globuli rossi e piastrine, nell’altro canale globuli bianchi e emoglobina.

Tempi medi per analizzare le cellule

Nella maggior parte dei casi, un analizzatore impiega un tempo minimo per contare la numerosa quantità di cellule. Si parla di mezzo minuto, campionando e analizzando quantità molto elevate di cellule, i risultati ottenuti sono molto precisi. Tuttavia il limite di questa tecnica è legato alla scoperta di quelle cellule che presentano delle anomalie. In questi casi è necessaria una revisione manuale. 

In termini percentuali, dal 10 al 25% dei casi, i risultati ottenuti tramite il campionatore richiedono ulteriori approfondimenti.

Casistiche nelle quali è necessaria una campionature delle cellule in maniera manuale

Quali sono le casistiche che richiedono una campionatura manuale delle cellule? Nel in cui vi sia la presenza di cellule anormali o quando la stessa macchina utilizzata per la campionatura attraverso una serie di allarmi, segnala la presenza di risultati che potrebbero non essere attendibili.

Si prepara quindi del sangue che viene poi esaminato a un microscopio. In questo modo è possibile valutare l’aspetto dei globuli bianchi, rossi e della piastrine e si possono notare le eventuali anomalie presenti. Si parla di cambiamenti nell’aspetto dei globuli rossi, molto importanti per effettuare la diagnosi di una patologia presente nel soggetto. Come avviene la campionatura?

Vengono contate un totale di 100 cellule, in alcuni casi 200, con questo approccio, ci possono essere degli errori legati al numero totale di cellule contate. Tuttavia è molto utile per identificare eventuali cellule anormali, un analizzatore non è in grado di fare questa cosa. Un procedimento molto utile ad esempio per individuare cellule relativa alla leucemia acuta.

Con l’emocromo è possibile diagnosticare i tumori?

Attraverso l’esame dell’emocromo è possibile diagnosticare la presenza di tumori? Analizzando la stretta correlazione tra globuli rossi, globuli bianchi e piastrine sono i valori che nella maggior parte dei casi vengono presi in considerazione per cercare di diagnosticare la presenza di eventuali neoplasie, andiamo a vedere nello specifico come.

Parlando di globuli rossi, dobbiamo dire che queste come quantità, sono decisamente le cellule più numerose presenti nel sangue, si parla di valori che variano dai cinque milioni fino ad arrivare agli otto milioni per millimetro cubo. Se dobbiamo parlare di eventuali patologie tumorali presenti, uno dei segnali che non dovremmo sottovalutare è la brusca diminuzione di questi in tempi brevi, fino ad arrivare a valori minimi che sono all’incirca di 8 grammi per decilitro.

8 grammi per decilitro, danni al midollo osseo

Il midollo osseo all’interno del nostro corpo ha delle funzioni molto importanti, cosa succedde quando inizia ad avere dei danni che ne compromettono il suo funzionamento? Probabilmente deriva dalla presenza di cellule malighe che stanno circolando nel sangue. Il segnale è molto importante e non va assolutamente sottovalutato.

Potremmo trovarci in presenza di patologie molto serie come la leucemia cronica, il linfoma, il mieloma. Cosa accade invece se il valore dei globuli rossi è invece troppo elevato? Parliamo di un superamento dei 5,8 milioni per millimetri cubo. In questo caso potremmo trovarci in presenza di una rara forma di tumore del sangue chiamato policitemia vera.

Si tratta di una neoplasia caratterizzata da un aumento di tutti i globuli presenti nel sangue, rossi, bianchi, piastrine.  Quali sono i sintomi di questa neoplasia? Il soggetto avverte cefalea, presenta disturbi visiva, si sente stanco. Il primo sintomo può manifestarsi specialmente dopo una doccia. Si può lamentare un forte prurito, accompagnato da da un colorito rossastro nel volto. Anche i piedi e il palmo delle mani, può apparire di un colorito rossastro, si avverte una sensazione di calore unita a dolore.

Globuli bianchi

Parlando di globuli bianchi, dobbiamo subito dire che si tratta di cellule dal sangue che hanno il compito di aiutare il sistema immunitario a combattere in maniera efficace tutte quelle infezioni che possono danneggiare il nostro organismo. In condizioni normali, i valori dei globuli bianchi, si aggirano intorno ai 4000-10.000 per microlitro. Se il loro valore diminuisce in maniera drastica, è probabile che il midello osseo abbia subito dei danni anche seri. La stessa cosa se i valori sono troppo elevati, anche in questo caso è presente un pericolo che non va sottovalutato. 

Valori relativi alle piastrine

Come abbiamo visto l’esame emocromocitometrico, è molto utile per analizzare uno spettro molto ampio di possibili patologie presenti dentro al nostro organismo.  Vediamo adesso quali sono i valori normali delle piastrine. Cominciamo col dire che servono a regolare il coretto funzionamento del processo di coagulazione del sangue. La loro misurazione è legata al microlitro. In un soggetto sano, privo di patologie, il loro valore si aggira intorno ai 150.000-400.000 per microlitro.

Se presentano un valore molto basso, ancora una volta ci potremmo trovare in presenza di un cattivo funzionamento del midollo osseo. Allo stesso modo, un aumento della loro presenza oltre determinati valori, indica una condizione pericolosa che potrebbe sfociare in una rara forma di tumore chiamata trombocitemia essenziale.

Funzione dei marcatori tumorali

Oltre all’ulitilizzo di questi tre parametri, spesso è molto utile prendere in considerazioni quelli che vengono definiti i marcatori tumorali. Stiamo parlando di proteine che si possono esaminare nel sangue e la loro presenza in alcuni casi può indicare una neaplasia. Soprattutto serve porre particolare attenzione se il loro livello è elevato. La causa di questa loro presenza in concentrazioni maggiori può essere legata alla proliferazione incontrollata di cellule tumorali che riproducendosi in maniera più veloce delle cellule sane, rilasciano nel flusso sanguigno, una quantitò maggiore di proteine.

Va specificata una cosa molto importante, la presenza di valori anomali nella quantità delle piastrine, globuli rossi, globuli bianchi e marcatori tumorali, non sempre è indice della presenza di patologie tumorali. I dati vanno sempre letti da un medico che sia in grado di interpretarli nella maniera più giusta. Quindi se il vostro emocromo presenta valori elevati, è beve ri rivolgiate a uno specalista ematologo che saprà meglio interpretare i valori anomali presenti.