Quando parliamo di endometrite, ci stiamo essenzialmente riferendo a una problematica di natura infiammatoria nella quale la zona interessata è quella dell’endometrio. Di cosa stiamo parlando esattamente? Si tratta a tutti gli effetti di una mucosa di cui l’utero è interamente rivestito. Stiamo parlando di un rivestimento di natura interna. Tuttavia il processo di natura infiammatoria non è necessariamente detto che si limiti solo alla zona dell’endometrio, se si spinge in maggiore profondità fino alla zona del miometrio, si potrà parlare in tal senso di endomiometrite. Si tratta di un processo di natura infiammatoria che tende a colpire con maggiore frequenza la popolazione maschile o quella femminile? In realtè è bene specificare che le persone maggiormente interessate da questa problematica sono le donne che hanno avuto appena un figlio.
Il motivo di questa predisposizione è legata al fatto che successivamente al parto una donna tende ad essere esposta in maniera più diretta a infezioni. Tuttavia questa particolare condizione che vivono le donne che hanno appena partorito, non esclude a priori che questa problematica possa emergere anche in donne che non hanno mai avuto figli o in donne che stanno vivendo il periodo specifico della menopausa.
Quali possono essere i sintomi che possono interessare una donna che soffre di questa infiammazione? In tal senso possiamo elencare una serie di sintomi tra cui:
- La donna potrebbe andare incontro a problematiche che riguardano sindromi di natura dolorosa nella zona del ventre
- La donna potrebbe diventare piretica
- La donna potrebbe andare incontro a una perdita di natura emorragica nella zona dell’utero con sangue di colore scuro
L’approccio terapeutico per una problematica del genere prevede la somministrazione alla paziente di antibiotici. L’intervento farmacologico è essenzialmente mirato e si pone come obiettivo quello di debellare l’agente di natura nociva che nell’organismo della donna ha scatenato questo tipo di processo infiammatorio. Quando si parla di questo processo infiammatorio alla quale la donna può andare incontro ci si riferisce a una problematica univoca e identificabile come standard? In realtà no, la problematica che interessa la donna potrebbe essere di due tipologie ben differenti che adesso andremo ad approfondire.
Classificare il processo infiammatorio
In realtà se dobbiamo classificare questo specifico processo infiammatorio possiamo dire che potremmo trovarci in presenza di due differenti tipologie che adesso andiamo ad approfondire:
- Potrebbe essere una forma acuta nella quale la sindrome si manifesta principalmente in donne che hanno da poco partorito. Se si tratta della forma acuta nella donna si potranno formare degli ascessi che saranno localizzati nella zona delle ghiandole endometriali. In tal senso possiamo fornire alcune percentuali sullo sviluppo di questa problematica di natura infettiva? Si, si è arrivati a determinare che all’incirca nel tre per cento dei casi di parti nei quali il bambino nasce in maniera del tutto naturale, potrebbere presentarsi questo processo infiammatorio. Le percentuali appena fornite riguardano ovviamente donne che hanno un parto naturale, se al contrario parliamo di donne che subiscono un taglio cesareo per partorire, la percentuale potrebbe salite anche al 20 per cento. Tuttavia se si procede in maniera rapida e tempestiva, nel caso in cui si manifestasse una problematica del genere a intervenire con un’opportuna cura a base di antibiotici, si possono ottenere risultati positivi.
- Se invece parliamo della forma cronica, si tratta di un problema che tende a manifestarsi maggiormente in donne al di fuori di una possibile gravidanza. Anche in questo caso l’approccio più favorevole ed efficace si basa sull’utilizzo di una terapia di natura antibiotica che risulterà molto efficace per fare in maniera tale che i sintomi possano essere allontanati.
Possili cause
Quali sono le cause effettive che scatenano nell’organismo di una donna un processo infiammatorio del genere? Nella maggior parte dei casi è bene dire che l’infiammazione è innescata da un processo di natura infettiva che riguarda non solo uno specifico agente dannoso. In ogni caso potrebbe essere innescata da:
- Potrebbe essere la conseguenza dell’azione di un agente chiamato Streptococco beta del gruppo b definito emolitico
- Potrebbe essere la conseguenza di patogeni quali ad esempio l’Enterobacter s.p.p.
Per quanto si sia ribadito nel corso di questo approfondimento che i soggetti più esposti a questo processo infiammatorio siano le donne che hanno avuto un figlio, questo non esclude che si possa manifestare in altre casistiche quali ad esempio:
- Potrebbe essere la conseguenza di una problematica definita anemia gestazionale. In termini numerici possiamo dire che l’anemia tende a manifestari in almeno un terzo delle donne che stanno aspettando un figlio. Il periodo specifico nel quale il problema si manifesta è in occasione del terzo trimestre. In tal senso, se dobbiamo identificare quali potrebbero essere la cause che maggiormente interessano donne che presentano l’anemia dobbiamo identificare:
- L’anemia tende a manifestarsi in donne che hanno una bassa percentuale di ferro nell’organismo
- L’anemia tende a manifestarsi in donne che hanno una carenza di acido folico
Cosa accade nell’organismo di una donna quando tende a presentarsi un problema come quello dell’anemia? In pratica non avviene un corretto processo di ossigenazione attraverso il sangue. Tuttavia questa problematica non dà origine a sintomi specifici ma la donna potrebbe manifestare:
- Una donna che soffre di anemia potrebbe manifestare un sintomo come quello della stanchezza
- Una donna che soffre di anemia potrebbe manifestare un sintomo come quello della debolezza
- Una donna che soffre di anemia potrebbe manifestare un sintomo come quello dell’avere un colorito piuttosto pallido
Un problema di anemia soprattutto in donne che stanno aspettando un figlio, deve essere curato il prima possibile altrimenti si potrebbero innescare delle conseguenze quali:
- Ci potrebbe essere un danno fetale, non ricevendo la quantità di ossigeno necessaria
- La donna potrebbe avere un senso di stanchezza e un affanno pronunciati
Per poter diagnosticare correttamente un problema del genere si deve sottoporre la paziente a:
- Si renderà necessario sottoporre la paziente a un esame del sangue. Solitamente l’individuazione di un problema del genere non necessita di ulteriori esami se non quello dell’emocromo standard.
Come si cura l’anemia
Per curare in maniera efficace l’anemia si dovrà per prima cosa stabilire quali siano le cause specifiche che l’hanno innescata. Se la paziente dovesse lamentare una sintomatologia piuttosto accentuata, allora si potrà intervenire con una serie di trasfusioni. Bisogna anche dire che l’approccio tramite trasfusioni è anche collegato a sintomi quali:
- Se la donna lamenta un senso di debolezza molto marcato, una stanchezza piuttosto accentuata
- L’anemia potrebbe direttamente influire sulla normale capacità di respirazione o sull’attività del muscolo cardiaco
Ulteriori fattori di rischio
Tuttavia se parliamo di endometrite i fattori di rischio ai quali potrebbe essere esposta una donna, oltre a sviluppare l’anemia sono:
- Potrebbe essere la conseguenza di malattie a trasmissione sessuale come la gonorrea e la clamidia
- Potrebbe essere la conseguenza di una cervicite acuta
- Potrebbe essere la conseguenza di una forma neoplastica all’utero
- Potrebbe essere una problematica legata a un restringimento del canale della cervice
Per quanto riguarda la sintomatologia potrebbe essere:
- La donna potrebbe avere una copiosa perdita emorragica nella zona dell’utero
- La donna potrebbe percepire una sindrome dolorosa durante un rapporto sessuale
- La donna potrebbe avere febbre con temperature elevate
- La donna potrebbe avere una sindrome dolorosa piuttosto accentuata nella zona dell’addome
- La donna potrebbe soffrire di stipsi
- La donna potrebbe avere tachicardia
Il dolore percepito da una donna non si manifesta quando il processo infettivo è confinato alla zona dell’endometrio. Al contrario se si presenta anche nella zona del miometrio allora il dolore potrebbe essere percepito per un colpo di tosse, in seguito a palpazione, o per uno starnuto.
Processo diagnostico
Il processo diagnostico si basa essenzialmente su una visita fisica e un esame della zona pelvica. Se la diagnosi non dovesse risultare così chiara, si potrà procedere con alcuni esami aggiuntivi quali:
- La donna potrebbe essere sottoposta a test per determinare l’eventuale presenza di malattie veneree
- Si potrà effettuare una biopsia della zona dell’endometrio
- La donna potrà essere sottoposta a una tac
- La donna potrebbe essere sottoposta a esami del sangue
- La donna potrebbe essere sottoposta a esami delle feci e delle urine
Cure
Per poter curare un’infezione del genere si interverrà con la somministrazione di antibiotici. In tal senso si potrà decidere di utilizzare quelli a largo spettro o quelli mirati se si è riusciti a determinare quale sia l’agente patogeno specifico. In ogni caso i farmaci che verranno somministrati sono:
- Potrebbe essere utilizzata l’amoxicillina
- Potrebbe essere utilizzata la doxiciclina
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