Quando parliamo di encefalomielite acuta disseminata a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una patologia che si riferisce alla sfera neurologica di un soggetto. Da cosa è caratterizzata principalmente? Si tratta essenzialmente di un processo di natura infiammatoria che si sviluppa in due zone specifiche del corpo di una persona, vediamo quali sono:
- Interessa la zona dell’encefalo
- Interessa la zona del midollo spinale
Parliamo di una forma univoca e standard o dobbiamo invece citare differenti tipologie relative a questa patologia? La risposta corretta è che ne esistono due forme ben distinte:
- Potrebbe trattarsi di una forma che si sviluppa successivamente a un processo infettivo
- Potrebbe trattarsi di una forma che si sviluppa successivamente a una vaccinazione che ha effettuato il paziente
Grado di diffusione
Quanto è diffusa questa malattia ? Si tratta di una patologia rara o maggiormente presente? La risposta corretta è che si tratta di una malattia piuttosto rara, volendo in tal senso fornire delle statistiche possiamo dire che può manifestarsi con una frequenza di circa 7 casi su un campione di popolazione di circa un milione di persone su base annua.
Si tratta di una malattia che colpisce persone che hanno una determinata età o può invece manifestarsi in qualsiasi momento specifico della vita di una persona? La risposta corretta è che potrebbe colpire un paziente in qualsiasi fase della sua vita, nonostante tenda a manifestarsi in maniera più marcata in soggetti:
- La malattia tende a manifestarsi in maniera più frequente nei bambini
- La malattia tende a manifestarsi in maniera più frequente negli adolescenti
Parliamo di cause
Approfondiamo ora le possibile cause che sono all’origine di questa patologia. Si tratta di una patologia che riguarda un malfunzionamento del sistema immunitario, in tal senso si utilizza anche il termine autoimmune. Cosa accade esattamente? In condizioni normali il nostro sistema immunitario tende a reagire con anticorpi che hanno la funzione di attaccare e distruggere l’eventuale agente patogeno che si è insinuato all’interno dell’organismo. Tuttavia in alcuni soggetti il sistema immunitario non funziona come dovrebbe e tende invece ad attaccare il corpo creando in tal senso danni.
Quali siano i meccanismi per i quali ad un certo punto il sistema immunitario da alleato dell’organismo di una persona ne diventa nemico non ci è ancora dato saperlo.
Parliamo della forma post infettiva
Ora facciamo un piccolo approfondimento occupandoci della forma post infettiva che di fatto è quella maggiormente frequente. In termini percentuali si parla di circa un cinquanta per cento se non addirittura di un buon settanta per cento dei casi.
Quali sono i virus che potrebbero innescare una patologia del genere? Vediamoli insieme:
- La patologia potrebbe essere innescata da un virus come quello dell’influenza
- La patologia potrebbe essere innescata da un virus come l’Enterovirus
- La patologia potrebbe essere innescata da un virus come quello del morbillo
- La patologia potrebbe essere innescata da un virus come quello della parotite
- La patologia potrebbe essere innescata da un virus come quello di Epstein Barr
Parliamo della forma post vaccinica
Per prima cosa è bene dire che la forma post vaccinica è molto rara in ogni caso potrebbe essere la conseguenza di:
- Potrebbe essere una forma che deriva da una vaccinazione di natura antirabbica
- Potrebbe essere una forma che deriva da una vaccinazione come quella per l’epatite b
- Potrebbe essere una forma che deriva da una vaccinazione come quella per pertosse
- Potrebbe essere una forma che deriva da una vaccinazione come quella per il morbillo
- Potrebbe essere una forma che deriva da una vaccinazione come quella per poliomelite
Tuttavia è anche bene sottolineare che la correlazione tra queste vaccinazioni e la patologia si manifestano in casi molto rari.
Parliamo di sintomi
Ora è importante affrontare la patologia mettendo in evidenza quelli che sono i sintomi che il paziente lamenta. Vediamoli insieme iniziando da quelli relativi alla patologia post-infettiva :
- Il paziente potrebbe lamentare febbre
- Il paziente potrebbe lamentare vomito
- Il paziente potrebbe andare incontro a problemi di natura visiva
- Il paziente potrebbe manifestare delle difficoltà a deglutire
- Il paziente potrebbe avere delle crisi di natura convulsiva
Se invece dobbiamo mettere in evidenza quelli che sono i sintomi della forma post vaccinica dobbiamo parlare di:
- Il paziente potrebbe avere nausea
- Il paziente potrebbe avere vomito
- Potrebbe lamentare della sonnolenza
- Il paziente potrebbe lamentare un senso di debolezza che interessa la zona delle braccia o la zona delle gambe
Processo diagnostico
Quali sono gli step specifici che consentono in tal senso di arrivare a formulare una diagnosi corretta? Per prima cosa il medico dovrà fare un esame di natura obiettiva. Poi dovrà interrogare il paziente a lungo per ricostruire in maniera dettagliata la sua storia clinica e arrivare a capire se si tratta di una forma legata a un processo infettivo o si tratta di una forma conseguente alla somministrazione di un vaccino.
Un altro step molto importante è quello legato a un esame di natura diagnostica che si chiama risonanza della zona dell’encefalo. Il paziente potrebbe anche essere sottoposto a una puntura lombare che consente di analizzare il liquido chiamato cefalorachidiano.
Approccio terapeutico
Quale sarà invece l’approccio terapeutico più corretto? Ad oggi la moderna medicina non è in grado di offrire un ventaglio di approcci diversificati perchè la ricerca medica su questa malattia non ha avuto a disposizione fondi consistenti da un punto di vista economico. Quindi i trattamenti disponibili ad oggi prevedono:
- Uno degli approcci maggiormente utilizzati è a base di farmaci coricosteroidi
- Un secondo approccio prevede l’utilizzo di una terapia farmacologica a base di immunosoppressori e farmaci utilizzati per curare il cancro
- Un ultimo approccio viene chiamato plasmaferesi
Volendo approfondire quella che risulta essere l’azione dei corticosteroidi si può dire che si tratta di farmaci ad azione antinfiammatoria che hanno il compito di ridurre il processo infiammatorio. Possono avere degli effetti di natura collaterale? La risposta corretta è si, se vengono utilizzati per un periodo prolungato il paziente potrebbe andare incontro a:
- Nel paziente potrebbe comparire una problematica come l’osteoporosi
- Il paziente potrebbe ammalarsi di una patologia come il diabete
- Il paziente potrebbe avere problematiche relative alla cataratta
- Il paziente potrebbe avere problemi di sovrappeso al punto tale da diventare obeso
La terapia prevede momenti specifici? Si, in fase iniziale il farmaco verrà somministrato per endovena e prevede dosaggi piuttosto elevati, in questa fase si utilizzano farmaci quali:
- Il metilprednisone
- Il desametasone
Nella seconda fase di somministrazione la terapia al paziente viene somministrata per via orale con un farmaco in dosaggi piuttosto bassi chiamato prednisone. Se dobbiamo invece parlare di prognosi quanto risulta essere a favore del paziente? La risposta corretta è che nella maggior parte dei casi, con percentuali che arrivano al settanta per cento è favorevole anche a livello di recupero neurologico. Potrebbero tuttavia permanere condizioni problematiche quali l’atassia e problemi legati alla memoria breve termine.
In alcuni casi purtroppo non è efficace e conduce il paziente al decesso. Per l’encefalomielite acuta disseminata è molto importante che venga effettuato sul paziente il trattamento a base di corticosteroidi.