Encefalite letargica sintomi

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Quali sono i sintomi dell’encefalite letargica? La sintomatologia comprende:

  • Il soggetto potrebbe avere la febbre piuttosto alta;
  • Il soggetto potrebbe avere mal di gola;
  • Il soggetto potrebbe soffrire di una forma di emicrania;
  • Il soggetto potrebbe avere una forma di sonnolenza;
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a disturbi di natura visiva ( si parla in tal senso di sdoppiamento delle immagini);
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a ritardi di natura fisica;
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a ritardi di natura mentale.

La sintomatologia potrebbe comprendere da questo punto di vista anche altre condizioni che si possono verificare quando parliamo di casi con un livello di gravità elevato. In tal senso potremmo avere:

  • Il paziente potrebbe avere dei movimenti anomali a livello oculare;
  • Il paziente potrebbe avere una sensazione piuttosto marcata di debolezza che riguarda la zona superiore del corpo;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a dolori di natura muscolare;
  • Il paziente potrebbe avere dei tremori;
  • Il paziente potrebbe soffrire di una forma di rigidità nella zona del collo;
  • Il paziente potrebbe manifestare dei tic a livello vocale;
  • Il paziente potrebbe andare incontro a dei mutamenti che riguardano il proprio comportamento;
  • Il paziente potrebbe avere una forma di psicosi.

 Parliamo dell’encefalite

Se dovessimo definire questa forma chiamata letargica, dovremmo per prima cosa dire che si tratta di una forma del tutto atipica e estremamente rara. A livello storico se ne diffuse una forma piuttosto seria tra il 1915 e il 1926. Successivamente è stata un tipo di patologia che si è manifestata solo in qualche caso.

Possiamo parlare di una forma univoca o al contrario possiamo averne forme differenti? Da questo punto di vista potremmo averne due forme distinte e specifiche, vediamo quali:

  • La prima forma di encefalite viene definita acuta;
  • Ne esiste una seconda forma definita cronica che ha uno sviluppo entro qualche mese o entro qualche anno;

Da questo punto di vista le manifestazioni potrebbero essere:

  • Potrebbe trattarsi di una forma di parkinsonismo;
  • Potrebbe trattarsi di una forma di deviazione in termini di globi oculari;
  • Potrebbe trattarsi di disturbi di natura endocrina.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che innescano in un soggetto una problematica di encefalite? Sono stati fatti degli studi in tal senso? Si, uno studio fatto recentemente, ha messo in stretta relazione questa malattia con una risposta di natura immunitaria che è legata a danni che si sono prodotti nella zona dei gangli basali.

Ci sono altre condizioni che in tal senso possono innescare l’insorgenza di questa malattia? Si, andiamo a vedere quali sono:

  • Tra le condizioni che possono far insorgere una problematica del genere troviamo la faringite;
  • Tra le condizioni che possono far insorgere una problematica del genere troviamo disordini di natura neuropsichiatrica;
  • Potrebbe trattarsi di processi di natura infettiva a livello di streptococco;
  • Potrebbe trattarsi di una problematica di natura autoimmune interna all’organismo;
  • Potrebbe essere collegata al vius influenzale dell’aviaria;
  • Potrebbe trattarsi di un processo di natura infettiva a livello cerebrale.

Parliamo di faringite

Quando parliamo di faringite a cosa ci stiamo riferendo? Nel linguaggio comune di tutti i giorni in tal senso si intende quello che più comunemente viene definito mal di gola. Si tratta essenzialmente di un processo di natura infiammatoria che si sviluppa nella zona della faringe. Qual’è la sua funzione? La faringe consente di far passare l’aria che respiriamo. In questo modo quella che entra attraverso la zona del naso e della bocca, arriva fino ai polmoni. In questo modo il cibo che viene deglutito arriva alla zona esofagea e in seguito fino alla zona dello stomaco.

Parliamo di una forma univoca di faringite oppure al contrario si parla di più forme? La risposta corretta è che ci sono due variabili delle quali è bene tenere conto, vediamo quali sono:

  • Potrebbe trattarsi di una faringite in forma definita acuta;
  • Potrebbe trattarsi di una faringite in forma del tutto cronica.

Parliamo di sintomi

Non si tratta di un problema di particolare serietà, nella maggior parte dei casi si tratta di un processo di natura infiammatoria nel quale la durata è molto breve. Si tratta di una condizione comune a molte persone che possono avere sintomi del genere durante i periodi freddi invernali.

Volendo approfondire i sintomi potremmo parlare di:

  • Il soggetto potrebbe andare incontro a disfagia che si fatto è una difficoltà che si manifesta in fase di deglutizione;
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una forma di odinofagia che è un dolore fastidioso che si presenta quando si deglutisce;
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una percezione fastidiosa definita ” Nodo in gola”;
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a un senso di bruciore;
  • Il soggetto potrebbe avere una febbre piuttosto marcata;
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una forma di astenia;
  • Il soggetto potrebbe soffrire di una forma di inappetenza;
  • Il soggetto potrebbe avere la tosse;
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a degli starnuti;
  • Il soggetto potrebbe soffrire di alitosi;
  • Il soggetto potrebbe soffrire di linfonodi cervicali che si sono ingrossati.

Processo diagnostico

Quali sono gli step corretti in termini di diagnosi? Essenzialmente, in sede di visita medica il paziente dovrà descrivere al medico i sintomi lamentati. Bisogna anche ricordare che si tratta di una forma del tutto temporanea che può durare alcuni giorni in alcuni casi alcune settimane. Quali sono le terapie a disposizione del paziente? In tal senso potrebbe trattarsi di una terapia a base:

  • Potrebbe trattarsi di una terapia a base antinfiammatoria;
  • Potrebbe trattarsi di una terapia a base antibiotica.

Se la febbre dovesse mantenersi nel soggetto elevata per alcuni giorni o dovessero presentarsi altri sintomi, potrebbe rendersi necessaria una terapia maggiormente adeguata sottoponendo prima il paziente a:

  • Il paziente potrà essere sottoposto a un tampone faringeo;
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a esami del sangue;
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a prove di natura allergica;
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una visita gastroenterologica;
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una visita dall’otorinolaringoiatra.

 Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci di natura terapeutica che rigurdano questa problematica? La prima cosa che in tal senso si dovrà fare è quella di rendere più stabili le condizioni del paziente in termini di sintomatologia che esprimono. Si ipotizza in tal senso che l’utilizzo di steroidi potrebbe portare a un miglioramento in tal senso.

Quando parliamo di cura e decorso relativi ai sintomi dell’encefalite letargica, la variabile che va considerata in tal senso è:

  • Le complicazioni che potrebbero interessare un paziente;
  • I disturbi che potrebbero interessare un paziente.