Emofobia cura

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Per prima cosa quando parliamo di una cura per l’emofobia ci stiamo riferendo a una problematica nella quale un paziente ha una paura molto marcata del sangue. Quando questa paura arriva a dei livelli di guardia ed è talmente radicata da essere patologica, allora si dovrà intervenire con un approccio di tipo cognitivo comportamentale.

Cosa accade esattamente in una persona che soffre di una problematica del genere? Succede che nel momento in cui la persona vede delle perdite che riguardano il sangue che possono avere una provenienza legata al proprio corpo o al corpo di un altro, i soggetti che soffrono di questa fobia tendono ad avere un livello di ansia molto alto.

Oltre all’ansia potrebbero avere un senso di repulsione accentuato e una sintomatologia di natura fisica. Basta la sola vista del sangue a innescare questa problematica oppure potrebbe essere collegata anche al pensiero del sangue? La risposta corretta è che:

  • La fobia potrebbe essere scatenata anche solo dal pensiero di eventi legati al sangue;
  • La fobia potrebbe essere scatenata anche solo da immagini legate al sangue;
  • La fobia potrebbe essere da scene legate a film nelle quali sono presenti immagini legate al sangue.

Parliamo di sintomi

Quali sono i sintomi che potrebbe avere un paziente alla vista di uno stimolo del genere? Vediamoli insieme:

  • Questo tipo di stimolo potrebbe scatenare una reazione come il pallore;
  • Questo tipo di stimolo potrebbe scatenare una reazione come la nausea;
  • Questo tipo di stimolo potrebbe scatenare una reazione come il mal di stomaco;
  • Questo tipo di stimolo potrebbe scatenare una reazione come la sudorazione;
  • Questo tipo di stimolo potrebbe scatenare una reazione come i capogiri;
  • Questo tipo di stimolo potrebbe scatenare una reazione come il tremore;
  • Questo tipo di stimolo potrebbe scatenare una reazione l’astenia ( si parla in tal senso di una condizione nella quale un soggetto percepisce un senso di debolezza generalizzato che è causato da una perdita nella forza dei muscoli);

Ci sono differenze significative tra questo tipo di fobia e altre? La risposta è si, rispetto ad altri tipi di fobie quella definita ematologica può portare un soggetto ad andare incontro a uno svenimento. Il motivo è legato al fatto che si possono produrre due condizioni specifiche, vediamo quali sono:

  • Il soggetto potrebbe diventare bradicardico;
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a un abbassamento relativo alla pressione arteriosa.

Comportamenti del soggetto

Quali possono essere le conseguenze per un soggetto che sviluppa una fobia del genere? I pazienti che soffrono di una forma del genere, potrebbero mettere in atto dei comportamenti che in quanto tali li portano per esempio ad evitare di utilizzare in qualsiasi modo oggetti taglienti quali:

  • Cercheranno di evitare in tutti i modi un oggetto come un coltello;
  • Cercheranno di evitare in tutti i modi un oggetto come per esempio un ago.

Eviteranno in tutti i modi situazioni potenziali dove potrebbero oggettivamente rischiare di perdere del sangue. Possiamo definire questo comportamento specifico con un nome? Si, nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno noto come ansia anticipatoria e un modo di evitare il possibile stimolo che innesca nel soggetto la reazione di tipo fobico.

Fobia relativa al sangue

Quando è corretto parlare di una fobia legata al sangue? Da questo punto di vista è si può dire che un soggetto che manifesta una problematica del genere avrà una fobia che riguarda eventuali ferite e anche la fobia degli aghi. Quindi per parlare nello specifico di fobia del sangue è bene specificare che la paura scatta quando:

  • Si tratta di una fobia che si innesca nel soggetto quando per esempio deve sottoporsi a un prelievo;
  • Si tratta di una fobia che si innesca nel soggetto quando per esempio gli devono essere somministrati dei farmaci;
  • Si tratta di una fobia che si potrebbe innescare nel soggetto nel momento in cui decide di sottoporti a delle visite mediche che prevedono un certo livello di invasività.

Parliamo di cause

Quali possono essere le cause che producono in un soggetto una reazione del genere? Ad oggi la medicina moderna non è ancora riuscita a stabilire delle cause specifiche, si ipotizza in tal senso che questa reazione sia collegata a fattori di natura psicologica e tendono a soffrirne tutte quelle persone che nel corso del tempo hanno maggior predisposizione a sviluppare una problematica come l’ansia.

In tal senso una serie di ricerche mediche affermano che l’emofobia potrebbe essere legata a un evento traumatico che si è prodotto nella vita del paziente per esempio un evento traumatico che riguarda il periodo dell’infanzia.

In seguito a questo evento di natura traumatica, potrebbe essersi prodotta nel paziente una fragilità di natura mentale. Quali possono essere le cause correlate a questa condizione fobica? Tra quelle rare troviamo:

  • Potrebbe essere collegato a una forma di ansia;
  • Potrebbe essere collegato a una forma di ipocondria.

Parliamo di ansia

Quando utilizziamo il termine ansia a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una condizione di natura emotiva piuttosto sgradevole per un soggetto che può verificarsi in periodi specifici della vita di una persona.

Tuttavia è bene fare da subito un distinguo tra un’ansia che è a tutti gli effetti del tutto normale e un’ansia che invece ha una struttura patologica. Se parliamo di ansia come condizione normale ci stiamo riferendo a uno stato di tensione sia a livello fisico sia a livello psicologico che di fatto porta un soggetto ad attivare tutte quelle risorse che gli consentono di gestire e superare una situazione problematica e complessa.

Al contrario quando parliamo di una forma patologica, ci stiamo riferendo a una condizione nella quale il soggetto ha delle problematiche di natura psichica con sentimenti sgradevoli che riguardano magari il futuro. L’ansia limita il potenziale psichico e intellettivo del soggetto nell’affrontare possibili eventi ansiogeni.

Reazione all’ansia

Cosa succede quindi ad un soggetto che si trova in uno stato di ansia patologica? Potrebbe porre in atto dei comportamenti di natura difensiva che lo portano a evitare quelle situazioni che sono da questo punto di vista dannose, pericolose.

Tuttavia è anche bene dire che l’ansia patologica in quanto tale non per forza è una condizione isolata nel soggetto ma potrebbe essere collegate a differenti patologie di natura psichiatrica quali:

  • Potrebbe essere collegata a una patologia quale la schizofrenia;
  • Potrebbe essere collegata a una patologia quale la depressione;
  • Potrebbe essere collegata a una patologia quale la mania;
  • Potrebbe essere collegata a disturbi legati alla personalità;
  • Potrebbe essere collegata a disturbi di natura sessuale;
  • Potrebbe essere collegata a disturbi legati alla capacità di adattamento.

Tra i sintomi dell’ansia abbiamo:

  • Il soggetto percepisce un senso di paura;
  • Il soggetto ha paura di impazzire;
  • Il soggetto ha paura di perdere il controllo;
  • Il soggetto manifesta inquietudine.

Se la cura per l’emofobia è un approccio di natura cognitivo-comportamentale non è detto che questa fobia non possa essere collegata a altre problematiche di natura mentale.

Sangue nella saliva

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.