Emiplegia spastica

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Quando parliamo di emiplegia spastica essenzialmente ci riferiamo a una paralisi che è legata alla zona del cervello e riguarda i bambini piccoli. Si tratta di una lesione di natura temporanea o di natura permanente? Si tratta di una lesione che è irreversibile e riguarda il sistema nervoso centrale.

Si tratta di una problematica che può peggiorare nel corso del tempo? Il bambino può guarire? In realtà da questo punto di vista è bene specifica che non non si va incontro a un peggioramento e neanche a una possibile guarigione. Non sussistono in tal senso neanche processi di natura degenerativa.

Quando parliamo di una forma di paralisi del genere nei bambini, le problematiche alle quali si può andare incontro riguardano disturbi che si caratterizzano per la loro natura di tipo motorio. Quali sono le problematiche specifiche alle quali può andare incontro un bambino? Vediamole insieme:

  • Potrebbe avere una forma di alterazione di quello che risulta essere il tono della muscolatura;
  • I movimenti che il bambino esegue in maniera volontaria risultano risultano avere un’alterazione;
  • Il bambino risulta avere una mancanza di coordinazione;
  • Il bambino risulta avere problematiche che coinvolgono anche la sfera cognitiva.

In tal senso potremmo avere:

  1. Il bambino potrebbe manifestare dei deficit di natura cognitiva;
  2. Il bambino potrebbe avere delle problematiche che riguarda la capacità visiva;
  3. Il bambino potrebbe andare incontro a crisi di natura convulsiva;
  4. Il bambino potrebbe avere delle problematiche legate all’udito;
  5. Il bambino potrebbe avere dei disturbi che riguardano il comportamento.

Risvolti psicologici

Il bambino che presenta delle problematiche con relativa paralisi infantile ovviamente ha dei limiti che in quanto tali, non lo aiutano a vivere in maniera serena la propria vita. Questo aspetto incide in maniera negativa sul suo modo di vedere le cose, al punto tale che percepiscono la netta diversità che è presente tra i loro compagni e loro stessi.

Questa forma di paralisi infatti, non implica solo delle limitazioni di natura fisica, implica anche delle problematiche che coinvolgono la sfera psichica del soggetto e la sfera emotiva.

Quando si presenta la problematica

La problematica in oggetto si presenta quando si può verificare sul lato destro del corpo oppure sul lato sinistro. Cosa indica il termine à spastico? In pratica la normale attività di natura motoria che contraddistingue il soggetto risulta alterata. Si parla in tal senso di:

  • La terminologia che viene utilizzata è ipertonia muscolare;
  • Quali sono le conseguenze? Quella che risulta essere la normale forza in termini muscolari tende a dimunuire;
  • La contrazione dei muscoli ai quali si va incontro, crea difficoltà nella eseguzione dei movimenti di natura volontaria.

Quali sono i muscoli coinvolti in questa problematica? Vediamoli insieme:

  • Si parla di muscoli definiti agonisti;
  • Si parla di muscoli definiti antagonisti.

Qual’è la loro funzione? Si tratta di fasce muscolari che sono direttamente collegate al fatto che un soggetto possa eseguire movimenti caratterizzati da normalità. Si tratta di muscoli molto importanti per fare in maniera tale che si mantenga l’equilibrio. Si tratta di muscoli che consentono il mantenimento della postura.

Quando si produce un danno del genere? Perchè si possa parlare di paralisi a livello cerebrale infantile, dovrà essersi prodotto un danno che riguarda una parte dell’encefalo. Si parla in tal senso di quello che viene definito sistema piramidale.

Parliamo di fibre nervose

In tal senso dobbiamo fare un approfondimento parlando di fibre di natura nervosa che hanno la loro origine nella zona della corteccia motoria. Quali sono le zone specifiche che vengono attraversate? Vediamole insieme:

  • Si parla di una zona chiamata mesencefalo;
  • Si parla di una zona chiamata ponte;
  • Si parla di una zona chiamata bulbo;
  • Si parla del midollo spinale.

Se si tratta di una lesione che interessa l’emisfero del cervello sinistro, la problematica di natura motoria che interesserà il bambino tenderà a svilupparsi sul lato destro. I bambini che soffrono di questa problematica potrebbero anche avere:

  • Si parla di curvatura che risulta essere anomala per quanto riguarda la colonna vertebrale.

Cosa comporta nei movimenti dal bambino? Non potendo utilizzare in maniera adeguata la muscolatura che presenta il problema di deficit, il bambino tenderà a utilizzare la parte che non presenta la problematica.

Il bambino che presenta questa problematica potrebbe avere quello che viene definito piede equino. Cosa accade? In pratica nel momento in cui cammina tende ad appoggiare prima la punta del piede e solo in un secondo momento il tallone.

Periodo nel quale si manifesta

Qual’è il periodo specifico nel quale si può manifestare un problema del genere? Da questo punto di vista il periodo indicato è intorno ai 4-8 mesi. In questa specifica fase si può notare come il bambino presenti delle difficoltà che riguardano l’organizzazione volontaria dei muscoli. Qual’è la causa di questa problematica? La motivazione principale è legata a un ridotto apporto di natura sanguigna che interessa il cervello, in maniera particolare durante il periodo della gravidanza, nel momento un cui il bambino viene partorito, all’incirca nei primi tre anni di vita.

Parliamo di fattori di rischio

Quali sono in tal senso i fattori di rischio? Vediamoli insieme:

  • Potrebbe trattarsi di processi infettivi che interessano la madre;
  • Potrebbe trattarsi di patologie a livello materno quali la preeclampsia;
  • Potrebbe trattarsi di una problematica legata al livello di coagulazione presente;
  • Potrebbe essere la conseguenza di traumi di natura cranica;
  • Potrebbe trattarsi di una riduzione nell’apporto di ossigeno che arriva dalla zona della madre a quella del feto.

Parliamo di conseguenze

Quali possono essere le conseguenze alle quali potrebbe andare incontro un bambino che per un periodo di tempo piuttosto lungo presenta questa problematica? Vediamole insieme:

  • Il bambino potrebbe sviluppare quello che viene definito piede equino;
  • Il bambino potrebbe avere una curvatura relativa alla colonna vertebrale del tutto anomala. Questa è la diretta conseguenza della paralisi o della problematica sviluppatasi a livello motorio;
  • Il bambino potrebbe avere delle problematiche legate alla fase di deambulazione;
  • Il bambino potrebbe presentare delle difficoltà oggettive al mantenimento della postura quando è in fase eretta;
  • Il bambino potrebbe avere delle problematiche di natura cognitiva;
  • Il bambino potrebbe avere dei disturbi che riguardano il livello di attenzione manifestato;
  • La problematica porta il bambino a utilizzare chiaramente i muscoli che non presentano la problematica;
  • La problematica in oggetto tende a colpire gli arti nella zona superiore o inferiore della zona sinistra o destra del corpo.

Non dimentichiamo poi che l’emiplegia spastica non ha solo risvolti che interessano la sfera motoria del bambino. Le problematiche collegate a questa patologia interessano anche la parte relazionale.

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