Quando parliamo di effetto del lago Wobegon a cosa ci stiamo esattamente riferendo? Si tratta di una percezione errata che abbiamo della nostra persona. Partiamo dal presupposto che avere una visione che riguarda la propria persona positiva, nella quale si è consapevoli delle proprie capacità, talenti e inclinazioni non è sbagliato. Tuttavia occorre avere una visione razionale, in pratica è importante anche avere consapevolezza di quelli che sono i nostri limiti.
Un noto scrittore Keillor, descrisse una città del tutto inventata, immaginaria che aveva precise caratteristiche. In questo luogo tutte le persone di sesso femminile avevano un carattere forte, mentre per le persone di sesso maschile era previsto l’avere un aspetto gradevole con bambini che a differenza di una condizione normale erano tutti sopra alla media. In pratica si tratta di avere una sorta di sovrastima nei confronti delle proprie capacità e possibilità reali. Il soggetto con questa caratteristica tende anche a ridurre l’importanza che hanno i propri limiti e gli elementi negativi.
Parliamo di pregiudizio
Questo approccio particolare, questo percepire in maniera errata sè stessi è stato anche definito una sorta di pregiudizio con una valenza ottimistica. Non si tratta di una condizione rara e circoscritta ma al contrario è molto comune, in termini percentuali potremmo dire che oltre il novanta per cento della popolazione tende ad avere una visione di sè stessi nella quale si considera al di sopra di altri.
L’avere una percezione del genere è in realtà un errore piuttosto comune, infatti in maniera frequente tendiamo a giudicare noi stessi sulla base di meriti, di stereotipi e di atteggiamenti dei quali non siamo consapevoli (sono del tutto inconsci).
Percezione che abbiamo di noi stessi
Ora immaginiamo una situazione nella quale ci viene chiesto di valutare quale sia il livello di intelligenza che sappiamo esprimere confrontandoci con altre persone. Nella maggioranza dei casi saremmo portati ad affermare con sicurezza che siamo al di sopra della media. L’effetto crea proprio questa percezione di superiorità del tutto illusoria nella quale si è convinti di avere un livello superiore alla media confrontandosi con altri, questo evitando del tutto di analizzare i propri errori e i propri difetti.
Con questo approccio del tutto errato, un individuo qualsiasi stabilisce una presunta superiorità che si collega ad aspetti diversi tra di loro, vediamo quali sono:
- Uno degli aspetti che viene valutato è il fattore intelligenza.
- Un altro degli aspetti che viene valutato è il fattore bellezza.
- Un altro degli aspetti che viene valutato è il fattore comportamento.
L’ignoranza genera sicurezza
Spesso chi in realtà è ignorante, non sa le cose, non le conosce come dovrebbe, tende ad avere una grande fiducia nelle proprie capacità. Si tratta di una superiorità del tutto inesistente, spesso si parla di persone che sono incompetenti e valutano in maniera del tutto errata le proprie capacità.
La persona si pone in una situazione di inganno a sè stessa, perchè commette un errore che molto spesso è legato ad un senso di vanità. Non si tratta solo di persone che hanno il vizio di considerarsi superiori, oltre a questo non hanno la capacità di riconoscere quelli che sono i loro difetti. L’aspetto paradossale di questo modo di concepire la propria persona è legato al fatto che maggiore è il grado di incompetenza espresso dalla persona e minore sarà la consapevolezza che hanno.
Volendo tracciare in tal senso un identikit di questa tipologia specifica di persone, si tratta di soggetti che tendono a vantarsi del loro livello di cultura, della loro intelligenza quando in realtà non hanno nè queste capacità di natura cognitiva, nè le capacità di natura culturale.
Visione personale
Avere una visione personale improntata in maniera positva sia per quanto riguarda le proprie capacità non è in realtà un fattore negativo, infatti questo non vuol dire in alcun modo essere persone ignoranti o egoiste. La problematica come tale emerge nel momento in cui dobbiamo invece avere il senso del limite, capire che non siamo i migliori in assoluto. Questo chiaramente ci fa del tutto dimenticare che anche noi abbiamo dei limiti, dei difetti e ci sono tante persone che hanno in tal senso delle buone qualità.
Nel corso del tempo sono stati fatti degli studi su questo modo errato di percepire la propria persona, da queste ricerche è emerso chiaramente come le persone con capacità più mediocri rispetto ad altri, tendono invece ad essere persuasi del fatto di avere un livello di bravura molto alto, oltre ad avere delle difficoltà oggettive a riconoscere il livello di scarsa competenza che hanno.
Paradosso contrario
Sembra un autentico paradosso, invece le persone che hanno una resa più elevata rispetto agli altri, invece si percepiscono leggermente inferiori rispetto ad altre persone, quindi hanno il vizio contrario, tendono in pratica a sottovalutare le loro capacità e a sminuirsi. Un altro problema che queste persone hanno è che nutrendo dei dubbi nei riguardi dei loro stessi, appaiono meno sicuri e con molti dubbi agli occhi degli altri, questo chiaramente incide negativamente sul livello di fiducia che riescono a far percepire alle altre persone.
Sottovalutare e sopravvalutare
Possiamo parlare di un vero e proprio meccanismo che come tale tende a creare una percezione errata delle persone, in pratica si tratta di una modalità in base alla quale si tende a sopravvalutare una persona che nella realtà dei fatti è molto meno competente, sottovalutando invece una persona che ha un buon livello di competenza. Questo accade perchè le persone poco competenti al contrario, hanno un livello di sicurezza maggiore avendo una considerazione di sè stessi piuttosto alta.
Questo non vuol dire avere ragione o saper valutare nel modo giusto le persone che abbiamo di fronte, al contrario mette in evidenza come si abbia la tendenza del tutto errata a farsi trasportare nei giudizi dalle prime impressioni. L’effetto del lago Wobegon cosa produce in una persona? La risposta corretta è che la sostanziale scarsa capacità di vedere i limiti intellettivi del proprio agire porta a conseguenze specifiche, vediamo quali sono:
- Per prima cosa si prendono decisioni che si rivelano essere poi del tutto errate.
- Si possiede una sostanziale incapacità; quella di avere un buon livello di autocritica personale.
La tematica appena affrontata ci mette nell’ottica di fare una riflessione su come siamo abituati a valutare noi stessi o su come tendiamo a valutare le altre persone. Analizziamo le effettive capacità che le altre persone hanno o ci basiamo solo ed esclusivamente sul livello di sicurezza che manifestano senza magari andare a fondo e cercare di capire se sono effettivamente capaci come fanno intendere?