eczema atopico : cos’è e come si cura

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Se parliamo di eczema atopico a quale patologia ci stiamo riferendo? Ci sono delle cause specifiche che causano la sua insorgenza? Quali sono le cure che si possono prescrivere nel momento della sua comparsa? Queste sono le domande che ci potremmo porre magari nel momento in cui sentiamo per la prima volta la parola eczema atopico.

Volendo dare la definizione corretta, possiamo dire che ci troviamo in presenza di una dermatosi di carattere cronico, di natura infiammatoria che si manifesta a fasi alterne. In pratica ci sono periodi in cui è in fase acusa e altri nei quali è in fase di remissione.

Malattia complessa vediamola nello specifico

Parliamo quindi di una malattia complessa che al suo manifestarsi è collegata a due tipi di anomalie ben specifiche.

  • Il primo fattore da mettere in evidenza è quello legato a una evidente alterazione della cute che si presenta secca e molto sensibile a ogni tipo di aggressione
  • Diventa molto sensibile all’azione degli allergeni

Cosa vuol dire eczema atopico

Si tratta di una malattia che ha delle manifestazioni di natura infiammatoria sulla cute che si rende evidente su un terreno atopico. Il termine atopico indica una particolare condizione genetica di alcune persone. Si manifesta avendo una grande sensibilità agli allergeni. Si tratta di una condizione anomala nella quale vengono prodotti in quantità superiori alla norma degli anticorpi chiamati immunoglobuline.

Paesi in cui si sviluppa la malattia

Secondo recenti statistiche è emerso che nei paesi ad elevato tasso di industrializzazione, l’eczema atopico ha avuto un trand crescente, considerando un arco temporale compreso negli ultimi 30 anni. Vediamo invece in Italia come si manifesta, a quale età e quanti bambini ne sono colpiti. Il suo sviluppo può riguardare i primi mesi di vita del bambino.

In termini puramente percentuali, in Italia colpisce il 20% dei  bambini che hanno 7 anni. La percentuale non varia molto se consideriamo una fascia di età compresa tra i 7 e i 16 anni, con una percentuale che si attesta intorno al 18%. Si manifesta in tutte le popolazioni, sia quelle con pelle nera, sia le popolazioni di origine ispanica.

Ci sono fattori che incidono su questa malattia? La risposta è si, fattori come l’ambiente nel quale le persone vivono e lo stile di vita che conducono influenzano direttamente il suo sviluppo. Un altro fattore paradossalmente che incide sulla sua comparsa è il livello di igiene dei paesi nei quali le persone vivono.

Un recente studio svolto da alcuni centri americani che si occupano di controllo e prevenzione delle malattie, mette in luce come nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010, il livello di diffusione di questa malattia sia aumentato nella popolazione con pelle nera e e con pelle bianca sfiorando percentuali del 10/15%.

Esistono predisposizioni genetiche nella sua diffusione?

Purtroppo la sua improvvisa insorgenza è anche legata a fattori di tipo genetico, se uno dei genitori ha l’eczema, ci sono buone possibilità che anche il bambino ne possa soffrire. Le percentuali legate al suo possibile sviluppo in questo caso sono del 50%.

Possibili cause del suo manifestarsi nei bambini

Secondo alcune ipotesi il fatto che il bambino nasca tramite un parto cesareo, causerebbe una particolare condizione. In pratica ci sarebbe il mancato assorbimento da parte del bimbo della flora presente nella cute della madre. Un altro fattore importante legato all’eczema atopico è l’utilizzo piuttosto diffuso di una quantità eccessiva di saponi detergenti.

Proprio il modo di vivere all’occidentale, legato a parametri di igiene molto attenti fanno si che il nostro sistema immunitario non si arrivi più per combattere delle infezioni ma si attiva a causa degli allergeni. Una condizione a tutti gli effetti anomala.

Pur non trattandosi di una malattia contagiosa, per evitare disagi di natura psicologica al bambino è sempre meglio che l’insegnante ne sia a conoscenza, questo anche per creare attorno al bambino delle condizioni serene e normali nelle quali svolgere le lezioni a prescindere dalla sua condizione fisica.

Qual’è il livello di intensità con cui si manifesta la malattia?

Il livello di intensità è molto variabile e dipende da una serie di fattori che riguardano l’età anagrafica del paziente, cambia da soggetto  a soggetto e anche quando viene fatto l’esame per accertarla. Infatti la malattia potrebbe essere in uno stadio di riacutizzazione o in una fase di completa remissione.

In modo particolare quando la malattia è in fase di remissione, nelle zone interessate dalle lesioni ci può essere una secchezza diffusa che a sua volta causa una sensazioni molto intensa di prurito. In fase acuta, non vanno sottovalutati sintomi come il prurito, infatti possono diventare talmente intensi che il bambino non riesce a dormire la notte.

Questo implica un peggioramento nelle condizioni di vita di tutta la famiglia che si trova a dover fare i conti con un bambino che magari piange tutta la notte, o non riesce a dormire, per il senso insopportabile di prurito diffuso nella zona interessata alla malattia.

Le zone interessate dalla malattia nel bambino

Parliamo ora di quali sono le zone interessate allo sviluppo della malattia nei bambini. Durante il primo anno di età, la malattia tende a manifestarsi sulle guance, sulla fronte. Dopo il primo anno, le placche si spostano verso i gomiti, dietro alle orecchie.

Quando il bambino comincia ad avere circa 4 anni, le zone interessate saranno le mani, la bocca. Verso i 5 anni di età, la malattia evolve in maniera remissiva, anche se il bambino avrà una cute molto secca.

Questo è quello che accade nei bambini, negli adulti quando si manifesta tende a colpire zone come il volto, il collo e le mani.

Cure per l’eczema

Quindi se soffriamo di questa malattia, come ci dobbiamo comportare? Quali sono le cure e i rimedi da utilizzare al suo manifestarsi? Possiamo decisamente dividere come detto in precedenza, in due fasi precise il decorso della malattia e in base a quello, bisogna intervenire in maniera del tutto diversa.

Processo infiammatorio in corso: fase acuta

Se la malattia è in fase acuta, quindi siamo in pieno processo di natura infiammatoria, occorrerà intervenire applicando nelle parti interessate una crema al cortisone. Gli effetti del cortisone riguardano la progressiva riduzione dell’infiammazione. Se il trattamento viene applicato fin dalla fase iniziale, il paziente avrà un rapido miglioramento, recuperando anche una qualità della vita migliore. Una volta superata la fase acuta, sarà bene utilizzare degli emollienti sulla pelle secca, nelle parti interessate dal processo infiammatorio.

Se la fase che stiamo vivendo è quella della remissione della malattia, è molto importante applicare degli emollienti per favorire il processo di rigenerazione della cute e cercare di ridurre il livello di secchezza. La secchezza della cute e sempre correlata a pruriti diffusi e intensi. Proprio per ridurre la secchezza è consigliabile applicare degli emollienti.

Consigli finali

La diagnosi della malattia, deve essere fatta rivolgendosi a uno specialista in dermatologia. Solo una visita approfondita valutando la comparsa di queste lesioni a livello cutaneo e ascoltando attentamente il paziente, potrà portare a una diagnosi efficace. Rivolgetevi il prima possibile a un medico se manifestate alcuni di questi sintomi, al di là di questa specifica malattia, è sempre meglio fare degli approfondimenti alla comparsa di eruzioni cutanee che non si sono mai manifestate in passato.