Quando parliamo di ectopia renale a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta sostanzialmente di un’anomalia che coinvolge la posizione di un rene. In pratica il rene non si trova nella posizione naturale dove dovrebbe essere collocato. Da questo punto di vista potremmo trovarci in presenza di due tipologie differenti:
- Potremmo trovarci in presenza di una posizione definita semplice perchè il rene si trova spostato rispetto a quella che dovrebbe essere la sua naturale collocazione ma si trova comunque sullo stesso lato
- Potremmo trovarci in presenza di una posizione definita crociata. In questo caso il rene si trova completamente spostato, non è sullo stesso lato ma potrebbe trovarsi nel lato opposto dove si trova di fatto l’altro rene
Chiaramente la collocazione differente del rene ne determinerà anche la relativa definizione. Per questo motivo potrebbe trovarsi:
- La posizione del rene potrebbe essere definita pelvica nel caso in cui si trovi tra la zona addominale e le cosce
- La posizione del rene potrebbe essere definita iliaca nel caso in cui si trovi in prossimità dei vasi chiamati iliaci
- La posizione del rene potrebbe essere definita lombare nella parte bassa quando si trova vicino alla seconda vertebra lombare
Sintomatologia
Quando un soggetto ha dei reni che sono collocati in posizione differente rispetto a quella naturale, quali sintomi può sviluppare? In linea generale possiamo dire che non ci sono sintomi che il soggetto lamenta, quindi si tratta di un decorso di natura asintomatica. Questo per la maggior parte dei casi, non si può tuttavia escludere a priori che ci possano essere dei sintomi quali:
- Il paziente potrebbe sviluppare dei processi di natura infettiva
- Il paziente potrebbe sviluppare una sindrome dolorosa che interessa la zona dell’addome
Trattandosi di sintomi che non hanno una struttura riconducibile ad esempio a una colica di natura renale, il rischio è che possa venire fatta una diagnosi errata come appendicite. Unitamente ai sintomi, il rene potrebbe presentare una struttura a livello di vascolarizzazione che è differente rispetto a quella normale, motivo per cui potrebbe sviluppare patologie quali:
- Un soggetto con un rene collocato in posizione differente rispetto a quella normale potrebbe sviluppare una patologia come l’idronefrosi
- L’idronefrosi la sua volta è una patologia che può causare una calcolosi
Rene in zona pelvica : quali conseguenze
Quali possono essere le conseguenze che un soggetto potrebbe avere se la anomala collocazione del rene è legato alla zona pelvica? Il rischio che in fase di impatto che si produce nella zona pelvica il rene possa sviluppare un trauma è molto elevata.
Processo diagnostico
Qual’ è il corretto iter diagnostico al quale dovrà essere sottoposto il paziente in presenza di una problematica del genere? Vediamolo insieme:
- Per poter determinare se si tratta di un’anomala collocazione di un rene, il paziente dovrà essere sottoposto a un esame urografico
- Per poter determinare se si tratta di un’anomala collocazione di un rene, il paziente dovrà essere sottoposto a una risonanza magnetica
- Per poter determinare se si tratta di un’anomala collocazione di un rene, il paziente dovrà essere sottoposto a un’ecografia
- Per poter determinare se si tratta di un’anomala collocazione di un rene, il paziente dovrà essere sottoposto a una tac
Parliamo di idronefrosi
Quando parliamo di idronefrosi a quale specifica patologia ci stiamo riferendo? Si tratta di una processo di espansione che riguarda la zona dei calici e della pelvi renale. Questa condizione anomala ovviamente innesca una problematica e una sofferenza dei reni medesimi. Da cosa può essere causata? Oltre alla ectopia, potrebbe essere la conseguenza di:
- La conseguenza di una problematica del genere potrebbe essere innescata da una forma anomala a livello anatomico del rene
- La conseguenza di una problematica del genere potrebbe essere innescata da calcoli urinari
- Potrebbe essere la conseguenza di una forma neoplastica di natura tumorale
- Potrebbe essere la conseguenza di processi infettivi con cadenza cronica
- Potrebbe essere la conseguenza di un precedente intervento chirurgico o sedute di radioterapia che riguardano la zona dell’addome
Sintomatologia dell’idronefrosi
Quali possono essere i sintomi legati a una patologia come l’idronefrosi? Da questo punto di vista è bene distinguere una sintomatologia differente a seconda di quale sia la forma:
- Se parliamo di una fase acuta il paziente potrebbe avere sintomi come quelli legati a una colica renale. Quindi il paziente potrebbe lamentare una sindrome dolorosa improvvisa legata alla zona del fianco.
- Il paziente potrebbe avere nausea
- Il paziente potrebbe avere vomito
Se si tratta invece di una forma cronica, la sintomatologia avvertita dal paziente potrebbe essere meno intensa. Quindi il soggetto potrebbe lamentare la presenza di un mal di schiena, oppure potrebbe percepire un peso al fianco interessato. Non è detto che la forma non possa avere un decorso del tutto asintomatico con assenza completa di sintomi.
Diagnosi dell’idronefrosi
Qual’ è il corretto iter diagnostico relativo a questa patologia? Per prima cosa il paziente verrà sottoposto a un’ecografia. In sede di visita medica si potrebbe rendere necessario sottoporre il paziente a ulteriori approfondimenti se la diagnosi risulta in dubbio. Il paziente quindi potrebbe essere sottoposto a:
- In caso di diagnosi dubbia, il paziente potrebbe essere sottoposto a una tac della zona addominale e pelvica
- In caso di diagnosi dubbia, il paziente potrebbe essere sottoposto a una uro-tac
In alcuni casi unitamente a questi esami il medico potrebbe decidere di sottoporre il paziente a un altro esame chiamato angioscintigrafia renale.
Quali rischi corre il paziente
Quali sono i potenziali rischi che corre il paziente se affetto da questa patologia? Un rischio serio al quale il paziente va incontro è che il rene interessato dalla patologia, in maniera graduale perda la propria funzionalità. Inoltre il paziente potrebbe rischiare di sviluppare una insuffienza a livello renale. Questa seconda condizione potrebbe non essere rilevabile subito per il meccanismo compensativo messo in atto dal rene sano.
Da questo punto di vista il paziente potrebbe anche essere esposto a processi di natura infettiva. Il quadro clinico del paziente potrebbe avere un peggioramento con patologie quali:
- Il paziente potrebbe sviluppare una pielonefrite
- Il paziente potrebbe sviluppare una urosepsi
Queste due ultime condizioni espresse vanno trattate il prima possibile perchè possono determinare un rischio effettivo per la vita del paziente.
Approcci terapeutici
Quali sono dunque gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo nel caso in cui il paziente sviluppi idronefrosi? L’intervento terapeutico più mirato dovrà essere legato al risolvere il prima possibile l’ostruzione urinaria. In tal senso si potrà intervenire con due modalità differenti, vediamo quali:
- Potrebbe rendersi necessaria una procedura chiamata ureteroscopia
- Potrebbe rendersi necessaria una procedura chiamata stent uretrale e suo posizionamento
- Il paziente potrebbe essere sottoposto a un intervento chirurgico tradizionale con tecniche meno invasive per ripristinare la funzionalità renale
Considerazioni finali
In tal senso è bene dire che l’ectopia renale è una condizione che in termini puramente statistici riguarda di un caso ogni novecento nati. La patologia riduce di fatto la funzionalità del rene. Tuttavia se l’altro rene ha una funzionalità del tutto normale, non è invalidante nel paziente.
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