Se non avete mai sentito parlare di ecolalia di cosa si tratta esattamente? Un soggetto imita da un punto di vista linguistico un altro soggetto che ha appena terminato di parlare. Tutto si basa sul principio della ripetizione, quello che il soggetto andrà a ripetere potrebbe essere un intero periodo di un discorso che ha sentito pronunciare, uno spezzone di alcune frasi che il soggetto ha sentito. La cosa curiosa di questa problematica è il fatto che il soggetto riproduce il tono, riproduce le stesse parole che sono state dette senza che tuttavia questo discorso abbia un senso compiuto, abbia una logica.
Questo meccanismo ripetitivo può anche riguardare non solo singole frasi, parole, frasi maggiormente lunghe, il dialogo di un film o le conversazioni e le canzoni di un film. Tuttavia non dobbiamo riscontrare in questo tipo di comportamento almeno in fasi specifiche della vita un comportamento necessariamente anomalo o di un disturbo psichiatrico
Infatti se prendiamo per esempio i bambini piccoli, questo modello imitativo è naturale e riguarda anche una fase iniziale nella quale il linguaggio si deve sviluppare. In linea generale quindi non si deve identificare in questo comportamento un problema, tuttavia può anche essere la spia di una serie di disturbi che possono riguardare la sfera neuropsicologica, primi tra tutti un problema magari di autismo.
Quindi è bene specificare che si può trattare di una normale fase di sviluppo in un bambino che nei primi tre anni di vita sta acquisendo le basi e le strutture linguistiche necessarie a costruire in seguito il suo processo di comunicazione. Nei primi tre anni infatti il bambino tende a ripetere molto spesso frasi e parole per riuscire a interiorizzarle e arricchire in questo modo il suo vocabolario.
In linea di massima quindi si tratta di una fase che come tale dovrebbe chiudersi nel processo di sviluppo del bambino dopo i primi tre anni di vita. Nella maggior parte dei casi possiamo anche dire che si tratta di una fase passeggera che ha una naturale regressione nel corso del tempo.
Presenza del disturbo in un adulto
Se invece il disturbo si presenta in un adulto allora si tratta di una condizione di natura sicuramente patologica. Si tratta di una condizione ch può indicare dei disturbi precisi e specifici? Si, si parla di patologie quali:
- Un soggetto che potrebbe essere affetto da disturbi di natura schizofrenica
- Un soggetto che potrebbe avere la sindrome di Tourette
- Un soggetto che potrebbe avere una forma di epilessia
Esistono delle forme specifiche correlate a questo disturbo? Si, andiamo a vedere insieme quali abbiamo:
- Potrebbe trattarsi di una forma immediata. Il soggetto quindi ripete in forma immediata parole o frasi appena pronunciate da un’altra persona. In linea generale questo approccio si verifica quando il bambino è in fase di sviluppo
- Potrebbe trattarsi di una forma di disturbo che si esprime in differita, in pratica in questo caso c’è un ritardo tra i suoni che sono stati pronunciati e il momento in cui vengono ripetuti. In questo caso effettivamente potrebbero esserci delle patologie nascoste, per questo motivo sarà bene fare degli approfondimenti in tal senso
Parliamo ora della forma immediata
Esistono dei parametri di riferimento o per meglio dire esistono delle categorie specifiche che si riferiscono alla forma immediata? Si, vediamo quali sono:
- Questo meccanismo potrebbe essere utilizzato da un soggetto per cercare di creare un dialogo e una conversazione con gli altri, in questo senso viene definita dialogica
- Potrebbe trattarsi di un approccio nel quale la ripetizione funge da rafforzativo e di conseguenza per comprendere meglio il senso di quello che è stato appena detto. In questo caso viene detta reiterativa
- Potrebbe trattarsi di un approccio linguistico nel quale il soggetto afferma di aver compreso la precedente frase forma affermativa
- Potrebbe trattarsi di un approccio legato alla necessità di manifestare agli altri un determinato desiderio
- Potrebbe trattarsi di un approccio che il soggetto utilizza per cercare di catturare l’attenzione dell’altra persona
- Potrebbe trattarsi di un modo che ha il soggetto per cercare di creare un metodo per regolarsi
- Non ha alcun tipo di fine, non è finalizzata ma viene solo utilizzata
Approcci terapeutici
Quali sono gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in campo per diagnosticare questo disturbo? Per prima cosa è bene affermare che sarà necessaria una fase nella quale si dovrà comprendere bene se si tratta di un disturbo o semplicemente è una fase naturale nella quale il bambino sta acquisendo il suo vocabolario linguistico e quindi è in piena fase di sviluppo, come tale la problematica tenderà a scemare dopo i tre anni di età.
Se invece si tratta di un disturbo magari correlato a un possibile caso di autismo, allora si dovrà intervenire tramite un medico specializzato. Per poter diagnosticare un disturbo del genere sarà necessario effettuare un’indagine molto attenta e approfondita sul paziente.
Si dovranno raccogliere dei dati che riguardano che ineriscono la sua vita, dati che riguardano il linguaggio, si dovranno eseguire delle indagini che riguarderanno le abilità neurologiche del soggetto. Tuttavia è bene anche dire che da questo punto di vista non è una diagnosi semplice da effettuare, non ci si potrà fermare a espressioni che vengono ripetute.
Bisogna infatti sempre tenere conto del fatto che si tratta di espressioni utilizzate da un soggetto e comportamenti che come tali sono del tutto involontari. Spesso possono essere scatenati da agenti esterni al soggetto stesso.
Quindi per poter lavorare su questo problema e cercare di avere dei risultati positivi, come ci si deve muovere? Il trattamento prevede sicuramente una pluralità di approcci e di soggetti coinvolti, vediamo quali sono:
- Per prima cosa per poter operare su un soggetto affetto da ecolalia è molto importante un coinvolgimento attivo di tutti i componenti familiari. Questi aiuteranno il bambino o il soggetto adulto nello sviluppo e nella fase di supporto di quelle che sono le abilità comunicative già presenti nell’individuo e quelle che invece servono per arricchire il suo vocabolario linguistico
- Come approcciarsi invece con il soggetto che tende a ripetere questi concetti? In termini di trattamento della problematica si potrà anche adottare un approccio nel quale lo specialista pone delle domande al soggetto e aspetta che ci siano delle risposte. In questo modo riuscirà sicuramente a creare un processo di comunicazione attiva
- Sicuramente il soggetto dovrà anche lavorare insieme a un logopedista per riuscire a sviluppare delle nuove abilità personali nella fase di interazione con gli altri e di comunicazione del proprio pensiero
- Si potrà anche associare a quanto espresso fino a questo momento, un trattamento di natura farmacologica che prevederà la somministrazione al soggetto di farmaci di natura ansiolitica o antidepressiva
- Per ultimo ma non in grado di importanza, ci si baserà su un trattamento che cerchi di eliminare tutti quegli stimoli presenti nell’ambiente circostante del soggetto che lo portano sulla strada delle ripetizione ( esempio i programmi televisivi)