Dolori neuropatici

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Quando parliamo di dolori neuropatici a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta essenzialmente di una problematica che riguarda una lesione o di un non corretto funzionamento dei nervi della zona del midollo spinale o della zona dell’encefalo. Quali sono le motivazioni in base alle quali un soggetto può iniziare a percepire una sindrome dolorosa del genere? Le cause potrebbero essere di varia natura, andiamo a vedere quali abbiamo:

  • Questa sindrome dolorosa potrebbe essere innescata da un nervo sul quale viene esercitata una certa pressione. La causa potrebbe essere un tumore. Un’altra potenziale causa potrebbe essere legata a un’ernia nella zona del disco che interessa la colonna vertebrale
  • Potrebbe essere la conseguenza di un danno a livello nervoso
  • Potrebbe essere la conseguenza di un’anomalia che interessa quella che è la corretta elaborazione di segnali che riguardano la percezione del dolore. In zone dell’organismo come quelle del cervello o della zona del midollo spinale

Quali possono essere i risvolti psicologici di questa problematica? La sindrome dolorosa potrebbe generare nel soggetto problemi di natura mentale. In modo particolare il soggetto potrebbe sviluppare una forma di ansia o una sindrome di natura depressiva. Questa sindrome dolorosa potrebbe innescarsi anche successivamente a degli interventi di natura chirurgica come ad esempio:

  • L’asportazione di un seno ( intervento chiamato anche mastectomia)
  • Un intervento di chirurgia che interessa la zona dei polmoni

Parliamo di sintomi

Quali potrebbero essere i sintomi di una sindrome dolorosa del genere? Il soggetto potrebbe percepire:

  • Il soggetto potrebbe avere una percezione di un formicolio
  • Il soggetto potrebbe avere una percezione di bruciore
  • Il soggetto potrebbe sviluppare una forma molto marcata di sensibilità al freddo
  • Il soggetto potrebbe sviluppare una forma molto marcata di sensibilità al tatto
  • La sensibilità al dolore potrebbe essere talmente accentuata che anche un lieve tocco la potrebbe innescare
  • Il fatto di percepire una sindrome dolorosa nel momento in cui il soggetto tende a muoversi, potrebbe portare un paziente a evitare il più possibile i movimenti
  • Questa scelta di muoversi il meno possibile potrebbe innescare nel soggetto un’atrofia a livello muscolare

La sindrome dolorosa, se si interviene sulla causa che lo ha innescato, ha a tutti gli effetti una risoluzione definitiva? In realtà non è detto, infatti il sistema nervoso interessato può essere diventato talmente sensibile da aver sviluppato una particolare predisposizione a far avvertire al paziente il dolore.

Parliamo di diagnosi

Qual’è il processo diagnostico corretto nella percezione di un dolore del genere? L’iter prevede degli step precisi che sono:

  • Il soggetto verrà sottoposto a una visita di natura medica
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a degli esami che servono a escludere altre tipologie di disturbi

Quali sono i fattori in base ai quali il medico decide se si tratta di una sindrome dolorosa che ha un’origine neuropatica? Dovremo tenere in considerazione alcuni fattori principali tra i quali:

  1. Per prima cosa la diagnosi dovrà tenere conto della sintomatologia
  2. Si dovrà tenere conto del fatto potrebbe essersi prodotta una lesione che interessa un nervo
  3. Ci si baserà su quelli che potranno essere le considerazioni successive a una visita medica

Esami ai quali sottoporre il paziente

Quali sono gli esami ai quali potrà essere sottoposto il paziente? In tal senso è bene specificare per prima cosa che gli esami in questione potranno essere condotti a causa dei disturbi che il paziente lamenta. Gli esami ai quali potrà essere sottoposto il paziente potrebbero quindi essere:

  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica per immagini
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a un’elettromiografia
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a un esame del sangue

 Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci di natura terapeutica che potrebbero essere condotti? In tal senso il paziente potrebbe essere sottoposto a:

  • ll trattamento potrebbe comprendere una somministrazione a base farmacologica quale:
  1. Al paziente potrebbero essere somministrati degli antidolorifici
  2. Al paziente potrebbero essere somministrati dei farmaci antidepressivi
  3. Il paziente potrebbe essere sottoposto a un trattamento di natura chirurgica là dove fosse necessario
  4. Il paziente potrebbe essere sottoposto a un trattamento che prevede la stimolazione di una zona come quella del midollo spinale o della zona dei nervi

In ogni caso serve un corretto approccio a una problematica del genere, partendo dal presupposto che più il paziente è informato sulla natura del dolore che prova e maggiore sarà la sua capacità di riuscire a gestire questa sindrome dolorosa. In ogni caso è bene dire che quando si parla di trattamenti, ci si dovrà essenzialmente riferire alla causa che ha innescato la sindrome dolorosa.

Prendiamo per esempio un paziente che soffre di diabete, arrivare ad avere un migliore controllo su soglie del livello glicemico del soggetto, potrebbe aiutare a ridurre l’entità del dolore percepito.

Parliamo degli antidolorifici

Abbiamo parlato di un trattamento farmacologico basato sull’assunzione di antidolorifici. In tal senso potremmo utilizzare classi di farmaci differenti tra i quali:

  • Potrebbe trattarsi di farmaci ad azione analgesica che hanno un’azione specifica. Cosa fanno esattamente? Influenzano direttamente la modalità in base alla quale i nervi codificano il dolore che il soggetto sperimenta. In tal modo verrà influenzata l’intensità che il paziente prova.
  • Potrebbe trattarsi di farmaci chiamati oppioidi in grado di ridurre l’intensità del dolore percepito dal soggetto. Tuttavia è bene dire che questo tipo di approccio può avere effetti collaterali considerevoli. Da questo punto di vista potrebbero essere talmente marcati da superare di gran lunga i benefici che il soggetto può percepire in termini di diminuzione della sindrome dolorosa
  • Un altro approccio considerato in tal senso praticabile prevede l’applicazione di farmaci sulla cute. Quali sono i limiti di un approccio che si basa sull’utilizzo di farmaci? Per prima cosa è bene dire che un approccio di natura farmacologica ha il limite di ottenere spesso un sollievo che è solo momentaneo dalla sindrome dolorosa.

Parliamo di fisioterapia

Si potrebbe anche utilizzare un approccio non di natura farmacologica a legato alla fisioterapia. In tal senso l’aiuto che i pazienti con dolori neuropatici potrebbero avere è:

  • Stimolare il movimento della zona interessata dalla sindrome dolorosa, in maniera tale da evitare l’atrofia muscolare
  • Cercare di fare in maniera tale che il soggetto mantenga un determinato livello di ampiezza nel momento in cui muove le articolazioni
  • La fisioterapia potrebbe aiutare il soggetto a ridurre decisamente quello che risulta essere il livello di sensibilità nella zona interessata

Se questi approcci non dovessero bastare, si potrà sempre puntare su un trattamento di natura chirurgica quale:

  1. Al soggetto potrebbe essere stimolato in nervo periferico inserendo elettrodi sotto la pelle
  2. Il soggetto potrebbe essere sottoposto a stimolazione midollare che prevede l’inserimento di un apparecchio stimolatore nella zona addominale o in quella del gluteo
  3. Ci si potrebbe basare su un tecnica chiamata blocco di un nervo attraverso la quale viene interrotto quello che è il tragitto che il nervo compie per i segnali relativi al dolore

Disestesia sintomi