Dolore spina dorsale

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Quando parliamo di dolore alla spina dorsale a cosa ci stiamo riferendo? Si tratta di una sindrome dolorosa definita anche dorsalgia, comunemente viene anche indicato come mal di schiena. Si tratta di un disturbo diffuso tra la popolazione? La risposta è si, parliamo di un disturbo molto diffuso all’interno della popolazione adulta e anziana. Da questo punto di vista è bene dire che si tratta di un disturbo che in quanto tale è una delle prima cause per assenza dal lavoro.

Quando utilizziamo il termine dorsalgia intendiamo una sensazione dolorosa che viene percepita a livello di colonna vertebrale, tuttavia il dolore potrebbe essere percepito anche in zone vicine alla colonna vertebrale. Facciamo ora un piccolo approfondimento sulla colonna vertebrale partendo del presupposto che questa è a sua volta divisa in:

  • Si parla di una zona definita cervicale che si trova esattamente sotto alla zona del cranio;
  • Si parla di una zona definita dorsale che si trova in corrispondenza delle vertebre della zona toracica;
  • Si parla di una zona definita lombare, in questo caso la sindrome dolorosa viene anche definita;
  • Si parla di una zona definita sacrale e coccigea.

Origine del dolore

Il dolore nella zona dorsale può avere un’origine differente, tra queste abbiamo:

  • Si tratta della zona muscolare relativa ai muscoli della schiena;
  • Si tratta della zona definita articolare relativa alle articolazioni vertebrali;
  • Si tratta della zona definita ossea relative a vertebre dorsali;
  • Si parla della zona nervosa relativa ai nervi e al midollo osseo.

Le cause del dolore al dorso sono legate a differenti opzioni e in termini di frequenza, possiamo dire che almeno il primo episodio può presentarsi con un livello di incidenza nella popolazione che pari al novanta per cento. Possono esserci ulteriori sintomi? La risposta è si, vediamo quali sono:

  • Si parla in tal senso di parestesie che è una sensazione di formicolio inerente agli arti superiori e inferiori;
  • Il soggetto potrebbe soffrire di debolezza di natura muscolare;
  • La sindrome dolorosa potrebbe riguardare zone come il collo, alla testa, nella zona dei glutei, nella zona delle gambe;
  • Il paziente potrebbe avere un’oggettiva impossibilità di muovere la schiena;

Si tratta di un dolore che nel corso del tempo tende a risolversi? La risposta è si, nell’arco di qualche giorno, qualche settimana, la sindrome dolorosa prescrivendo al paziente un periodo di riposo. In alcuni casi se il dolore è persistente potrebbero essere prescritti dei farmaci antinfiammatori e analgesici.

Il dolore potrebbe persistere nel corso del tempo pur sottoponendo il paziente a una terapia a base farmacologica? La risposta è si, in quel caso specifico si renderà necessario rivolgersi a un medico per capire quale sia la motivazione che porta il paziente ad avere un dolore che tende a persistere nel corso del tempo.

La prognosi è positiva? In linea generale si, nonostante questo il disturbo potrebbe necessitare di un intervento di natura chirurgica.

Tipologie di dolore

Nel caso di dolore acuto che fa la sua comparsa in maniera del tutto improvvisa e quando il soggetto si trova in uno stato di benessere causato magari da un evento di natura traumatica quale ad esempio un incidente stradale. Quando parliamo di un dolore definito subacuto si tratta di una sindrome che può avere una permanenza che oscilla tra i:

  •  Potrebbe essere un dolore che è relativo a un periodo di un mese;
  • Potrebbe essere un dolore che è relativo a un periodo di circa tre mesi.
  • Potrebbe essere un dolore di natura cronica che potrebbe durare dai quattro mesi ai dodici mesi.

Parliamo di cause

Quali potrebbero essere le cause che inducono una sindrome dolorosa del genere? Potrebbe essere indotto da:

  • Potrebbe essere legato al mantenimento di una postura del tutto errata;
  • Potrebbe essere collegato a contratture e spasmi di natura muscolare;
  • Potrebbe essere legato a una degenerazione del disco intervetebrale.

Parliamo di fattori di rischio

Potrebbero esserci in tal senso dei fattori che possiamo identificare come di rischio? La risposta è si, vediamo quali sono:

  • Avere una vita sedentaria;
  • Non praticare un’adeguata attività fisica;
  • Potrebbe essere legato allo svolgimento di un lavoro troppo logorante;
  • Potrebbe essere legato a una condizione di sovrappeso;
  • Potrebbe essere legato a una familiarità nell’ambito di patologie di natura vertebrale.

Casistiche maggiormente rare

Una sindrome dolorosa di natura dorsale potrebbe anche essere collegato a delle cause differenti anche se più rare quali:

  • Potrebbe essere legato a delle malformazioni di natura vertebrale;
  • Potrebbe essere collegato a una patologia chiamata spondilite anchilosante;
  • Potrebbe essere collegata a una spondiloartrosi che è a tutti gli effetti una forma di artrosi nella quale avviene un processo di natura degenerativa legato alla cartilagine articolare;
  • Potrebbe essere collegata a una patologia chiamata spondilolistesi;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di osteoporosi, si tratta di una patologia che è caratterizzata dalla riduzione di quella che risulta essere la massa ossea negli anziani;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di stenosi spinale che si traduce in un restringimento di una delle zone collegate al canale vertebrale;

Tuttavia le cause appena approfondite non escludono una possibile derivazione legata a altre patologie prodotte da organi interni quali:

  • Potrebbe essere collegata a una patologia come la pleurite ( processo infiammatorio legato alla pleura);
  • Potrebbe essere collegata a patologie di natura ginecologica quali la rottura di una cisti ovarica, la endometriosi, la dismenorrea o la gravidanza;
  • Potrebbe essere collegata a calcoli renali e vescicali o un processo infettivo delle vie urinarie;
  • Potrebbe essere collegata a una fibromialgia che è a tutti gli effetti una sindrome dolorosa di natura cronica;
  • Potrebbe essere collegata a una forma di pancreatite acuta;
  • Potrebbe essere collegata a un infarto cardiaco.

Patologie tumorali

La dorsalgia potrebbe anche essere collegata a una patologia di natura tumorale? La risposta è si, questa problematica potrebbe anche manifestarsi per tumori di natura primitiva e metastasi.

Eventuali preoccupazioni

Quando una persona deve magari preoccuparsi per un dolore di natura dorsale? Per prima cosa è bene dire che potrebbe trattarsi di una condizione del tutto temporanea, in ogni caso è bene essere attenti a situazioni da questo punto di vista maggiormente allarmanti che richiedono un tal senso un tempestivo intervento di un medico o del pronto soccorso.

  • Una situazione maggiormente preoccupante è se il paziente dovesse avere una parestesia grave;
  • Se dovesse avere una sindrome dolorosa acuta o cronica;
  • Se un soggetto dovesse soffrire di debolezza muscolare;
  • Se il soggetto dovesse andare incontro a una perdita di peso;
  • Se il soggetto dovesse avere la febbre.

Processo diagnostico

Qual’è il corretto iter da un punto di vista diagnostico? Si esamineranno in tal senso una serie di variabili tra cui la storia da un punto di vista clinico del paziente, la presenza di fattori legati al rischio, come si presenta il dolore, se si presenta continuo nel tempo o ha magari delle fasi remissive.

Si verificherà se sono presenti patologie, traumi, interventi chirurgici eseguiti in passato alla colonna vertebrale. Gli esami ai quali potrebbe essere sottoposto il paziente prevedono:

  • Radiografia della colonna vertebrale;
  • Tomografia computerizzata o risonanza magnetica;
  • In casi più rari scintigrafia ossea;
  • Mineralometria ossea;
  • Esami del sangue.

Approcci terapeutici

Il trattamento del dolore alla spina dorsale se si dovesse ripresentare nel corso del tempo richiederà un intervento medico mirato ed efficace volto a:

  • Ridurre il dolore;
  • Cercare di normalizzare la vita del paziente;
  • Fare delle modifiche allo stile vita qualora dovessero essere necessarie.

I rimedi terapeutici prevedono l’utilizzo del freddo con il ghiaccio o il calore con una borsa di acqua calda. Le cure farmacologiche si basano su farmaci antinfiammatori e miorilassanti.

La fisioterapia potrebbe rivelarsi utile e solo in determinati casi selezionati si renderà necessario intervenire un approccio chirurgico con interventi di carattere ortopedico o neurochirurgico.

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Alessandro Baldini
Web content writer senior, specializzato nella redazione di contenuti nel settore medico, laureato in filosofia a Bologna, corso di specializzazione conseguito allo Ial Web di Udine nel content management, corso conseguito al Cfa di Milano nel 2020, sul web marketing.