Dolore alla parte alta dell’addome

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Il dolore alla parte alta dell’addome viene spesso e in maniera del tutto errata identificato con un disturbo comune che è il mal di stomaco. Non si tratta di una condizione che è anomala o rara ma di uno stato fisico che è piuttosto comune. Per quanto riguarda il come si manifesta, potremmo trovarci in presenza di un disturbo che ha una una frequenza sporadica e del tutto occasionale o al contrario potrebbe trattarsi di una sindrome dolorosa piuttosto intensa. Nel secondo caso di tratta di una forma fortemente debilitante che potrebbe limitare la qualità di vita del paziente. Ora è importante fare un piccolo approfondimento per comprendere come la zona superiore dell’addome sia molto importante.

Infatti si tratta di un segmento del corpo umano nel quale possiamo ritrovare organi di una certa importanza, vediamo nel dettaglio quali:

  • La zona superiore dell’addome ospita un organo importante come lo stomaco
  • La zona superiore dell’addome ospita un organo importante come l’intestino
  • La zona superiore dell’addome ospita un organo importante come la cistifellea
  • La zona superiore dell’addome ospita un organo importante come la il fegato
  • La zona superiore dell’addome ospita un organo importante come il pancreas

Proprio per questo motivo e vista la presenza di organi differenti, le cause specifiche che possono portare a una sindrome dolorosa del genere sono di varia natura. Tuttavia è anche bene dire che il dolore che il paziente percepisce, potrebbe anche avere una fase di regressione del tutto spontanea. In alcuni casi invece potrebbe essere una forma talmente acuta da richiedere un intervento tramite un trattamento specifico.

Bisogna anche dire che la sindrome dolorosa potrebbe anche essere la conseguenza di una patologia che riguarda uno degli organi citati. Possiamo in tal senso citare ad esempio una sindrome dolorosa associata a una patologia come l’ischemia miocardiaca o un dolore che è tipico di una forma come l’appendicite.

Patologie associabili al dolore

Quali sono quindi le potenziali patologie che potremmo associare a questa condizione? Ce ne sono di varia natura, vediamole insieme:

  • Potrebbe trattarsi di una problematica chiamata meteorismo
  • Potrebbe essere la conseguenza di un’indigestione causata da eccessi di natura alimentare
  • Potrebbe essere la conseguenza di una patologia chiamata esofagite
  • Potrebbe essere una problematica determinata da spasmi di natura esofagea
  • Potrebbe trattarsi di una problematica legata a una problema come la gastrite
  • Potrebbe trattarsi di un dolore causato da una patologia chiamata ischemia miocardica
  • Potrebbe trattarsi di un dolore prodotto da una patologia chiamata gastroenterite
  • Potrebbe trattarsi di un dolore causato da una patologia chiamata colangite

Colangite

Di quale patologia stiamo parlando? Si tratta a tutti gli effetti di un processo di natura infettiva che colpisce la zona dei dotti biliari. La causa il più delle volte è associabile ad agenti patogeni ( batteri) che solitamente arrivano dalla prima parte dell’intestino tenue. In ogni caso perchè possa verificarsi una condizione del genere, il più delle volte è legato a un processo di occlusione dei dotti biliari a causa di calcoli biliari.

Tuttavia la patologia non si manifesta solo ed esclusivamente in questi casi, in occasioni più rare è la diretta conseguenza di problematiche che possono interessare la zona del tubo digerente quali:

  • Potrebbe essere la conseguenza di fistole presenti nella zona intestinale
  • Potrebbe essere la conseguenza di diverticoli a livello del duodeno
  • Potrebbe essere la conseguenza di un’appendicite acuta
  • Potrebbe essere una problematica che riguarda la zona del pancreas
  • In tal senso potremmo trovarci in presenza di forme neoplastiche tumorali che interessano la zona del pancreas
  • Potrebbe essere la conseguenza di una fibrosi cistica
  • Potrebbe essere collegata a una forma di pancreatite

Al di là delle condizioni appena indagate, la colangite potrebbe anche essere la conseguenza di una potenziale lesione che si è prodotta in seguito ad un intervento chirurgico condotto nella zona dello stomaco, nella zona del duodeno o nella zona dell’appendice. Se si tratta di una forma di colangite infettiva, la sintomatologia potrebbe variare in funzione di quale sia la causa specifica del disturbo lamentato dal paziente e anche dalle sue condizioni generali di salute.

Se dovessimo in ogni caso descrivere i sintomi associabili a questa forma potremmo avere:

  • Il soggetto potrebbe andare incontro a una forma di febbre 
  • Il soggetto potrebbe iniziare ad avere brividi lungo il corpo
  • Il soggetto potrebbe avere un dolore localizzato nella zona addominale
  • Le sintomatologie che il soggetto potrebbe manifestare potrebbero anche essere correlate al fegato
  • In tal senso il soggetto potrebbe avere problemi di nausea
  • Il soggetto potrebbe avere problemi di vomito
  • Il soggetto potrebbe avere un senso di malessere diffuso e generalizzato
  •  Il soggetto potrebbe avere un problema di natura digestiva

Quali sono gli esami ai quali deve essere sottoposto il paziente per diagnosticare questa problematica? In tal senso si potrebbe sottoporre il paziente a:

  • L’approccio potrebbe essere fatto avvalendosi della colangiografia
  • L’approccio potrebbe basarsi su un’ecografia
  • Il paziente potrebbe essere sottoposto a una tac
  • ll paziente potrebbe essere sottoposto a una risonanza magnetica

L’approccio terapeutico si basa sull’utilizzo di antibiotici per eradicare l’infezione in corso. Tuttavia se dovessero esserci eventuali ostruzioni alla zona dei dotti biliari, si dovrà intervenire con un intervento di natura chirurgica che verrà eseguito in:

  1. Con un approccio chirurgico tradizionale
  2. In modalità laparoscopica
  3. In modalità endoscopica

Cure e interventi da fare

Si tratta di una problematica che non va assolutamente sottovalutata, per la quale bisogna intervenire. Infatti potrebbe dare origine a complicazioni quali:

  • Potrebbe provocare un ascesso di natura epatica
  • Potrebbe dare luogo a una forma di cirrosi epatica di natura secondaria
  • Potrebbe generare un’insufficienza a livello epatico
  • Potrebbe produrre un’insufficienza localizzata a livello renale
  • Il soggetto potrebbe avere uno shock di natura septica che ricordiamo essere una condizione che mette a serio rischio la vita del paziente 

Approcci terapeutici per i dolori addominali

Quali sono gli approcci di natura terapeutica che si possono mettere in atto per un dolore localizzato nella zona dell’addome ? Per prima cosa è bene dire che prima di iniziare qualsiasi tipo di trattamento è bene identificare con chiarezza quale sia la causa. Infatti la sindrome dolorosa potrebbe essere del tutto temporanea e transitoria e risolversi magari in pochi giorni. In alcuni casi la problematica potrebbe essere risolta con l’utilizzo di farmaci da banco. In questo caso si parla di problematiche quali:

  • I farmaci da banco potrebbero essere utili se il soggetto soffre di una forma di meteorismo
  • I farmaci da banco potrebbero essere utili se il soggetto soffre di una forma di indigestione del tutto occasionale
  • I farmaci da banco potrebbero essere utili se il soggetto soffre di una forma di gastroenterite

Tuttavia potrebbe anche manifestarsi l’esigenza di sottoporre il paziente a un trattamento mirato e specifico. Potrebbe anche prodursi la condizione per cui un soggetto si debba recare in una struttura ospedaliera. Potrebbe anche rendersi necessario l’approccio chirurgico nei casi in cui si tratta di un problema di appendicite o un problema di occlusione legato alla zona dell’intestino.

Ci sono situazioni in cui il dolore alla zona addominale può risolversi in maniera del tutto spontanea in qualche giorno senza che ci sia la necessità di intervenire. Tuttavia ci sono anche casi in cui è bene rivolgersi al medico, soprattutto se la sindrome dolorosa dovesse persistere nel corso del tempo o avere una fase di peggioramento.

Tuttavia in presenza di sintomi molto specifici, è bene rivolgersi al medico il prima possibile. Vediamo quali sono:

  • Se la sindrome dolorosa è associata anche a vomito che dura almeno da 12 ore
  • Se il soggetto dovesse avere una febbre alta che supera i 38 gradi
  • Se dovesse essere la conseguenza di un evento traumatico che interessa la zona dello stomaco
  • Se il dolore dovesse manifestarsi in seguito all’assunzione di un farmaco nuovo
  • Se il dolore dovesse comparire in un soggetto che ha un sistema immunitario già indebolito

Quando è ben rivolgersi al pronto soccorso? Se il soggetto dovesse avvertire un dolore alla parte alta dell’addome piuttosto accentuato. Se il dolore dovesse crescere di intensità con l’addome che risulta teso e contratto. Se oltre al dolore il materiale fecale dovesse avere un colore chiaro con urine scure. In presenza di un soggetto che inizia ad avere uno stato di disidratazione.