Quando parliamo di diverticolite del colon, ci riferiamo a una malattia che è largamente diffusa nei paesi Occidentali, ancora oggi, le cause che portano allo sviluppo di questa patologia non sono chiare, tuttavia ci sono vari studi che suggeriscono come possa essere il risultato di una serie di fattori ambientali, si parla di abitudini alimentari completamente scorrette.
Un’alimentazione fortemente squilibrata, improntata sul consumo di quantità elevate di carne rossa con un basso contenuto di fibre. Tuttavia è bene fare un approfondimento per capire cosa sono i diverticoli e perché si formano.
Struttura dei diverticoli e loro caratteristiche
Quando parliamo di diverticoli, ci riferiamo a piccole sacche che si formano e sono localizzate sulla parete dell’intestino. Il loro sviluppo può riguardare tutte le aree dell’intestino, tuttavia nella maggior parte dei casi, sono localizzate a livello di colon.
La formazione di diverticoli è sempre associata a una dieta molto povera di fibre, dobbiamo per un attimo immaginare il colon e la sua funzione. Si tratta di un organo nel quale avvengono continui movimenti, alla stregua di un muscolo consente il passaggio delle feci. Al loro interno, la parte più importante può essere costituita dalla presenza di fibre.
I movimenti continui del colon, consentono il corretto transito del materiale fecale. Tuttavia se si produce una condizione nella quale il colon non trova materiale sufficiente per svolgere al meglio la sua funzione, dà origine in questo specifico caso ad un movimento a vuoto.
Questa spinta a vuoto che diventa forzata, causa appunto la formazione di diverticoli che solitamente nascono nelle aree dell’intestino che presentano minor resistenza.
La formazione di diverticoli si presenta ad un’età specifica?
Nella maggior parte dei casi, la presenza dei diverticoli in termini statistici, si è notato che riguarda una fetta di popolazione che come età anagrafica si aggira attorno ai 50 anni. Con il passare degli anni diventa ancora più frequente. Può capitare anche in soggetti più giovani la presenza di diverticoli anche se si tratta di una condizione più rara. Il più delle volte anche in questo caso specifico, è associata a una dieta squilibrata fin da giovani che risulta priva della presenza di verdura e fibra di origine vegetale.
Diverticolite del colon: in aumento tra i giovani
La diverticolite del colon è uno stadio successivo della malattia, tuttavia è bene chiarire che il suo sviluppo e la sua manifestazione passano per delle condizioni specifiche. Prima di affrontare questo approfondimento, è bene dire che la presenza di diverticoli nelle fasce giovani della popolazione è destinata ad aumentare.
La causa di questo incremento è legato al mutamento profondo nelle abitudini alimentari, lo stile di vita e il peggioramento nel modo di alimentarsi è oggi evidente a tutti. Al consumo di frutta e verdura, essenziale per accrescere il numero di fibre presenti nel nostro organismo, è stata sostituita da una dieta ricca di proteine e farinacei.
Primo stadio della malattia: la diverticolosi
La maggior parte dei pazienti che sono affetti da diverticolosi, presentano una manifestazioni di natura asintomatica. In pratica non ci sono sintomi specifici che indicano questo stadio, se non episodi di costipazione.
Questa condizione riguarda all’incirca l’80% dei pazienti, solo un 15% può presentare delle complicazioni di natura infiammatoria o con l’insorgenza di emorragie.
La diverticolosi non viene considerata come una malattia, perché nella maggior parte dei casi non dà origine ad alcun tipo di disturbo. La sua scoperta è del tutto casuale e solitamente avviene tramite colonscopia esplorativa effettuata come forma precauzionale di controllo per escludere la presenza di tumori del colon.
In termini puramente statistici, nei paesi occidentali la presenza di diverticolosi senza alcuna sintomatologia specifica, riguarda circa il 50% della popolazione. Se la diverticolosi viene diagnosticata in maniera casuale, in seguito a un esame approfondito, non esistono dei trattamenti specifici.
Nel caso di diverticolosi asintomatica, l’unica specifica che viene data al paziente, è quella di seguire una dieta ricca di fibre, accompagnata possibilmente dal consumo di molta acqua.
Sintomi della diverticolosi
Fino a questo momento, abbiamo parlato della diverticolosi in condizioni completamente asintomatiche, in assenza totale di disturbi o manifestazioni specifiche. Tuttavia può anche capitare che i diverticoli si infiammino o si possono presentare dei disturbi specifici quali:
- Un gonfiore accompagnato da una sensazione fastidiosa
- Presenza di fitte e dolori localizzati nel fianco destro
- Diarrea alternata a stati di stitichezza
Diverticolosi che evolve in diverticolite
Il manifestarsi della diverticolosi, solitamente avviene in presenza di più di un diverticolo presentano un livello di infiammazione piuttosto marcata. In questo specifico caso, i dolori al fianco sinistro tendono ad acutizzarsi, e possono comparire altri sintomi ben precisi.
I sintomi classici riguardano la comparsa di febbre, nausea e in alcuni casi vomito. In questi casi si parla di diverticolite del colon, che solitamente può essere trattata con degli antibiotici e tende a regredire.
Solo in alcuni casi dove i sintomi sono talmente seri da non rispondere ad antibiotici, allora si ricorre al ricovero in Pronto Soccorso con eventuale intervento chirurgico. La diverticolite acuta, presenta un quadro di sintomi che è molto simile a quello dell’appendicite. La differenza è legata alla diffusione del dolore, nella diverticolite è localizzato sul fianco sinistro, nel caso dell’appendicite il fianco interessato è quello destro.
Se gli episodi di diverticolite si ripetono nel corso del tempo, soprattutto in forma acuta, la patologia evolve e diventa diverticolite cronica.
Definizione di diverticolite cronica
Se la diverticolite acuta si manifesta con una certa frequenza, con una serie di complicazioni serie che possono riguardare la riduzione del lume intestinale ( In biologia per lume o «luce, apertura» si intende una cavità anatomicamente delimitata da tessuti che costituiscono un organo detto “cavo”, ad esempio l’intestino (lume intestinale).
Quali sono i disturbi della diverticolite cronica
In casi per fortuna molto rari, può manifestarsi in presenza di diverticolite cronica, una occlusione che riguarda il tratto intestinale che necessita di un intervento chirurgico. Un’altra casistica che si può presentare nel caso di diverticolite cronica è la presenza di perdite di sangue che possono essere di modesta entità oppure talmente abbondanti da rendere necessaria una trasfusione di sangue.
La presenza di scariche di sangue di colore rosso vivo localizzate a livello del colon, rende necessario un approfondimento per escludere l’eventuale presenza di tumori del retto. Per questo motivo si dovrà fare una visita da un proctologo (una branca che si occupa in maniera molto selettiva delle malattie del colon retto e dell’ano).
Un’altra complicanza che può insorgere nel caso di diverticolite cronica è la formazione di una via di comunicazione tra la diverticolite e gli organi localizzati nell’addome ( viene definita fistolizzazione). La più frequente che compare in questi casi è tramite la vescica. Il paziente avverte la fuoriuscita di aria quando urina.
Intervento chirurgico per la diverticolosi e diverticolite cronica
L’intervento chirurgico avviene soli in casi specifici, nel caso di diverticolosi, chirurgo e gastroenterologo suggeriscono al paziente la dieta più idonea per tenere sotto controllo la diverticolosi e gli eventuali esami da eseguire per monitorarne il decorso.
Se la diverticolosi ha un quadro clinico che tende al peggioramento e costringe magari il paziente a dei ricoveri, si tenderà a intensificare la frequenza con la quale si monitora l’evoluzione della patologia. Solo in determinati casi si ricorre all’intervento chirurgico e comunque in presenza di complicazioni serie come ad esempio una peritonite.
La tipologia di intervento chirurgico al quale sottoporre il paziente, dipende se si tratta di un intervento di natura programmata o urgente. Nel primo caso si può operare direttamente asportando i tratto di intestino interessato dalla patologia e ricongiungendo poi i tratti rimanenti.
Nei casi di urgenza, dipende molto dalla gravità della patologia, quindi si può pensare a una resezione o al contrario non è possibile intervenire. In ogni caso, per evitare l’intervento, generalmente si procede ad un’attento monitoraggio del paziente affetto da diverticolite cronica.