Se non avete mai sentito parlare di un disturbo schizofreniforme che può interessare determinati soggetti nel corso della loro vita è normale. Probabilmente tra le patologie mentali siete più abituati a conoscere la schizofrenia, si tratta di una profilo psicologico ben definito. Per prima cosa è bene dire che si tratta di un disturbo ufficialmente riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale. Infatti è inserito a pieno titolo nel manuale diagnostico dei disturbi di natura mentale. Possiamo anche dire che assomiglia molto alla schizofrenia. In quale elementi invece differisce? Quali sono quelli che di fatto lo rendono un disturbo a sè con caratteristiche specifiche e anche con tempi di sviluppo da questo punto di vista che si delineano in un determinato arco temporale. Vediamo insieme invece quali sono le due caratteristiche specifiche che da questo punto di vista lo rendono differente:
- Per prima cosa in questa precisa tipologia di disturbo il soggetto manifesta questa problematica per un tempo ben specifico. Non deve essere inferiore a un mese e non deve essere superiore ai sei mesi
- In questa tipologia di disturbo specifica il soggetto non va incontro a un deterioramento sia fisico che psicologico tale che sono compromesse molte aree appartenenti alla persona e alla vita quotidiana. Quindi parliamo dell’area sociale, dell’area affettiva e soprattutto della dimensione lavorativa che occupa nella vita di una persona una buona parte della giornata
Riflessioni sul disturbo
Da quello che abbiamo potuto sapere fino a questo momento e analizzare, sembra che questo disturbo si possa collocare in un segmento di problematiche che hanno un minore impatto sulla vita del soggetto che ne soffre e non hanno uno sviluppo tale da creare una problematicità molto accentuata in vari aspetti del vivere di una persona.
Sembra quindi effettivamente che questa specifica problematica rispetto a un problema come la schizofrenia possa garantire a un soggetto un recupero più positivo e una minor problematicità della propria vita in generale. Tuttavia è bene dire che pur trattandosi in linea generale di un disturbo che nella maggior parte dei casi non ha un iter così problematico come la schizofrenia, questo non significa che non potrebbe portare un soggetto ad avere un possibile peggioramento della qualità della propria vita.
Infatti è importante dire che certo non ha un impatto nella vita di un soggetto traumatico come può essere quello di una forma di schizofrenia. Tuttavia questo non vuol dire che non possa creare impatti negativi e problemi nella vita di una persona al punto tale da rendere difficoltosa l’esitenza stessa del soggetto in varie aree della propria vita. Vediamo quali sono:
- Un soggetto affetto da questa problematica potrebbe avere un peggioramento nella gestione della propria dimensione lavorativa
- Un soggetto affetto da questo disturbo potrebbe avere un peggioramento nella gestione del proprio tempo a scuola se parliamo di uno studente
- Un soggetto affetto da questa problematica potrebbe avere un peggioramento nella gestione delle proprie relazioni di natura interpersonale
- Un soggetto affetto da questa problematica potrebbe avere un peggioramento per quello che riguarda la cura della propria persona
Manuale diagnostico dei disturbi mentali
In ogni caso per definire questa specifica tipolgia di disturbo mentale, il manurale stabilisce dei criteri specifici, tralasciando un attimo quelli riguardanti la schizofrenia, possiamo identificare con certezza quelli che sono legati ai tempi di manifestazione e durata medesima del disturbo.
- In tal senso è bene dire che parlando di manifestazione e durata del disturbo deve avere una durata temporale che risulti essere almeno di un mese. Tuttavia in tal senso non deve superare i sei mesi.
Evoluzione del disturbo con prognosi favorevole
Un altro fattore molto importante che non va sottovalutato è che il disturbo potrebbe avere una manifestazione con tuttavia una prognosi di natura favorevole. Cosa vuol dire esattamente? Significa che la patologia pur manifestandosi non intacca tutta la sfera di azione del soggetto.
Tuttavia in tal senso ci sono una serie di step specifici ai quali bisogna attenersi che andiamo a vedere nel dettaglio:
- La sintomatologia associata al disturbo tende a manifestarsi in un arco temporale pari a 4 settimane prima che nel soggetto avvengano delle modifiche di natura comportamentale evidenti
- Stati d’animo come una percezione di confusione che è presente nel soggetto e una sua perplessità generale sul suo stato psicologico s producono quando l’episodio della patologia ha un picco e si manifesta in maniera molto accentuata e virulenta
- Abbiamo detto spesso che nella schizofrenia la dimensione sociale del soggetto risulta fortemente compromessa dalla problematica che si manifesta. In questo tipo di disturbo invece se si parla ovviamente di prognosi favorevole, il soggetto pur manifestando delle problematiche specifiche risulta mantenere un buon funzionamento di natura sociale. Quindi riesce a mantenere i rapporti, riesce a preservare la sua sfera sociale dai danni che potrebbero derivare da una patologia mentale che in linea di massima tende a compromettere questa sfera specifica di azione
- Un’altra caratteristica tipica del disturbo schizofrenico è una modifica comportamentale molto importante per quello che concerne il lato affettivo. Il soggetto subisce una sorta di acquiescenza dell’affettività, quindi la sfera affettiva, dei rapporti familiari e della vita insieme alle persone care che sono vicino a lui, decisamente ha una curva discendente, al punto tale che potremmo dire che il soggetto ha una sorta di appiattimento completo della sua dimensione affettiva. In questa sindrome con prognosi favorevole invece la sfera affettiva del soggetto resta per fortuna viva, attiva. Quindi pur presentando un profilo comportamentale nel quale emergeranno problematiche e limiti, il soggetto avrà comunque mantenuto un buon livello di interazione di natura affettiva con i componenti della sua famiglia
Dati riferiti ai paesi in via di sviluppo
Ora scendendo un attimo nel concreto dei dati statistici e percentuali che possono riguardare i paesi nei quali queste problematiche possono emergere è bene dire che nei paesi in via di sviluppo emerge un quadro nel quale il recupero di patologie come la schizofrenia è maggiore rispetto a problematiche come il disturbo schizofreniforme.
Tuttavia ancora ad oggi non ci sono tanti dati o informazioni sulla natura di questo disturbo. Quello che si può affermare con un certo grado di attendibilità è che in termini numerici almeno un terzo delle persone che soffrono di questa problematica hanno tempi di recupero che gli consentono di ristabilirsi entro i sei mesi dal momento in cui la problematica è emersa e si è manifestata.
Trattamento terapeutico
Per quanto riguarda i possibili approcci di natura terapeutica che si possono mettere in atto per curare questa problematica è bene subito dire che il processo di cura e possibile guarigione prevede un percorso mutuato dai problemi di schizofrenia. Per questo motivo se il soggetto dovesse avere una manifestazione molto forte e acuta, si propenderà per un ricovero in una struttura ospedaliera.
Nei casi meno gravi si procederà a sottoporre il paziente a una terapia a base di farmaci di natura antipsicotica e neurolettici. Successivamente si proporrà al paziente un approccio di natura psicosociale nel caso in cui si debbano recuperare parametri comportamentali dal paziente basati sulla propensione all’isolamento e al totale disinteresse verso le attività quotidiane che vanno svolte.
Una componente molto importante che non va sottovalutata è quella legata al processo educativo che verrà fatto nei riguardi dei familiari che sono presenti nella vita della persona che ha questi problemi. Questo per riuscire a gestire in modo ottimale la malattia e accorgersi qualora il soggetto dovesse avere una ricaduta in maniera tempestiva.