Disturbo schizoaffettivo

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Se non avete mai sentito parlare del disturbo schizoaffettivo, sappiate che si tratta di una condizione particolare, una patologia mentale nella quale un soggetto sperimenta una sintomatologia piuttosto varia ed eterogenea. Si va quindi dalla classica schizofrenia nella quale dominano disturbi legati al livello di umore della persona. Oltre a questo abbiamo disturbi che investono la psiche del soggetto che inizia a soffrire di stati di natura allucinatoria, o magari è preda di pensieri di natura delirante. Per quanto invece riguarda quelli che sono i disturbi relativi all’umore stessa della persona si parla di sindromi come la depressione, o forme maniacali. Tuttavia si parla di una condizione psicologica che in maniera frequente non viene compresa come dovrebbe oppure non viene determinato e compreso nella sua intima essenza a differenza magari di altre particolari manifestazioni e condizioni mentali che invece soo conosciute e comprese fino in fondo. 

Perchè non c’è sempre un livello di comprensione adeguato per una problematica del genere? Questo accade perchè si tratta di un problema che di fatto è una combinazione differente di varie sfumature a livello mentale e il cui decorso può avere una struttura soggettiva che è propria solo del paziente che ne manifesta i sintomi.

Parliamo quindi di una forma che è da questo punto di vista molto soggettiva, legata e correlata agli stati emotivi di un singolo paziente, con le sue sfumature emotive, comportamentali, relazionali. Non c’è quindi in tal senso un percorso standard che identifichi la problematica in maniera tale da porterla definire e comprendere con una certa facilità. Ogni caso è un percorso a sè, diverso e unico nel suo genere da questo punto di vista.

Disturbo non trattato quali le conseguenze

Quali sono le possibili conseguenze su una persona che presenta un problema del genere che non viene trattato nella maniera più opportuna e tempestiva possibile? Sicuramente un soggetto che ha un profilo psicologico del genere tende ad avere problemi di natura relazionale con le altre persone.

La conseguenza di questa difficoltà si traduce di fatto in un progressivo isolamento dal resto del mondo, da contesto sociale e affettivo della persona. Per questo motivo nel corso del tempo la vita solitaria che decidono di portare avanti non aiuta certo a costruire relazioni sociali, al contrario avranno grandi problemi da questo punto di vista.

Per questo motivo si può trattare di soggetti che nel corso del tempo tendono ad avere un gran bisogno che è quello di poter contare sulla propria famiglia o in alternativa la loro vita trascorrerà in case famiglie apposite per il trattamento della loro patologia di natura psichiatrica.

Cosa può fare il trattamento

Trattare quindi questo tipo di disturbo in quale modo può aiutare questi pazienti? Sicuramente può dare un grande supporto nella cura della specifica sintomatologia che presentano e riuscire anche a elevare la qualità della vita che queste persone sono solite condurre in presenza del problema menzionato.

Sintomatologia

Esiste in tal senso una sintomatologia standard in un soggetto sulla base della quale è possibile diagnosticare la problematica? In realtà no, i disturbi che un soggetto può avere sono molto soggettivi, vuol dire che possono avere variazioni che interessano il singolo soggetto che manifesta la problematica. 

Se dobbiamo parlare quindi di sintomatologia, potremmo avere a che fare con soggetti che sperimentano forme di allucinazione, problamtiche legate al modo di pensare con disturbi che interessano la sfera del pensiero, oltre a poter avere disturbi che investono la sfera dell’umore con una tendenza alla depressione piuttosto marcata e con manifestazioni di natura maniacale.

Queste loro caratteristiche specifiche purtroppo li porta a isolari e a essere sempre più isolati dal contesto sociale. Si tratta di disturbi che si manifestano tutti insieme o hanno andamenti alterni? In realtà possiamo dire che il manifestarsi dei disturbi può avere un andamento ciclico e intermittente. Si possono quindi prima presentare disturbi di natura psicotica e poi successivamente disturbi che investono la sfera umorale.

Oppure al contrario potrebbero prima presentarsi problemi che riguardano la sfera umorale del soggetto e in seguito il soggetto potrebbe manifestare dei disturbi di natura psicotica. 

La fase di manifestazione e di evoluzione della malattia presenta a sua volta un andamento piuttosto ciclico con periodi nei quali i sintomi sono piuttosto accentuati e marcati, alternati ad altri periodi nei quali invece la malattia tende ad avere una fase di remissione. Come stabilire quindi in tal senso una diagnosi corretta?

Processo di diagnosi

Quindi il processo diagnostico è semplice o richiede di attenersi a delle linee guida? Possiamo dire che per poter procedere a una diagnosi del genere il soggetto che presenta questi disturbi deve avere stati allucinatori e forme deliranti che si sono protratte nel tempo per almeno due settimane di fila.

Qual’è la sintomatologia specifica alla quale può andare incontro un soggetto che presenta un problema con il disturbo schizoaffettivo? I sintomi che si possono manifestare sono di varia natura, vediamo insieme quali sono:

  • Il soggetto potrebbe avere pensieri o percezioni che sono fuori dall’ordinario
  • Il soggetto potrebbe avere allucinazioni o deliri di natura uditiva confusi
  • Il soggetto potrebbe andare incontro a attacchi piuttosto accentuati di natura depressiva
  • Il soggetto potrebbe avere un improvviso e repentino innalzamento del livello di energia abituale
  • Il soggetto potrebbe avere stati di irritabilità piuttosto accentuati
  • Il soggetto potrebbe iniziare ad avere pensieri di natura autolesiva
  • Il soggetto potrebbe avere un comportamento di natura catatonica. In questo caso si tratta di disturbi che riguardano la sfera motoria del soggetto e che fanno sì che sperimenti una certa insensibilità a stimoli che provengono dall’esterno
  • Il soggetto potrebbe avere uno stato di natura confusionale
  • Il soggetto potrebbe avere problemi che riguardano la capacità di stare attento
  • Il soggetto potrebbe avere problemi legati alla memoria
  • Problemi di inappetenza
  • Problemi legati alla sfera del sonno

Approcci terapeutici

Quali sono gli approcci di natura terapeutica che possono aiutare il soggetto a recuperare un minimo di vita sociale e relazionale? In linea generale si può dire che per queste problematiche si tende a intervenire con un psicoterapia in combinazione con una cura di natura farmacologica.

Bisogna però anche dire che non esiste un trattamento standard o per meglio dire il trattamento stesso dipenderà da una serie di variabili delle quali dovorà tenere conto lo psicoterapeuta si parla quindi di:

  • Quanto sono evidenti i sintomi
  • Quanto sono accentuati

Tendenzialmente possiamo dire che si tendono a prescrivere dei farmaci che devono aiutare il soggetto a stabilizzare i sintomi di natura psicotica che può manifestare. Oltre a questo aspetto si tende a lavorare sulla stabilizzazione del livello umorale del soggetto e cercare nello stesso tempo di curare la forma depressiva.

La psicoterapia invece aiuta il soggetto a rendere più razionali i pensieri che ha cercando di normalizzarli, lo aiuta a sviluppare quelle che possono essere le sue abilità di natura sociale e di conseguenza lo aiuta a ridurre quella “gabbia” di isolamento di natura sociale che il paziente medesimo ha costruito intorno a sè a causa della malattia.

La psicoterapia può anche aiutare le persone ad acquisire un livello di consapevolezza migliore rispetto al passato e per questo motivo avere un maggior livello di fiducia nel loro futuro.  Si tratta tuttavia di un tipo di approccio che è bene specificare è utile quando il soggetto è perfettamente in grado di dialogare con gli altri per parlare dei propri problemi.