Disturbo da accumulo

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Quando parliamo di una problematica come il disturbo da accumulo a cosa ci stiamo riferendo? La risposta è che si tratta di difficoltà che hanno la caratteristica di avere una persistenza nel tempo nella quale la persona presenta un’oggettiva difficoltà a separarsi da beni che possiede o a disfarsene. Partendo dal presupposto che potremmo parlare di oggetti che come tali hanno una valenza di natura economica minima.

Questa difficoltà a disfarsi di questi oggetti potrebbe manifestarsi in vario modo, si parla in tal senso di:

  • Difficoltà nel momento in cui questi oggetti dovrebbero essere venduti.
  • Difficoltà nel momento in cui questi oggetti dovrebbero essere buttati.
  • Difficoltà nel momento in cui questi oggetti dovrebbero essere regalati.
  • Difficoltà nel momento in cui questi oggetti dovrebbero essere riciclati.

Per quale motivazione una persona dovrebbe avere delle difficoltà in tal senso? Per prima cosa c’è una percezione radicata nel soggetto che manifesta questa problematica, in base alla quale si pensa siano utili o abbiano un valore di natura estetica oppure c’è un attaccamento legato a sentimenti.

Si tratta di un meccanismo di natura psicologica in base al quale le persone sentono di avere una certa responsabilità per quanto riguarda i propri beni e il loro destino, in maniera frequente attuano dei comportamenti virtuosi e parchi, per evitare di avere una natura troppo spendacciona. Tuttavia chi soffre di questa problematica può anche avere una paura oggettiva che si esprime nel fatto di temere di poter perdere delle informazioni che sono ritenute di una certa importanza.

Diagnosi

Come avviene la diagnosi di una problematica del genere? In base al Manuale Diagnostico e Statistico legato a problematiche di natura mentale, vengono riportati una serie di criteri di natura diagnostica in base ai quali si può parlare di un disturbo e di una problematica del genere, vediamo quali sono:

  • Per prima cosa risulta essere presente una difficoltà marcata e costante nel tempo che riguarda la capacità di disfarsi dei propri beni.
  • Si tratta di una difficoltà  che come tale è legata al fatto che si avverte un disagio al pensiero di disfarsi di determinate cose e si prova una sorta di malessere che emerge nel momento in cui concretamente si procede in tal senso.
  • Questa difficoltà porta a delle conseguenze, infatti l’accumulo di oggetti nel proprio spazio abitativo che costituiscono un ingombro nelle zone differenti della casa, porta di fatto ad una condizione nella quale avviene un’alterazione legata al loro utilizzo.

Quali sono invece le conseguenze concrete sulla vita di una persona in seguito ad un accumulo del genere? Sicuramente tende a manifestarsi un malessere molto marcato e un progressivo deterioramento all’interno della propria sfera sociale, lavorativa. Non si tratta di un accumulo che in quanto tale è legato a problematiche mediche quali una lesione che interessa la zona del cervello, una patologia di natura cerebrovascolare.

Parliamo di oggetti

Quali sono da questo punto di vista gli oggetti che una persona che soffre di questa problematica tende ad accumulare? Vediamoli insieme:

  1. Uno degli oggetti che vengono in tal senso accumulati in casa sono i giornali.
  2. Un altro oggetto che in tal senso viene accumulato in casa sono le riviste.
  3. Un altro oggetto che in tal senso viene accumulato in casa sono vestiti vecchi.
  4. Un altro oggetto che in tal senso viene accumulato in casa sono le borse.
  5. Un altro oggetto che viene in tal senso accumulato in casa sono i libri.
  6. Un altro oggetto che viene in tal senso accumulato in casa sono gli apparecchi elettronici.
  7. Un altro oggetto che viene accumulato in casa in tal senso sono i fogli.

Nelle cose che il soggetto tende a conservare, non ci sono solo cose di poco valore che nella maggior parte dei casi le persone sarebbero portate a buttare. Molte di queste persone affette da questa problematica, tendono a raccogliere cose che possono avere un certo valore che in maniera frequente vengono mescolate a cose che non hanno alcun valore. Le persone che soffrono di un disturbo del genere, tendono a conservare in maniera del tutto volontaria i beni che hanno. Questo accade perché tendono a sperimentare una sorta di angoscia se dovessero trovarsi in una situazione nella quale devono decidere di disfarsi di queste cose. Da questo punto di vista è importante sapere che questa tendenza ad accumulare è una scelta del tutto intenzionale messa in atto dalla persona.

Il fatto di accumulare tante cose all’interno del proprio spazio abitativo, crea ovviamente un disordine nelle zona della casa che in condizioni normali avrebbero la caratteristica di essere abitabili. Questo modo di essere, crea degli inevitabili ostacoli allo svolgimento delle normali attività che si dovrebbero fare all’interno della propria casa. Portando in tal senso un esempio, pensiamo alla cucina, una persona che ha questa tendenza ad accumulare, non può in alcun modo utilizzarla per preparare del cibo. Stessa cosa che si produce in uno spazio come quello della camera da letto.

Disordine

Questo problema crea chiaramente all’interno dell’abitazione dove si risiede una condizione di disordine, si parla in tal senso di un gruppo di oggetti che sono inseriti all’interno dello spazio abitativo in maniera del tutto disorganizzata, al punto tale che lo spazio stesso non può essere utilizzato e destinato per gli scopi per cui sono stati pensati e concepiti.

In base a questa tendenza ad accumulare degli oggetti, chiaramente gli spazi della casa non possono essere utilizzati nel modo corretto, parliamo in tal senso anche di zone come il garage, la mansarda e la relativa cantina. Si tratta di zone che sono caratterizzate da un certo disordine.

Tuttavia questa problematica potrebbe presentarsi anche in altri spazi, si parla in tal senso di veicoli, dei cortili, degli uffici, delle case legate a parenti o amici. Si possono poi produrre delle casistiche nelle quali le zone della casa abitabili, presentano uno stato normale perché sono intervenuti dei membri legati alla famiglia, magari degli addetti alle pulizie, delle autorità locali.

Considerazioni finali

Se una persona è affetta da un disturbo di accumulo, sicuramente questa condizione è in netto contrasto con un’azione invece che miri a creare nello spazio abitato un ambiente ordinato e pulito. Si tratta di una condizione che come tale si concretizza con l’accumulo di beni possono servire o essere del tutto inutili. Generalmente nel corso del tempo il disturbo tende ad acuirsi e in maniera frequente, se non c’è un intervento adeguato in tal senso potrebbe cronicizzarsi.

Paura dell’impegno