Quando parliamo di disregolazione, ci stiamo riferendo alla sfera delle emozioni, questo concetto è legato in maniera molto marcata a quello di regolazione e a tutti gli effetti si riferisce ad un processo di interruzione di quella che viene definita “stabilità interna” dei processi di natura mentale.
Questi sono in maniera costante legati alle dinamiche di regolazione che riguardano le attività legate al funzionamento del cervello, della mente, del proprio corpo e dell’ambiente. Tuttavia parlare di regolazione di natura emotiva, vuol dire necessariamente analizzare differenti componenti, tra queste abbiamo:
- Il livello di consapevolezza e il livello di comprensione delle emozioni.
- La capacità di accettare le emozioni.
- La capacità di avere un buon controllo sulle emozioni definite negative e di riuscire ad agire in maniera tale che si sia coerenti ai propri obiettivi anche nel momento in cui si percepiscono emozioni di natura negativa.
- Da questo punto di vista si intendono anche le capacità di utilizzare quelle che vengono definite strategie che consentono di regolare la propria emotività che siano da questo punto di vista flessibili e adeguate al contesto.
Per rendere più chiaro questo concetto potrebbe essere utile pensare ad un bambino che magari viene esposto ad ostilità nei riguardi di un genitore che magari percepisce come non accolti gli stati di stress che manifesta e percepisce in tal senso una sorta di rigetto e rabbia.
Per questo motivo è ragionevole pensare che sentimenti come la rabbia e la tristezza, si possano attivare facilmente e che queste persone possano sviluppare nel corso della loro vita una sorta di deficit quando si tratta di implementare delle strategie che siano il più efficaci possibili nel regolare le emozioni.
Parliamo di Daniel Siegel
Stiamo parlando di un autore di origine statunitense conosciuto però in tutto il mondo, in maniera particolare è legato alla sua persona un concetto definito “finestra di tolleranza”. Cosa fa esattamente questo autore? La risposta corretta è che si occupa di indagare quello che ritiene essere il motivo che sta al centro della sofferenza di natura psichica. In pratica secondo la sua teoria, quando ci troviamo in una condizione di malessere di natura psichica, magari causato da una problematica di regolazione emotiva, il soggetto sperimenta in tal senso la totale incapacità di riuscire a regolare e controllare le proprie emozioni, in maniera tale da riuscire a rientrare in questa finestra di tolleranza.
Disturbo Borderline di Personalità
Se una persona soffre di un distubo definito Borderline di Personalità è bene sapere che si tratta di soggetti che provano e percepiscono emozioni che hanno un livello di intensità molto elevato, motivazione per la quale queste tendono ad andare in differenti direzioni. Nel caso in cui si sviluppino forme estreme di queste problematiche psicologiche, il soggetto potrebbe arrivare a stati mentali di vuoto, oppure stati mentali di caos emotivo del tutto incontrollato.
Tuttavia i soggetti che soffrono di questi disturbi, hanno una grande paura di questi stati, motivo per il quale cercano in tutti i modi di evitarli e riuscire a controllarli. Questo viene fatto magari mettendo in atto delle strategie che sono del tutto controproducenti. Come reagiscono queste persone al vuoto o al caso di natura emotiva? Vediamolo insieme:
- Si parla di reazioni del tutto prive di una regolazione.
- Si tratta di reazioni del tutto impulsive.
- Questo potrebbe portarli a sviluppare delle reazioni di natura rabbiosa.
- Potrebbero andare incontro all’abuso di sostanze.
- Potrebbero avere dei gesti di natura autolesiva.
Per quale motivo sviluppano reazioni del genere? La risposta corretta è che cercano di sentirsi vivi, questo per cercare di produrre una reazione che sia contraria a quella del vuoto. Queste reazioni sono anche legate alla sensazione di sentirsi vivi, tranquilli e sicuri.
Disturbo borderline di personalità
Quando parliamo di disturbo borderline di personalità a cosa ci stiamo riferendo? La risposta corretta è che si tratta di un disturbo legato alla personalità nel quale è presente una sorta di instabilità che si esprime nelle relazioni interpersonali, legato all’immagine del proprio io, oltre che da una marcata impulsività e difficoltà nel riuscire ad organizzare in una maniera che sia il più coerente possibile quelli che sono i propri pensieri.
Si tratta di una problematica che interessa maggiormente individui di sesso maschile o individui di sesso femminile? La risposta corretta, in termini puramente percentuali è che in prevalenza è legata a persone di sesso femminile. Si tratta di persone che hanno la caratteristica di avere un’instabilità di natura emotiva molto accentuata.
Possono da questo punto di vista avere fasi altalenanti, momenti di totale tranquillità ai quali si producono in maniera altrettanto rapida momenti nei quali provano emozioni quali:
- Possono percepire un forte senso di tristezza.
- Possono percepire un forte senso di rabbia.
- Possono percepire un forte senso di colpa.
Possono esserci dei momenti nei quali provano e percepiscono quello che viene definito “caos emotivo” perchè provano emozioni del tutto contrastanti e contradditorie.
Si tratta di persone che hanno la caratteristica magari di idealizzare altre tipologie di persone, allo stesso tempo tendono a svalutarle in maniera molto rapida, magari pensando a avendo la ferma convinzione che l’altra persona non si occupi in maniera adeguata di loro o non abbia un livello di attenzioni adeguato.
Parliamo di cause
Tra le cause legate al disturbo di personalità borderline si parla di fattori definiti genetico-temperamentali, oltre a questo è bene sapere che c’è un livello variabile in quello che risulta essere l’esordio del disturbo borderline. Un fattore importante da sapere nell’ambito di questo disturbo è legato al fatto che si tratta di individui che generalmente riescono a raggiungere un livello di stabilità maggiore intorno ai 50 anni di età.
Come si può curare una problematica del genere? La risposta corretta è che ad oggi, quello che risulta essere il trattamento con un livello di efficacia maggiore è la psicoterapia a livello individuale, magari collegata all’utilizzo di farmaci. Tra le terapie che possiamo annoverare più efficaci per la cura di questa problematica troviamo:
- Si parla della terapia dialettico-comportamentale di Marsha Linehan.
- Un’altra terapia che risulta essere efficace in tal senso è quella che viene definita schema focused di Young.
Considerazioni finali
La disregolazione legata alle emozioni è da un punto di vista storico anche collegato a quelle che sono le ricerche sul Disturbo Borderline di Personalità. Tuttavia è importante anche sapere che la letteratura considera le problematiche legate alla gestione delle emozioni, un fattore che possiamo considerare del tutto ininfluente in diversi ambiti della psicopatologia.