Disordine e cervello

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Il disordine come influenza il nostro cervello? La risposta è dipende, infatti se pensiamo alla vita di tutti i giorni, ad una persona che lavora ci sono quelle che hanno la necessità, per poter lavorare in condizioni di massima serenità di avere una scrivania che sia il più sgombra possibile ed una stanza che abbia la quantità minima di oggetti. Ci sono invece persone che lavorano e sono abituate a farlo in un disordine totale, dove sono presenti carte, libri e anche altri oggetti. Tuttavia è importante porsi una domanda specifica:” L’ambiente esterno può avere delle influenze su come il cervello lavora?”

Il fatto che in un’abitazione sia presente un livello di disordine elevato che potremmo anche definire per certi versi creativo oppure in un ufficio, può stimolare in senso positivo oppure al contrario tende a confondere le idee? In realtà la risposta corretta è che in termini di ricerca scientifica è bene sapere che propende per Marie Kondo, si tratta di una giapponese vera e propria campionessa del riordino che riesce in pochissimo tempo a mettere in perfetto ordine armadi e intere abitazioni con una grande precisione.

Da questo punto di vista è bene sapere che una psicologa della Bond University presente in Australia, afferma che l’ordine, l’assenza di un ambiente caotico nel quale una persona lavora è direttamente collegato a risposte di natura cognitiva che sono decisamente migliori.

Cosa produce nel cervello la disorganizzazione? In pratica tende a ridurre le risorse a disposizione oltre a ridurre l’effettiva capacità in termini di concentrazione. Proprio per questo motivo, avere una scrivania all’insegna del caos dove possiamo trovare pile di fogli, magari delle tazze sporche, tendono a incidere sulla mente in maniera negativa causando una sorta di distrazione. Quello che si produce a tutti gli effetti è una sorta di sovraccarico di informazioni che come tali tendono a creare una compromissione in termini di memoria di lavoro.

Parliamo di disordine mentale

Uno studio portato avanti dal Princeton Institue ha messo in evidenza come il caos e il disordine non abbiano certo un effetto positivo. Analizzando l’attività legata al cervello di alcuni volontari che si trovavano calati in contesti di natura domestica più disordinati. In base a questo studio si è messo in evidenza come avere un buon ordine, consente di avere una migliore capacità legata alla soglia di attenzione e di elaborazione delle informazioni.

Oltre a quanto appena descritto, se una persona si trova in un ambiente di lavoro caratterizzato dal disordine e dal caos, tende a rimandare le incombenze. Una persona che si trova una scrivania piena di carte e di faldoni che risultano essere presenti senza avere un criterio in tal senso, tende a rimandare le attività che dovrebbe svolgere. Possiamo anche dire che l’essere disorganizzati e il rimandare un’attività sono fattori tra di loro collegati, infatti decidere di mettere a posto le proprie cose, decidendo cosa risulta essere superflo per poi buttarlo è un’attività che non amano fare in molte persone.

Stress e riposo

Quali sono quindi gli effetti negativi che si possono produrre sul cervello di una persona che vive in un contesto di lavoro disorganizzato? La risposta corretta è che questo stress è sicuramente stimolato dallo stress che si produce in un contesto di lavoro disorganizzato e caotico. Una stanza che riflette un certo disordine, ci mette in uno stato mentale di allarme, l’ormone definito dello stress che è il cortisolo, aumenta la sua produzione con un effetto maggiormente evidente in una persona di sesso femminile.

Gli effetti che può produrre il disordine non sono legati solo all’attività di natura cognitiva che tende da questo punto di vista a peggiorare, gli effetti da questo punto di vista si possono avere sul livello di benessere generale della persona. Alcuni studi hanno dimostrato che dormire per esempio in luoghi e stanze che hanno la caratteristica di essere disordinate, può stimolare l’insorgenza di disturbi legati alla qualità del sonno. Il tutto rende maggiormente difficoltoso riuscire a dormire bene, tra gli altri effetti collaterali che possiamo avere sicuramente uno da tenere in considerazione è il fatto che in una casa organizzata in manera caotica, si tende a mangiare di più e questo favorisce l’amento del peso.

Un ambiente che sia caratterizzato da un livello di disordine elevato, potrebbe anche creare il presupposto perchè si litigi con maggiore frequenza, infatti secondo uno studio di un’università americana, il disordine sarebbe responsabile nell’impedire a interpretare nella maniera corretta le espressioni e le emozioni altrui. Non dimentichiamo poi che le persone possono giudicarne un’altra in funzione del disordine che trovano.

Uno studio portato avanti dall’unversità del Michigan, ha messo in evidenza come l’entrare in uno studio dove regna l’ordine, tende a creare l’impressione che il proprietario sia da questo punto di vista maggiormente coscienzioso e affidabile a differenza di chi lavora in uno spazio caratterizzato dalla presenza di molto disordine.

Insomma l’apparenza che sappiamo creare ha una sua importanza, allo stesso modo le persone che hanno magari un abbigliamento poco curato trasmettono un minor grado di preparazione, competenza e perfino intelligenza, questo in base ai dati che sono stati raccolti dall’università di Princeton.

Parliamo di stress

Quando parliamo di stress ci stiamo riferendo a tutti gli effetti ad una risposta di natura psicofisica nella quale il soggetto si trova a dover gestire una quantità di compiti di natura emotiva, sociale, cognitiva, percepiti come tali eccessivi. Lo stress poi ha livelli differentil nel caso del cronico si potrebbe avere a che fare con una tipologia che ha la caratteristica di essere intermittente, oppure potremmo trovarci in presenza di stress di altro genere.

Quali sono invece i fattori che portano una persona ad avere questa problematica? Vediamoli insieme:

  1. Potrebbe essere legato ad accadimenti specifici della vita quali ad esempio la morte di una persona cara, un divorzio, problematiche di natura sessuale.
  2. Potrebbe essere legato alla presenza di cause di natura fisica ad esempio un freddo molto intenso, oppure un caldo molto intenso.
  3. Potrebbe essere legato a fattori di natura ambientale quali un ambiente rumoroso.
  4. Potrebbe essere legato alla presenza di malattie di natura organica.

Parlando invece di sintomi di natura fisica, il soggetto potrebbe lamentare mal di testa, dolore nella zona dello stomaco, una tachicardia, agitazione, sudorazione alle mani, vertigini, perdita di appetito, problematiche di natura sessuale.

Considerazioni finali

Il disordine quindi tende ad influenzare l’attività del cervello in maniera negativa, motivo per il quale è sicuramente una abitudine auspicabile, quella di avere un certo ordine nell’ambiente e non solo di lavoro. Questo consente un miglior utilizzo delle energie a disposizione evitando decisamente di sprecarle.

Cibi che fanno male al cervello